Descrizione

Cittadina montana di impianto moderno, le cui origini più remote si perdono, invece, nella preistoria; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza del settore industriale. I biancavillesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media (conforme al sensibile incremento demografico che il comune fa registrare), sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nelle località di Casteluccio-Paratore, nei nuclei urbani minori di Vallone Rosso e Rognoni nonché in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l'area speciale Niviere (3.323 m), sull'Etna, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che sorge sul lembo di una rupe basaltica, ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Cittadina montana di impianto moderno, le cui origini più remote si perdono, invece, nella preistoria; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza del settore industriale. I biancavillesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media (conforme al sensibile incremento demografico che il comune fa registrare), sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nelle località di Casteluccio-Paratore, nei nuclei urbani minori di Vallone Rosso e Rognoni nonché in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l'area speciale Niviere (3.323 m), sull'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che sorge sul lembo di una rupe basaltica, ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

L'attuale denominazione, attestata già a partire dal 1500, ha sostituito l'antico nome, datole al momento della fondazione, Terra di Callicari o Casale dei Greci, attestato nel XVI secolo. Presenta l'atipica posposizione del sostantivo rispetto all'aggettivo. Fu abitata sin dall'epoca preistorica, come testimoniano numerosi reperti archeologici del neolitico superiore e dell'Età del Bronzo. L'attuale abitato fu edificato nel 1480 da una colonia di albanesi, nel corso della seconda migrazione albanese in Sicilia. Le famiglie, insediatesi sul suolo ottenuto dalla contea di Adornò, in pochi anni diedero vita a una comunità fiorente, anche grazie al favore dei feudatari Moncada, principi di Paternò. La componente etnica locale, però, finì col prevalere, anche a causa della lontananza degli altri profughi albanesi, resa ancora più problematica dalla posizione geografica dell'insediamento. Le classi sociali più umili parteciparono attivamente alle rivolte del 1848 e del 1860, per la rivendicazione delle terre demaniali. La stessa matrice hanno avuto anche altre manifestazioni, molto più recenti: la rivolta scoppiata nel 1923 e lo “sciopero al contrario”, immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, quando i contadini le hanno occupate, costringendo lo Stato a lasciarle libere. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si citano: il santuario di San Placido, in stile barocco settecentesco, al cui interno sono conservati pregevoli affreschi della Madonna dell'Elemosina, portati dall'Albania con il reliquiario di San Zenone; la piccola chiesa del Rosario, in stile pseudo-barocco ottocentesco.

L'attuale denominazione, attestata già a partire dal 1500, ha sostituito l'antico nome, datole al momento della fondazione, Terra di Callicari o Casale dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>Greci</a>, attestato nel XVI secolo. Presenta l'atipica posposizione del sostantivo rispetto all'aggettivo. Fu abitata sin dall'epoca preistorica, come testimoniano numerosi reperti archeologici del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NEOLITICO'>neolitico</a> superiore e dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETADELBRONZO'>Età del Bronzo</a>. L'attuale abitato fu edificato nel 1480 da una colonia di albanesi, nel corso della seconda migrazione albanese in Sicilia. Le famiglie, insediatesi sul suolo ottenuto dalla contea di Adornò, in pochi anni diedero vita a una comunità fiorente, anche grazie al favore dei feudatari Moncada, principi di Paternò. La componente etnica locale, però, finì col prevalere, anche a causa della lontananza degli altri profughi albanesi, resa ancora più problematica dalla posizione geografica dell'insediamento. Le classi sociali più umili parteciparono attivamente alle rivolte del 1848 e del 1860, per la rivendicazione delle terre demaniali. La stessa matrice hanno avuto anche altre manifestazioni, molto più recenti: la rivolta scoppiata nel 1923 e lo “sciopero al contrario”, immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, quando i contadini le hanno occupate, costringendo lo Stato a lasciarle libere. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si citano: il santuario di San Placido, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a> settecentesco, al cui interno sono conservati pregevoli affreschi della Madonna dell'Elemosina, portati dall'Albania con il reliquiario di San Zenone; la piccola chiesa del Rosario, in stile pseudo-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a> ottocentesco.

Economia

Oltre ai consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, viti, olivo, agrumeti e altri frutteti nonché con l'allevamento di ovini, bovini e caprini. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, dell'abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, del vetro, metallurgico, degli apparecchi medicali e chirurgici, dei mobili, della distribuzione del gas e dell'edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annoverano case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e di un istituto tecnico industriale e commerciale. Per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica, quella capitolare e la “San Francesco”. L'apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Oltre ai consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, viti, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l'allevamento di ovini, bovini e caprini. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, dell'abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, del vetro, metallurgico, degli apparecchi medicali e chirurgici, dei mobili, della distribuzione del gas e dell'edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annoverano case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e di un istituto tecnico industriale e commerciale. Per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica, quella capitolare e la “San Francesco”. L'apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Relazioni

L'aria salubre, le bellezze dell'ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, per esempio nel Parco dell'Etna: è un ottimo punto di partenza per ascensioni verso il cratere del vulcano. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si ricordano: la fiera dell'agricoltura, ad aprile; la mostra dell'artigianato, a luglio; la fiera della produzione zootecnica, a ottobre. Il Patrono, San Placido, si festeggia il 5 ottobre. Ha dato i natali al poeta Placido Cavallaro (1784-1866), al pittore Zenone Lavagna (1863-1909), allo scrittore Placido Bucalo (1870-1957) e al consigliere di Stato Vincenzo Uccellatore (1909-1987).

L'aria salubre, le bellezze dell'ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, per esempio nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLETNA'>Parco dell'Etna</a>: è un ottimo punto di partenza per ascensioni verso il cratere del vulcano. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si ricordano: la fiera dell'agricoltura, ad aprile; la mostra dell'artigianato, a luglio; la fiera della produzione zootecnica, a ottobre. Il Patrono, San Placido, si festeggia il 5 ottobre. Ha dato i natali al poeta Placido Cavallaro (1784-1866), al pittore Zenone Lavagna (1863-1909), allo scrittore Placido Bucalo (1870-1957) e al consigliere di Stato Vincenzo Uccellatore (1909-1987).

Località

Castelluccio-Paratore, Niviere

Castelluccio-Paratore, Niviere

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Biancavilla rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.