Descrizione

Cittadina di pianura sorta nel Medioevo in un sito popolato fin dall'antichità; la sua economia è sorretta dalle attività agricole e manifatturiere. I carditesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi equamente distribuiti nel capoluogo comunale e in località Carditello; i due insediamenti sono andati sempre più espandendosi nel corso degli ultimi decenni, tanto da essersi ormai saldati ai limitrofi comuni di Afragola, Caivano, Casoria, Crispano e Frattamaggiore. L'abitato, dalla pianta rettangolare, è inserito in un territorio dolce e privo della benché minima asperità; numerosi canali d'irrigazione ne disegnano la trama, dividendolo in molteplici riquadri ordinati che formano un mosaico multicolore durante la stagione delle fioriture.

Cittadina di pianura sorta nel Medioevo in un sito popolato fin dall'antichità; la sua economia è sorretta dalle attività agricole e manifatturiere. I carditesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi equamente distribuiti nel capoluogo comunale e in località Carditello; i due insediamenti sono andati sempre più espandendosi nel corso degli ultimi decenni, tanto da essersi ormai saldati ai limitrofi comuni di Afragola, Caivano, Casoria, Crispano e Frattamaggiore. L'abitato, dalla pianta rettangolare, è inserito in un territorio dolce e privo della benché minima asperità; numerosi canali d'irrigazione ne disegnano la trama, dividendolo in molteplici riquadri ordinati che formano un mosaico multicolore durante la stagione delle fioriture.

Storia

Il toponimo deriva dal latino CARDUETUM 'carciofaia'. Il rinvenimento di numerose tombe risalenti ai secoli IV e III a.C. attesta una continuità di frequentazione del territorio comunale che arriva fino al basso Medioevo, quando, nel XIII secolo, fu fondato il borgo sui resti del preesistente villaggio di San Giovanni a Nullito. Menzionati per la prima volta in una bolla papale di Innocenzo III del 1202, l'abitato e il suo contado furono a lungo contesi tra Angioini e Aragonesi. La virulenta pestilenza scoppiata nel 1656 decimò la popolazione locale, tanto da lasciarli quasi disabitati; furono poi concessi in feudo alla famiglia Loffredo (XVIII secolo) e seguirono le sorti del Risorgimento fino all'annessione al regno d'Italia. Tra le testimonianze architettoniche del passato, risparmiate dal sisma del 1980, è da menzionare la settecentesca parrocchiale di San Biagio, più volte rimaneggiata, composta da tre navate e sormontata da una piccola cupola. La dinamica demografica ha fatto registrare un costante incremento dal secondo dopoguerra ad oggi, tanto da aver condotto, in questo lasso di tempo, al raddoppio della popolazione.  

Il toponimo deriva dal latino CARDUETUM 'carciofaia'. Il rinvenimento di numerose tombe risalenti ai secoli IV e III a.C. attesta una continuità di frequentazione del territorio comunale che arriva fino al basso Medioevo, quando, nel XIII secolo, fu fondato il borgo sui resti del preesistente villaggio di San Giovanni a Nullito. Menzionati per la prima volta in una bolla papale di Innocenzo III del 1202, l'abitato e il suo contado furono a lungo contesi tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. La virulenta pestilenza scoppiata nel 1656 decimò la popolazione locale, tanto da lasciarli quasi disabitati; furono poi concessi in feudo alla famiglia Loffredo (XVIII secolo) e seguirono le sorti del Risorgimento fino all'annessione al regno d'Italia. Tra le testimonianze architettoniche del passato, risparmiate dal sisma del 1980, è da menzionare la settecentesca parrocchiale di San Biagio, più volte rimaneggiata, composta da tre navate e sormontata da una piccola cupola. La dinamica demografica ha fatto registrare un costante incremento dal secondo dopoguerra ad oggi, tanto da aver condotto, in questo lasso di tempo, al raddoppio della popolazione.  

Economia

La vicinanza della metropoli partenopea influisce, per alcuni aspetti, sul tipo di vita condotto dai carditesi: questi sono abbastanza aperti al nuovo e conducono un'esistenza attiva e dinamica che, tuttavia, non fa loro dimenticare le proprie radici. Le grandi opere di bonifica alle quali è stato sottoposto nel corso dei secoli l'agro carditese hanno reso estremamente fertile il terreno, tanto che, per quanto la morsa del cemento vada facendosi sempre più soffocante, l'agricoltura costituisce ancora una fondamentale fonte di reddito; particolarmente apprezzati sul mercato regionale e nazionale sono fragole e asparagi, produzioni tipiche del luogo insieme a canapa e vite. Il settore industriale si fonda soprattutto sul comparto manifatturiero (confezioni e calzature), e, in misura più ridotta, su quello metallurgico ed edile -si tratta di piccole imprese a conduzione prevalentemente familiare-. Nel terziario risulta essere abbastanza dinamico il comparto dell'intermediazione finanziaria. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, è dotato delle scuole dell'obbligo ma difetta di strutture preposte alla divulgazione della cultura e dell'informazione; per quanto riguarda la ricettività può vantare un servizio di ristorazione commisurato alle esigenze locali, mentre tra le strutture sanitarie annovera un poliambulatorio, un punto di vaccinazione e una farmacia.  

La vicinanza della metropoli partenopea influisce, per alcuni aspetti, sul tipo di vita condotto dai carditesi: questi sono abbastanza aperti al nuovo e conducono un'esistenza attiva e dinamica che, tuttavia, non fa loro dimenticare le proprie radici. Le grandi opere di bonifica alle quali è stato sottoposto nel corso dei secoli l'agro carditese hanno reso estremamente fertile il terreno, tanto che, per quanto la morsa del cemento vada facendosi sempre più soffocante, l'agricoltura costituisce ancora una fondamentale fonte di reddito; particolarmente apprezzati sul mercato regionale e nazionale sono fragole e asparagi, produzioni tipiche del luogo insieme a canapa e vite. Il settore industriale si fonda soprattutto sul comparto manifatturiero (confezioni e calzature), e, in misura più ridotta, su quello metallurgico ed edile -si tratta di piccole imprese a conduzione prevalentemente familiare-. Nel terziario risulta essere abbastanza dinamico il comparto dell'intermediazione finanziaria. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, è dotato delle scuole dell'obbligo ma difetta di strutture preposte alla divulgazione della cultura e dell'informazione; per quanto riguarda la ricettività può vantare un servizio di ristorazione commisurato alle esigenze locali, mentre tra le strutture sanitarie annovera un poliambulatorio, un punto di vaccinazione e una farmacia.  

Relazioni

Il principale elemento distintivo di questa cittadina è rappresentato dalla sua appartenenza all'area metropolitana partenopea, al pari di tutti gli altri comuni piccoli e medi che fanno corona al capoluogo campano. Questo fenomeno, sviluppatosi in maniera sempre più massiccia a cominciare dagli anni Cinquanta, ha condotto a due esiti, il primo di tipo antropico, ovvero un forte addensamento della popolazione su un'area abbastanza ristretta, il secondo di tipo sociologico, riguardante la nascita di profondi vincoli di sudditanza economica, culturale e psicologica nei confronti della metropoli partenopea. A questo fenomeno fa riscontro, da poco più di un decennio, un faticoso cammino di decentramento e di affrancamento da questi vincoli. I festeggiamenti in onore del Patrono San Biagio si svolgono il 3 febbraio.

Il principale elemento distintivo di questa cittadina è rappresentato dalla sua appartenenza all'area metropolitana partenopea, al pari di tutti gli altri comuni piccoli e medi che fanno corona al capoluogo campano. Questo fenomeno, sviluppatosi in maniera sempre più massiccia a cominciare dagli anni Cinquanta, ha condotto a due esiti, il primo di tipo antropico, ovvero un forte addensamento della popolazione su un'area abbastanza ristretta, il secondo di tipo sociologico, riguardante la nascita di profondi vincoli di sudditanza economica, culturale e psicologica nei confronti della metropoli partenopea. A questo fenomeno fa riscontro, da poco più di un decennio, un faticoso cammino di decentramento e di affrancamento da questi vincoli. I festeggiamenti in onore del Patrono San Biagio si svolgono il 3 febbraio.

Località

Carditello

Carditello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cardito rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.