Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su una modesta presenza del settore industriale. I bisacquinesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da forte espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio, comprendente le aree speciali Bruca e San Biagio e caratterizzato da una folta vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 174 a un massimo di 1.215 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge su un irto pendio, è attraversato da piccole e tortuose stradine, che si snodano tra numerosi archi. Sulle facciate degli edifici si possono spesso scorgere edicole in creta smaltate con raffigurazioni sacre. Il suo andamento plano-altimetrico è ondulato.

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su una modesta presenza del settore industriale. I bisacquinesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da forte espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio, comprendente le aree speciali Bruca e San Biagio e caratterizzato da una folta vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 174 a un massimo di 1.215 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge su un irto pendio, è attraversato da piccole e tortuose stradine, che si snodano tra numerosi archi. Sulle facciate degli edifici si possono spesso scorgere edicole in creta smaltate con raffigurazioni sacre. Il suo andamento plano-altimetrico è ondulato.

Storia

Il nome è di origini arabe, deriva infatti da “bu zakiy”, ‘padre del puro’, dunque dall’onomastica musulmana. Figura nel Rollo di Monreale del 1181 come “Busackinum”. La sua fondazione risale all’epoca saracena, come testimoniano i reperti archeologici della zona. Le notizie documentate a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Sempre nel periodo medievale fu conquistata dai normanni e posta sotto la giurisdizione della diocesi di Agrigento. Goffredo di Malcovenant fu signore dell’antico feudo fino al 1183, poi il potere passò nelle mani dell’Arcivescovo di Monreale. Nel 1778 il feudo entrò a far parte del demanio regio. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si annoverano: la chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista, fatta costruire nel 1713 dal Cardinale Francesco Giudice, al cui interno si possono ammirare pregevoli stucchi e notevoli dipinti; la parrocchiale di Maria Santissima del Rosario, accanto alla quale si erge l’ex convento dei cappuccini, ora sede del museo civico; il santuario della Madonna del Balzo, costruito nel XVII secolo; il santuario di Santa Maria del Bosco eretto tra il 1538 e il 1646.

Il nome è di origini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABE'>arabe</a>, deriva infatti da “bu zakiy”, ‘padre del puro’, dunque dall’onomastica musulmana. Figura nel Rollo di Monreale del 1181 come “Busackinum”. La sua fondazione risale all’epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENA'>saracena</a>, come testimoniano i reperti archeologici della zona. Le notizie documentate a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Sempre nel periodo medievale fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> e posta sotto la giurisdizione della diocesi di Agrigento. Goffredo di Malcovenant fu signore dell’antico feudo fino al 1183, poi il potere passò nelle mani dell’Arcivescovo di Monreale. Nel 1778 il feudo entrò a far parte del demanio regio. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si annoverano: la chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista, fatta costruire nel 1713 dal Cardinale Francesco Giudice, al cui interno si possono ammirare pregevoli stucchi e notevoli dipinti; la parrocchiale di Maria Santissima del Rosario, accanto alla quale si erge l’ex convento dei cappuccini, ora sede del museo civico; il santuario della Madonna del Balzo, costruito nel XVII secolo; il santuario di Santa Maria del Bosco eretto tra il 1538 e il 1646.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, per secoli base della sua economia, è stato interessato negli ultimi anni da un processo di abbandono; continua, tuttavia, a essere la principale fonte d’impiego per la comunità. Le caratteristiche del terreno favoriscono la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olivi, agrumi e altra frutta (soprattutto mandorle e nocciole); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano prevalentemente nei comparti alimentare, dei mobili, della produzione e distribuzione di gas e dell’edilizia. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala un orfanotrofio. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti professionale agrario, tecnico commerciale e per geometra. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica “Giuseppe Genovese” e dal museo etno-grafico che raccoglie anche reperti archeologici d’epoca greco-punica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero è possibile usufruire di un campo sportivo e di una palestra. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, per secoli base della sua economia, è stato interessato negli ultimi anni da un processo di abbandono; continua, tuttavia, a essere la principale fonte d’impiego per la comunità. Le caratteristiche del terreno favoriscono la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto mandorle e nocciole); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano prevalentemente nei comparti alimentare, dei mobili, della produzione e distribuzione di gas e dell’edilizia. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala un orfanotrofio. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti professionale agrario, tecnico commerciale e per geometra. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica “Giuseppe Genovese” e dal museo etno-grafico che raccoglie anche reperti archeologici d’epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a>-punica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero è possibile usufruire di un campo sportivo e di una palestra. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non rappresenti una sede di particolare richiamo turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale, rimasto incontaminato grazie alle secolari tradizioni rurali dei suoi abitanti. Nei suoi dintorni è possibile visitare il Santuario Madonna del Balzo, meta di pellegrinaggio, che sorge sul monte Triona (1.215 m) e che domina la valle sottostante. Tra le manifestazioni si segnalano: i festeggiamenti del carnevale; i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa del Santissimo Crocifisso con processione della “vara cu li santi”, a maggio; la festa della Madonna del Balzo, ad agosto. La festa della Patrona, Santa Rosalia, viene celebrata il 4 settembre.

Sebbene non rappresenti una sede di particolare richiamo turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale, rimasto incontaminato grazie alle secolari tradizioni rurali dei suoi abitanti. Nei suoi dintorni è possibile visitare il Santuario Madonna del Balzo, meta di pellegrinaggio, che sorge sul monte Triona (1.215 m) e che domina la valle sottostante. Tra le manifestazioni si segnalano: i festeggiamenti del carnevale; i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa del Santissimo Crocifisso con processione della “vara cu li santi”, a maggio; la festa della Madonna del Balzo, ad agosto. La festa della Patrona, Santa Rosalia, viene celebrata il 4 settembre.

Località

Bruca, San Biagio

Bruca, San Biagio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bisacquino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.