Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, la cui economia si fonda essenzialmente sull’agricoltura. In anni più recenti è stato dato un intenso impulso all’attività industriale. I camposammartinesi, il cui indice di vecchiaia è nella media si distribuiscono nelle località Busiago, Marsango, Busiago Vecchia, Capitelbello e Tabina; la maggior parte è, però, concentrata nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato registra una forte espansione edilizia, con un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una banda ondata d’azzurro, attraversata da una ruota di mulino dentata, d’oro, e accompagnata, in un cantone del capo, da una spiga di grano, posta in palo.

Centro di pianura, di origine medievale, la cui economia si fonda essenzialmente sull’agricoltura. In anni più recenti è stato dato un intenso impulso all’attività industriale. I camposammartinesi, il cui indice di vecchiaia è nella media si distribuiscono nelle località Busiago, Marsango, Busiago Vecchia, Capitelbello e Tabina; la maggior parte è, però, concentrata nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato registra una forte espansione edilizia, con un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una banda ondata d’azzurro, attraversata da una ruota di mulino dentata, d’oro, e accompagnata, in un cantone del capo, da una spiga di grano, posta in palo.

Storia

La sua esistenza viene provata per la prima volta con un documento ecclesiastico del 1130 in cui si segnala come “una parrocchia molto povera”. Tuttavia, non è da escludere che l’insediamento fosse precedente: infatti, il suo toponimo derivò dal nome del Santo Patrono della chiesa parrocchiale che era stata per lungo tempo subordinata alla comunità religiosa di Curtarolo. La tradizione contadina, che caratterizzava la zona, trova la sua maggiore espressione nella denominazione assunta. Infatti, il giorno in cui viene celebrata la festa di San Martino, l’11 novembre, rappresentava nel passato la data di scadenza dei contratti agrari. La sua storia particolare è stata quella di una comunità la cui esistenza è stata segnata dalla presenza del fiume Brenta. Subiva periodicamente le sue inondazioni ma, nello stesso tempo, utilizzava le sue acque per i traffici commerciali e per alimentare i mulini. In epoca medievale ebbe una discreta importanza strategica determinata dalla posizione geografica e probabilmente fu dotata di un castello, di cui non rimangono rovine. Le sue vicende sono state sempre legate a quelle dei centri vicini più grandi: dopo la guerra veneto-carrarese, venne incorporata per un lungo periodo nella Repubblica di Venezia; subì, successivamente, l’occupazione napoleonica e la dominazione austriaca fino all’annessione del Veneto all’Italia, avvenuta nel 1866. Il patrimonio artistico è relativamente recente e comprende: la chiesa parrocchiale, dedicata al Patrono e risalente al XVIII secolo; villa Breda e in località Busiago villa Busetto, dotata di una tipica barchessa che era la tettoia annessa alla casa colonica, utilizzata per riporvi fieno e grano.

La sua esistenza viene provata per la prima volta con un documento ecclesiastico del 1130 in cui si segnala come “una parrocchia molto povera”. Tuttavia, non è da escludere che l’insediamento fosse precedente: infatti, il suo toponimo derivò dal nome del Santo Patrono della chiesa parrocchiale che era stata per lungo tempo subordinata alla comunità religiosa di Curtarolo. La tradizione contadina, che caratterizzava la zona, trova la sua maggiore espressione nella denominazione assunta. Infatti, il giorno in cui viene celebrata la festa di San Martino, l’11 novembre, rappresentava nel passato la data di scadenza dei contratti agrari. La sua storia particolare è stata quella di una comunità la cui esistenza è stata segnata dalla presenza del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=BRENTA'>Brenta</a>. Subiva periodicamente le sue inondazioni ma, nello stesso tempo, utilizzava le sue acque per i traffici commerciali e per alimentare i mulini. In epoca medievale ebbe una discreta importanza strategica determinata dalla posizione geografica e probabilmente fu dotata di un castello, di cui non rimangono rovine. Le sue vicende sono state sempre legate a quelle dei centri vicini più grandi: dopo la guerra veneto-carrarese, venne incorporata per un lungo periodo nella Repubblica di Venezia; subì, successivamente, l’occupazione napoleonica e la dominazione austriaca fino all’annessione del Veneto all’Italia, avvenuta nel 1866. Il patrimonio artistico è relativamente recente e comprende: la chiesa parrocchiale, dedicata al Patrono e risalente al XVIII secolo; villa Breda e in località Busiago villa Busetto, dotata di una tipica barchessa che era la tettoia annessa alla casa colonica, utilizzata per riporvi fieno e grano.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. A causa dell’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco esercita, all’occorrenza, anche la carica di autorità di pubblica sicurezza. L’economia è legata per tradizione all’agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, alberi da frutta e viti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di avicoli, bovini e suini. Si sono, inoltre, imposte le piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti del tessile, metalmeccanico, elettrico, conciario, chimico, alimentare, edile, della lavorazione del legno e della carta, della fabbricazione di mobili, articoli in materie plastiche, vetro e materiale da costruzione. Un ulteriore indice di sviluppo è costituito dalla presenza di servizi di fornitura e consulenza informatica. È presente il servizio bancario. La rete commerciale, sufficiente alle esigenze fondamentali della comunità, completa il quadro abbastanza sviluppato delle attività terziarie. A parte una biblioteca, non si registra la presenza di particolari strutture culturali di rilievo. Nelle scuole locali è possibile frequentare il ciclo dell’obbligo. Mancano strutture sociali come asili nido e case di riposo. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. A causa dell’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco esercita, all’occorrenza, anche la carica di autorità di pubblica sicurezza. L’economia è legata per tradizione all’agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, alberi da frutta e viti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di avicoli, bovini e suini. Si sono, inoltre, imposte le piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti del tessile, metalmeccanico, elettrico, conciario, chimico, alimentare, edile, della lavorazione del legno e della carta, della fabbricazione di mobili, articoli in materie plastiche, vetro e materiale da costruzione. Un ulteriore indice di sviluppo è costituito dalla presenza di servizi di fornitura e consulenza informatica. È presente il servizio bancario. La rete commerciale, sufficiente alle esigenze fondamentali della comunità, completa il quadro abbastanza sviluppato delle attività terziarie. A parte una biblioteca, non si registra la presenza di particolari strutture culturali di rilievo. Nelle scuole locali è possibile frequentare il ciclo dell’obbligo. Mancano strutture sociali come asili nido e case di riposo. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Costituisce una meta piuttosto attraente per i turisti. È, inoltre, molto frequentata per lavoro grazie alle sue numerose imprese che assorbono un discreto flusso di manodopera. La popolazione ha rapporti con il circondario per l’espletamento di pratiche burocratiche, il lavoro, il completamento degli studi e gli scambi commerciali derivati dalla consistente attività industriale. Non si segnalano particolari eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Costituisce una meta piuttosto attraente per i turisti. È, inoltre, molto frequentata per lavoro grazie alle sue numerose imprese che assorbono un discreto flusso di manodopera. La popolazione ha rapporti con il circondario per l’espletamento di pratiche burocratiche, il lavoro, il completamento degli studi e gli scambi commerciali derivati dalla consistente attività industriale. Non si segnalano particolari eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Località

Busiago, Busiago Vecchio, Capitelbello, Marsango, Ponte della Vittoria, Tabina

Busiago, Busiago Vecchio, Capitelbello, Marsango, Ponte della Vittoria, Tabina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campo San Martino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.