Descrizione

Comune di montagna sorto nell'alto Medioevo in una zona popolata fin dall'antichità, dedito alle attività rurali e con minore slancio al commercio ma soprattutto noto per i suoi provetti fabbricatori di organi. La comunità dei bugnaresi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, è distribuita in alcuni aggregati elementari, nel capoluogo comunale e nella località di Torre dei Nolfi, in espansione edilizia a ridosso degli assi stradali. Il territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico vario: se infatti a nord-est gli appartiene uno spicchio della piatta conca sulmonese, per il resto è montuoso ed impervio. L'abitato è rivolto verso la distesa pianeggiante ma ha alle spalle la Serra di Colle Rufigno e una serie di rilievi ammantati di una rigogliosa vegetazione, favorita dalle abbondanti piogge primaverili ed autunnali.

Comune di montagna sorto nell'alto Medioevo in una zona popolata fin dall'antichità, dedito alle attività rurali e con minore slancio al commercio ma soprattutto noto per i suoi provetti fabbricatori di organi. La comunità dei bugnaresi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, è distribuita in alcuni aggregati elementari, nel capoluogo comunale e nella località di Torre dei Nolfi, in espansione edilizia a ridosso degli assi stradali. Il territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico vario: se infatti a nord-est gli appartiene uno spicchio della piatta conca sulmonese, per il resto è montuoso ed impervio. L'abitato è rivolto verso la distesa pianeggiante ma ha alle spalle la Serra di Colle Rufigno e una serie di rilievi ammantati di una rigogliosa vegetazione, favorita dalle abbondanti piogge primaverili ed autunnali.

Storia

I numerosi reperti archeologici (tombe, cippi funerari, pugnali, statuette e resti di mura ciclopiche), affiorati in diversi punti del comprensorio comunale (località Tassito, Caia, Palazzo, Santo Stefano e Graniere), documentano l'esistenza di alcuni VICI sorti, in seguito alla distruzione di Corfinio, nelle immediate vicinanze del tratturo che da Scanno si faceva strada su un suolo impervio fino a Sulmona. Nei secoli alto-medievali, il territorio comunale conobbe la colonizzazione dei monaci benedettini, che qui possedevano la grancia della chiesa di S. Biagio. A testimonianza di ciò, la prima citazione del toponimo compare appunto nel Chronicon Vulturnense, dove si legge la conferma della chiesa di S. Cesidio in BONIARIA all'abbazia di S. Vincenzo al Volturno. La storia del borgo coincide con quella del ramo dei Di Sangro che qui fissò la propria dimora: i successori del conte Gualtieri, salvo brevi parentesi, dominarono ininterrottamente su queste terre fino all'eversione dei diritti feudali (1806); solo allora subentrarono i Mariconda e quindi i Mormile. La dimora dei Di Sangro, in cattivo stato di conservazione, mostra al visitatore una veste variamente rimaneggiata. I terremoti del 1915 e del 1984 nonhanno gravemente compromesso la struttura della chiesa della Madonna della Neve, sorta sulle rovine di un tempietto dedicato a Cerere e dotata di pregevoli statue lignee e dipinti, né di quella seicentesca del Santissimo Rosario, che si fregia di stucchi e di arredi sacri di notevole valore artistico.

I numerosi reperti archeologici (tombe, cippi funerari, pugnali, statuette e resti di mura ciclopiche), affiorati in diversi punti del comprensorio comunale (località Tassito, Caia, Palazzo, Santo Stefano e Graniere), documentano l'esistenza di alcuni VICI sorti, in seguito alla distruzione di Corfinio, nelle immediate vicinanze del tratturo che da Scanno si faceva strada su un suolo impervio fino a Sulmona. Nei secoli alto-medievali, il territorio comunale conobbe la colonizzazione dei monaci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a>, che qui possedevano la grancia della chiesa di S. Biagio. A testimonianza di ciò, la prima citazione del toponimo compare appunto nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CHRONICONVULTURNENSE'>Chronicon Vulturnense</a>, dove si legge la conferma della chiesa di S. Cesidio in BONIARIA all'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ABBAZIADISVINCENZOALVOLTURNO'>abbazia di S. Vincenzo al Volturno</a>. La storia del borgo coincide con quella del ramo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a> che qui fissò la propria dimora: i successori del conte Gualtieri, salvo brevi parentesi, dominarono ininterrottamente su queste terre fino all'eversione dei diritti feudali (1806); solo allora subentrarono i Mariconda e quindi i Mormile. La dimora dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a>, in cattivo stato di conservazione, mostra al visitatore una veste variamente rimaneggiata. I terremoti del 1915 e del 1984 nonhanno gravemente compromesso la struttura della chiesa della Madonna della Neve, sorta sulle rovine di un tempietto dedicato a Cerere e dotata di pregevoli statue lignee e dipinti, né di quella seicentesca del Santissimo Rosario, che si fregia di stucchi e di arredi sacri di notevole valore artistico.

Economia

La vicinanza della vivace cittadina di Sulmona agisce da deterrente dell'iniziativa locale. Il progresso, infatti, non ha intaccato i ritmi pacati di vita di questo comune agricolo, che vive quasi esclusivamente delle attività primarie, ovvero della coltivazione di cereali, ortaggi, frutta, vite e olivo, della trasformazione artigianale di alcuni di questi prodotti, della pastorizia e della rinomata produzione casearia. Le imprese commerciali, non molto numerose, sono concentrate per lo più a Torre dei Nolfi, insieme ai pochi servizi, che non contemplano il settore dell'intermediazione finanziaria. Ma se manca un autentico spirito imprenditoriale ciò non significa che la comunità bugnarese difetti di vivacità intellettuale, come dimostrano i molti fermenti che si coagulano intorno al circolo ricreativo e culturale di Nolfi. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali; le sue strutture scolastiche consentono solo la frequenza della scuola primaria, quelle culturali annoverano una biblioteca comunale e quelle sanitarie offrono servizi ambulatoriali; l'apparato ricettivo è modesto e le inclinazioni sportive della comunità sono limitate dalla scarsa disponibilità di impianti -un campo da tennis, uno di calcetto e uno di calcio, a disposizione della squadra locale (Feder Libertas Bugnara)-.

La vicinanza della vivace cittadina di Sulmona agisce da deterrente dell'iniziativa locale. Il progresso, infatti, non ha intaccato i ritmi pacati di vita di questo comune agricolo, che vive quasi esclusivamente delle attività primarie, ovvero della coltivazione di cereali, ortaggi, frutta, vite e olivo, della trasformazione artigianale di alcuni di questi prodotti, della pastorizia e della rinomata produzione casearia. Le imprese commerciali, non molto numerose, sono concentrate per lo più a Torre dei Nolfi, insieme ai pochi servizi, che non contemplano il settore dell'intermediazione finanziaria. Ma se manca un autentico spirito imprenditoriale ciò non significa che la comunità bugnarese difetti di vivacità intellettuale, come dimostrano i molti fermenti che si coagulano intorno al circolo ricreativo e culturale di Nolfi. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali; le sue strutture scolastiche consentono solo la frequenza della scuola primaria, quelle culturali annoverano una biblioteca comunale e quelle sanitarie offrono servizi ambulatoriali; l'apparato ricettivo è modesto e le inclinazioni sportive della comunità sono limitate dalla scarsa disponibilità di impianti -un campo da tennis, uno di calcetto e uno di calcio, a disposizione della squadra locale (Feder Libertas Bugnara)-.

Relazioni

Il movimento turistico trascura i valori architettonici e ambientali del comune -il tratto del Sagittario che attraversa il comprensorio bugnarese è una riserva di indescrivibili scorci fluviali-, privilegiando quelli della vicina Sulmona. Sconosciute ai più rimangono oltretutto le tradizioni folcloristiche e la gastronomia locale, insuperabile nell'esaltare il gusto genuino di gnocchi e tagliatelle. Una processione scortata dalla banda e movimentata dallo scoppio di batterie di fuochi artificiali si svolge in occasione della festa di S. Magno e di S. Vittorino (4-5 settembre). La festa della Patrona, la Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto con la tradizionale cavalcata processionale.

Il movimento turistico trascura i valori architettonici e ambientali del comune -il tratto del Sagittario che attraversa il comprensorio bugnarese è una riserva di indescrivibili scorci fluviali-, privilegiando quelli della vicina Sulmona. Sconosciute ai più rimangono oltretutto le tradizioni folcloristiche e la gastronomia locale, insuperabile nell'esaltare il gusto genuino di gnocchi e tagliatelle. Una processione scortata dalla banda e movimentata dallo scoppio di batterie di fuochi artificiali si svolge in occasione della festa di S. Magno e di S. Vittorino (4-5 settembre). La festa della Patrona, la Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto con la tradizionale cavalcata processionale.

Località

Ciappito, Monacisco, Paccucci, Sorgente Rufigno, Stazione Anversa-Villalago Scanno, Torre dei Nolfi

Ciappito, Monacisco, Paccucci, Sorgente Rufigno, Stazione Anversa-Villalago Scanno, Torre dei Nolfi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bugnara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.