Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Carezzano Maggiore. Di origine incerta, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I carezzanesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, vivono principalmente nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località Carezzano Superiore, un discreto numero di case sparse e alcuni aggregati urbani minori. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato è posto sulla dorsale di spartiacque tra le valli del Castellania e del Rio di Cornigliasca, entrambi tributari dello Scrivia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due campanili quadrangolari d'argento, fondati su una verde campagna e accompagnati, in capo, da una spada e da un pastorale d'argento, posti in decusse.

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Carezzano Maggiore. Di origine incerta, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I carezzanesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, vivono principalmente nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località Carezzano Superiore, un discreto numero di case sparse e alcuni aggregati urbani minori. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato è posto sulla dorsale di spartiacque tra le valli del Castellania e del Rio di Cornigliasca, entrambi tributari dello Scrivia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due campanili quadrangolari d'argento, fondati su una verde campagna e accompagnati, in capo, da una spada e da un pastorale d'argento, posti in decusse.

Storia

Il toponimo è attestato, sin dal 1256, come “Carecanus”, “Carezzanus” e nella forma di “Carenzanus” in cui è evidente il fenomeno dell'epentesi di “n”. Deriva etimologicamente dal gentilizio romano CARISIUS e fu forma prediale con suffisso -ANUS. Le sue origini risalgono ad epoca incerta. Fu sempre legata al vicino comune di Tortona e dipese, per un lungo periodo, dal suo vescovado. Tra le antiche vestigia del suo passato figurano la chiesa di Sant'Eusebio, ubicata nel capoluogo comunale e risalente al XVI secolo e la parrocchiale di Carezzano Superiore, ricostruita nel 1831, dieci anni dopo la sua completa distruzione a causa di un terremoto.

Il toponimo è attestato, sin dal 1256, come “Carecanus”, “Carezzanus” e nella forma di “Carenzanus” in cui è evidente il fenomeno dell'epentesi di “n”. Deriva etimologicamente dal gentilizio romano CARISIUS e fu forma prediale con suffisso -ANUS. Le sue origini risalgono ad epoca incerta. Fu sempre legata al vicino comune di Tortona e dipese, per un lungo periodo, dal suo vescovado. Tra le antiche vestigia del suo passato figurano la chiesa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANTEUSEBIO'>Sant'Eusebio</a>, ubicata nel capoluogo comunale e risalente al XVI secolo e la parrocchiale di Carezzano Superiore, ricostruita nel 1831, dieci anni dopo la sua completa distruzione a causa di un terremoto.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, è caratterizzata dalla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, patate, foraggi, frutta e castagne; i suoi vigneti contribuiscono alla produzione dei vini Doc tortonesi, tra cui un posto di rilievo è occupato dal Timorasso. È praticato anche l'allevamento di avicoli. L'industria è costituita da piccole realtà produttive che operano nei soli settori edile e metallurgico, insufficienti ad assorbire tutta la manodopera locale che è costretta a spostarsi nei centri vicini. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva in grado di soddisfare le esigenze primarie della popolazione; mancano però servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario localmente è presente una farmacia. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un centro ippico.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, è caratterizzata dalla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, patate, foraggi, frutta e castagne; i suoi vigneti contribuiscono alla produzione dei vini Doc tortonesi, tra cui un posto di rilievo è occupato dal Timorasso. È praticato anche l'allevamento di avicoli. L'industria è costituita da piccole realtà produttive che operano nei soli settori edile e metallurgico, insufficienti ad assorbire tutta la manodopera locale che è costretta a spostarsi nei centri vicini. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva in grado di soddisfare le esigenze primarie della popolazione; mancano però servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario localmente è presente una farmacia. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un centro ippico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni legati alla natura, alla quiete e all'aspetto raccolto dei suoi borghi. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, anche per motivi di studio. Tra le manifestazioni ricorrenti merita di essere citata la tradizionale fiera paesana, il primo martedì successivo al 20 giugno. La festa del Patrono, Sant'Eusebio, si celebra la prima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 2 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni legati alla natura, alla quiete e all'aspetto raccolto dei suoi borghi. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, anche per motivi di studio. Tra le manifestazioni ricorrenti merita di essere citata la tradizionale fiera paesana, il primo martedì successivo al 20 giugno. La festa del Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANTEUSEBIO'>Sant'Eusebio</a>, si celebra la prima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 2 agosto.

Località

Carezzano Maggiore, Carezzano Superiore, Cornigliasca, Perleto, Ripale

Carezzano Maggiore, Carezzano Superiore, Cornigliasca, Perleto, Ripale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carezzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.