Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I bruzolesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono concentrati principalmente nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale Cruino (montagna disabitata), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.782 metri di quota. L’abitato, il cui centro storico è dominato dall’alto campanile della parrocchiale, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di montagna.

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I bruzolesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono concentrati principalmente nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale Cruino (montagna disabitata), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.782 metri di quota. L’abitato, il cui centro storico è dominato dall’alto campanile della parrocchiale, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di montagna.

Storia

Il toponimo è attestato dalle forme “Brosoliolis”, “Brusiolius”, “Bruxolius” e “Bruzolius”, riconducibili a “Brociolis”, derivato da “Broc(c)ius” o “Brocchius”, nomi personali di probabile origine celtica a loro volta derivanti da “Brocco”, ‘punta’. Posta lungo la via consolare che da Torino portava al Monginevro, fu abitata, molto probabilmente, dai romani. Le prime notizie storiche riguardo il suo insediamento provengono dal testamento del governatore franco Abbone del 739, dal diploma di Ottone III del 1001 e dall’atto di fondazione dell’abbazia di San Giusto di Susa del 1029. Nel 1227 venne nominata feudo da Tommaso I e come tale affidata alla reggenza di Beltramino di Montmélian. A questi seguirono gli esponenti della casata dei Rivoire che la governarono fino al 1493, anno della concessione degli statuti e del suo riconoscimento come comune. Nel 1544 passò nelle mani di Bertone Grosso di Carignano, conte di Riva, il cui figlio ospitò, nel 1610, Carlo Emanuele I e gli ambasciatori del re di Francia per la firma del trattato di Bruzolo. Si trattò, in effetti, di due trattati. Il primo, rivolto esplicitamente contro il re di Spagna, prevedeva la creazione di un esercito comune, la stipula di pace e di tregue e l’impegno di matrimonio tra il principe Vittorio Amedeo e la figlia di Enrico IV, Elisabetta. Il secondo trattato prevedeva la conquista del ducato di Milano da parte degli alleati e la sua successiva consegna al duca di Savoia che avrebbe assunto la corona di re. A causa della morte di Enrico IV, assassinato nello stesso anno, il trattato non ebbe seguito. Tra le vestigia di particolare interesse storico-architettonico figurano: le rovine del Prevostale, edificio che fu sede di un piccolo ospedale; il castello, eretto sin dall’epoca romana, entro le cui mura venne firmato il trattato di Bruzolo; la cinta muraria, iniziata nel XIII secolo; la cappella di San Michele Arcangelo, costruita nel Settecento su volere dei conti Grosso; le cosiddette “toppie”, pilastri in muratura posti lungo la strada che porta al castello, e la parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in stile romanico.

Il toponimo è attestato dalle forme “Brosoliolis”, “Brusiolius”, “Bruxolius” e “Bruzolius”, riconducibili a “Brociolis”, derivato da “Broc(c)ius” o “Brocchius”, nomi personali di probabile origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTICA'>celtica</a> a loro volta derivanti da “Brocco”, ‘punta’. Posta lungo la via consolare che da Torino portava al Monginevro, fu abitata, molto probabilmente, dai romani. Le prime notizie storiche riguardo il suo insediamento provengono dal testamento del governatore franco Abbone del 739, dal diploma di Ottone III del 1001 e dall’atto di fondazione dell’abbazia di San Giusto di Susa del 1029. Nel 1227 venne nominata feudo da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TOMMASOI'>Tommaso I</a> e come tale affidata alla reggenza di Beltramino di Montmélian. A questi seguirono gli esponenti della casata dei Rivoire che la governarono fino al 1493, anno della concessione degli statuti e del suo riconoscimento come comune. Nel 1544 passò nelle mani di Bertone Grosso di Carignano, conte di Riva, il cui figlio ospitò, nel 1610, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOEMANUELEI'>Carlo Emanuele I</a> e gli ambasciatori del re di Francia per la firma del trattato di Bruzolo. Si trattò, in effetti, di due trattati. Il primo, rivolto esplicitamente contro il re di Spagna, prevedeva la creazione di un esercito comune, la stipula di pace e di tregue e l’impegno di matrimonio tra il principe Vittorio Amedeo e la figlia di Enrico IV, Elisabetta. Il secondo trattato prevedeva la conquista del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> da parte degli alleati e la sua successiva consegna al duca di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> che avrebbe assunto la corona di re. A causa della morte di Enrico IV, assassinato nello stesso anno, il trattato non ebbe seguito. Tra le vestigia di particolare interesse storico-architettonico figurano: le rovine del Prevostale, edificio che fu sede di un piccolo ospedale; il castello, eretto sin dall’epoca romana, entro le cui mura venne firmato il trattato di Bruzolo; la cinta muraria, iniziata nel XIII secolo; la cappella di San Michele Arcangelo, costruita nel Settecento su volere dei conti Grosso; le cosiddette “toppie”, pilastri in muratura posti lungo la strada che porta al castello, e la parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in stile romanico.

Economia

Ospita unicamente gli ordinari uffici municipali e postali. Le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una significativa fonte di reddito: la silvicoltura fornisce prodotti pregiati come le castagne, mentre l’agricoltura produce frumento, cereali, ortaggi, foraggi e uva; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria, discretamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dei prodotti lattiero-caseario, alimentare, del legno, della carta, della lavorazione della pietra, metallurgico, meccanico, della fabbricazioni di parti e accessori per autoveicoli e dell’edilizia. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e un osservatorio etnografico. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita unicamente gli ordinari uffici municipali e postali. Le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una significativa fonte di reddito: la silvicoltura fornisce prodotti pregiati come le castagne, mentre l’agricoltura produce frumento, cereali, ortaggi, foraggi e uva; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria, discretamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dei prodotti lattiero-caseario, alimentare, del legno, della carta, della lavorazione della pietra, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, della fabbricazioni di parti e accessori per autoveicoli e dell’edilizia. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e un osservatorio etnografico. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Circondata da uno scenario naturale ricco di verde, è meta di un discreto flusso turistico grazie alle le sue interessanti testimonianze monumentali. Inserita nell’itinerario enogastronomico “Gusto Valsusa”, offre a quanti vi si rechino anche la possibilità di gustare le sue specialità gastronomiche, tra cui il miele, a cui è stata dedicata una sagra, a settembre. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. La festa patronale, in onore di San Giovanni Evangelista, si celebra il 24 giugno.

Circondata da uno scenario naturale ricco di verde, è meta di un discreto flusso turistico grazie alle le sue interessanti testimonianze monumentali. Inserita nell’itinerario enogastronomico “Gusto Valsusa”, offre a quanti vi si rechino anche la possibilità di gustare le sue specialità gastronomiche, tra cui il miele, a cui è stata dedicata una sagra, a settembre. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. La festa patronale, in onore di San Giovanni Evangelista, si celebra il 24 giugno.

Località

Cruino

Cruino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bruzolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.