Descrizione

Comune di pianura, di origine pre-romana, che alle tradizionali attività agricole, soprattutto quella vitivinicola, ha affiancato un crescente sviluppo del turismo. I brionesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località Proh e San Bernardino, nel nucleo urbano minore di Cascina Orcetto e in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive e fontanili, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che partono da un minimo di 172 e arrivano a un massimo di 247 metri sul livello del mare. L’abitato, che ha forma pressoché quadrata, è dominato a est dalla mole del castello e a sud-est dalla roggia Mora (deve il suo nome a Ludovico il Moro che ne fece potenziare il corso prolungandolo fino alla Lomellina). Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è raffigurato, su smalto azzurro, un castello d’argento, sormontato da due stelle d’oro a cinque raggi, poste in fascia.

Comune di pianura, di origine pre-romana, che alle tradizionali attività agricole, soprattutto quella vitivinicola, ha affiancato un crescente sviluppo del turismo. I brionesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località Proh e San Bernardino, nel nucleo urbano minore di Cascina Orcetto e in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive e fontanili, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che partono da un minimo di 172 e arrivano a un massimo di 247 metri sul livello del mare. L’abitato, che ha forma pressoché quadrata, è dominato a est dalla mole del castello e a sud-est dalla roggia Mora (deve il suo nome a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LUDOVICOILMORO'>Ludovico il Moro</a> che ne fece potenziare il corso prolungandolo fino alla Lomellina). Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è raffigurato, su smalto azzurro, un castello d’argento, sormontato da due stelle d’oro a cinque raggi, poste in fascia.

Storia

Il toponimo è di origine celtica e, secondo qualche studioso, potrebbe essere connesso alla voce, anch’essa celtica, “Breduna”, che qualcun altro esplicita come “Brigodunum”, composta da BRIGUM, “briga”, intesa come ‘altura’, e DUNUM, nel significato di ‘fortezza, rocca’. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo: si sa che ritrovamenti pervenuti in seguito a scavi effettuati in località San Bernardino testimoniano la presenza sul luogo della prima civiltà europea entrata in Italia, cioè quella di Golasecca, che ha fatto da tramite tra mondo centroeuropeo e mondo mediterraneo. Si sa, inoltre, che in passato ebbe funzione di pieve fino all’anno 1132, quando ne venne decretato lo spopolamento. Tra gli edifici di notevole pregio storico-artistico si segnalano: il castello e la rocca, del XV secolo; la parrocchiale della Madonna della Neve, del XIII secolo, situata al centro dell’abitato, in stile gotico ma rimaneggiata più volte; l’oratorio di San Bernardo, del XIV-XV secolo; la chiesa di Sant’Alessandro, dell’XI-XII secolo, antica parrocchiale, situata all’interno del cimitero; il ponte di Proh, del XIII secolo, situato sulla roggia Mora, a schiena di mulo e a mandata unica, rappresentante l’antico transito delle popolazioni locali e il luogo di riscossione dei dazi; la cella di Santa Maria, del XII secolo, un piccolo monastero benedettino dipendente anticamente dall’abbazia di San Silano di Romagnano Sesia; la pieve di Proh, del XII secolo; la chiesa di San Bernardino, del XII secolo, sita nell’omonima località; infine, l’oratorio di Sant’Antonio Abate, del XIV-XV secolo.

Il toponimo è di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTICA'>celtica</a> e, secondo qualche studioso, potrebbe essere connesso alla voce, anch’essa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTICA'>celtica</a>, “Breduna”, che qualcun altro esplicita come “Brigodunum”, composta da BRIGUM, “briga”, intesa come ‘altura’, e DUNUM, nel significato di ‘fortezza, rocca’. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo: si sa che ritrovamenti pervenuti in seguito a scavi effettuati in località San Bernardino testimoniano la presenza sul luogo della prima civiltà europea entrata in Italia, cioè quella di Golasecca, che ha fatto da tramite tra mondo centroeuropeo e mondo mediterraneo. Si sa, inoltre, che in passato ebbe funzione di pieve fino all’anno 1132, quando ne venne decretato lo spopolamento. Tra gli edifici di notevole pregio storico-artistico si segnalano: il castello e la rocca, del XV secolo; la parrocchiale della Madonna della Neve, del XIII secolo, situata al centro dell’abitato, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICO'>gotico</a> ma rimaneggiata più volte; l’oratorio di San Bernardo, del XIV-XV secolo; la chiesa di Sant’Alessandro, dell’XI-XII secolo, antica parrocchiale, situata all’interno del cimitero; il ponte di Proh, del XIII secolo, situato sulla roggia Mora, a schiena di mulo e a mandata unica, rappresentante l’antico transito delle popolazioni locali e il luogo di riscossione dei dazi; la cella di Santa Maria, del XII secolo, un piccolo monastero benedettino dipendente anticamente dall’abbazia di San Silano di Romagnano Sesia; la pieve di Proh, del XII secolo; la chiesa di San Bernardino, del XII secolo, sita nell’omonima località; infine, l’oratorio di Sant’Antonio Abate, del XIV-XV secolo.

Economia

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto frumento, riso, mais e uva (utilizzata per la produzione di vino Doc); si allevano anche bovini, suini e avicoli. Il settore industriale risulta ancora di dimensioni alquanto modeste; tuttavia sono presenti imprese che operano nei comparti delle confezioni, del legno, metallurgico, elettronico ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza solamente delle classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto frumento, riso, mais e uva (utilizzata per la produzione di vino Doc); si allevano anche bovini, suini e avicoli. Il settore industriale risulta ancora di dimensioni alquanto modeste; tuttavia sono presenti imprese che operano nei comparti delle confezioni, del legno, metallurgico, elettronico ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza solamente delle classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La sua favorevole posizione la rende sede di notevole richiamo naturalistico. Dalla via principale del borgo si diramano numerosi itinerari che attraversano vaste zone coltivate a vigneto ove si producono : i Caramino, i Bonarda, il prestigioso Nebbiolo e il Colline Novaresi Doc. Tra risaie e zone di brughiera sorgono numerose cascine. Inoltre, accanto a testimonianze artistiche di notevole pregio e a un ambiente naturalistico di sicuro interesse, propone la riscoperta di sapori legati alla tradizione contadina: primi piatti a base di riso e polenta e salumi di produzione locale si accompagnano mirabilmente ai vini della zona, frutta di stagione e dolci a base di miele, che permettono di apprezzare un contatto diretto con l’ambiente naturale. Tra le manifestazioni figura la tradizionale castagnata, con “vin brulé” e giochi in piazza, a novembre. Il mercato settimanale si tiene il lunedì. Il Patrono, Sant’Alessandro, si festeggia il 26 agosto.

La sua favorevole posizione la rende sede di notevole richiamo naturalistico. Dalla via principale del borgo si diramano numerosi itinerari che attraversano vaste zone coltivate a vigneto ove si producono : i Caramino, i Bonarda, il prestigioso Nebbiolo e il Colline Novaresi Doc. Tra risaie e zone di brughiera sorgono numerose cascine. Inoltre, accanto a testimonianze artistiche di notevole pregio e a un ambiente naturalistico di sicuro interesse, propone la riscoperta di sapori legati alla tradizione contadina: primi piatti a base di riso e polenta e salumi di produzione locale si accompagnano mirabilmente ai vini della zona, frutta di stagione e dolci a base di miele, che permettono di apprezzare un contatto diretto con l’ambiente naturale. Tra le manifestazioni figura la tradizionale castagnata, con “vin brulé” e giochi in piazza, a novembre. Il mercato settimanale si tiene il lunedì. Il Patrono, Sant’Alessandro, si festeggia il 26 agosto.

Località

Cascina Orcetto, Proh, San Bernardino

Cascina Orcetto, Proh, San Bernardino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Briona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.