Descrizione

Centro montano di origine alto-medievale, la cui economia si basa principalmente sul turismo, affiancato dall'agricoltura e da un apparato industriale di modeste dimensioni. I bagnolesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, adagiato alle falde dei monti che coronano il lago di Laceno e caratterizzato in parte da ville e costruzioni in stile moderno; solo una piccolissima fetta della comunità si distribuisce in località Villaggio Laceno, nel minuscolo aggregato urbano di Rosole e in alcune case sparse. Il territorio, che presenta una sensibile escursione altimetrica, è in buona parte ammantato da formazioni boschive di faggio, castagno, carpino e quercia, habitat di lupi, gufi comuni, gufi reali, civette, barbagianni, picchi rossi e picchi neri; sulla cime rocciose nidifica inoltre il corvo imperiale. In prossimità dei corsi d'acqua che bagnano il comprensorio bagnolese dilagano invece i vigneti, gli oliveti e i frutteti.

Centro montano di origine alto-medievale, la cui economia si basa principalmente sul turismo, affiancato dall'agricoltura e da un apparato industriale di modeste dimensioni. I bagnolesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, adagiato alle falde dei monti che coronano il lago di Laceno e caratterizzato in parte da ville e costruzioni in stile moderno; solo una piccolissima fetta della comunità si distribuisce in località Villaggio Laceno, nel minuscolo aggregato urbano di Rosole e in alcune case sparse. Il territorio, che presenta una sensibile escursione altimetrica, è in buona parte ammantato da formazioni boschive di faggio, castagno, carpino e quercia, habitat di lupi, gufi comuni, gufi reali, civette, barbagianni, picchi rossi e picchi neri; sulla cime rocciose nidifica inoltre il corvo imperiale. In prossimità dei corsi d'acqua che bagnano il comprensorio bagnolese dilagano invece i vigneti, gli oliveti e i frutteti.

Storia

Le prime notizie documentate riguardanti l'esistenza del castello risalgono al VII secolo d.C.; fu però soltanto intorno ai primi anni del X secolo che alcuni abitanti dei dintorni decisero di aggregarsi, fondando il primo nucleo dell'attuale abitato. Quest'ultimo, dopo essere stato possedimento della famiglia D'Aquino, appartenne ai Caveniglia, feudatari al seguito di Alfonso V d'Aragona, re di Napoli dal 1442, e agli Strozzi. Nel 1611 venne incluso nei domini dello spagnolo Ferdinando Mayorca, alla cui famiglia rimase fino al 1803. Ha subito ingenti danni in seguito al terremoto del 1980. Il toponimo deriva dal sostantivo latino BALNEOLUM, ‘piccolo bagno', riferito probabilmente al vicino lago di Laceno o a qualche polla di acqua sorgiva. Ricca di palazzi nobiliari, eretti per la maggior parte tra il XV e il XVI secolo, conserva inoltre i resti del castello dei Caveniglia, completato nel 1560 e disposto su tre piani che raggiungono i quindici metri d'altezza; ospita inoltre il complesso monumentale del Conservatorio, ex convento che comprende la chiesa di Santa Caterina da Siena. Tra gli edifici religiosi di maggior interesse figurano la chiesa di San Domenico, contenente un pregevole dipinto della Madonna del Rosario e un ricco coro ligneo del Cinquecento, e la seicentesca collegiata di Santa Maria Assunta, dotata di un fonte battesimale dello stesso periodo.

Le prime notizie documentate riguardanti l'esistenza del castello risalgono al VII secolo d.C.; fu però soltanto intorno ai primi anni del X secolo che alcuni abitanti dei dintorni decisero di aggregarsi, fondando il primo nucleo dell'attuale abitato. Quest'ultimo, dopo essere stato possedimento della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a>, appartenne ai Caveniglia, feudatari al seguito di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ALFONSOVDARAGONA'>Alfonso V d'Aragona</a>, re di Napoli dal 1442, e agli Strozzi. Nel 1611 venne incluso nei domini dello spagnolo Ferdinando Mayorca, alla cui famiglia rimase fino al 1803. Ha subito ingenti danni in seguito al terremoto del 1980. Il toponimo deriva dal sostantivo latino BALNEOLUM, ‘piccolo bagno', riferito probabilmente al vicino lago di Laceno o a qualche polla di acqua sorgiva. Ricca di palazzi nobiliari, eretti per la maggior parte tra il XV e il XVI secolo, conserva inoltre i resti del castello dei Caveniglia, completato nel 1560 e disposto su tre piani che raggiungono i quindici metri d'altezza; ospita inoltre il complesso monumentale del Conservatorio, ex convento che comprende la chiesa di Santa Caterina da Siena. Tra gli edifici religiosi di maggior interesse figurano la chiesa di San Domenico, contenente un pregevole dipinto della Madonna del Rosario e un ricco coro ligneo del Cinquecento, e la seicentesca collegiata di Santa Maria Assunta, dotata di un fonte battesimale dello stesso periodo.

Economia

Nonostante la diminuzione registrata negli ultimi decenni, le tradizionali attività rurali, favorite dalla natura del territorio comunale, rappresentano ancora significative fonti di reddito: la silvicoltura fornisce, oltre a grandi quantità di legname, prodotti pregiati come il tartufo nero e il fungo porcino mentre l'agricoltura è specializzata nella produzione di frutta, olive, cereali e ortaggi. L'industria si compone di alcune piccole imprese, rivolte principalmente alla lavorazione dei prodotti agricoli, del legno e dei metalli. Il terziario, stimolato dalla buona affluenza turistica, annovera servizi privati qualificati (agenzie assicurative, bancarie e immobiliari), un apparato ricettivo più che soddisfacente, comprendente esercizi di ristoro, strutture per il soggiorno e impianti sciistici, e una rete commerciale piuttosto articolata. Ospita una stazione dei carabinieri, le scuole dell'obbligo e un istituto tecnico industriale, oltre a una biblioteca e a una pinacoteca comunali; l'assistenza sanitaria è garantita da un ufficio sanitario, un consultorio familiare e un punto di vaccinazione.

Nonostante la diminuzione registrata negli ultimi decenni, le tradizionali attività rurali, favorite dalla natura del territorio comunale, rappresentano ancora significative fonti di reddito: la silvicoltura fornisce, oltre a grandi quantità di legname, prodotti pregiati come il tartufo nero e il fungo porcino mentre l'agricoltura è specializzata nella produzione di frutta, olive, cereali e ortaggi. L'industria si compone di alcune piccole imprese, rivolte principalmente alla lavorazione dei prodotti agricoli, del legno e dei metalli. Il terziario, stimolato dalla buona affluenza turistica, annovera servizi privati qualificati (agenzie assicurative, bancarie e immobiliari), un apparato ricettivo più che soddisfacente, comprendente esercizi di ristoro, strutture per il soggiorno e impianti sciistici, e una rete commerciale piuttosto articolata. Ospita una stazione dei carabinieri, le scuole dell'obbligo e un istituto tecnico industriale, oltre a una biblioteca e a una pinacoteca comunali; l'assistenza sanitaria è garantita da un ufficio sanitario, un consultorio familiare e un punto di vaccinazione.

Relazioni

È meta turistica molto frequentata per la bellezza del paesaggio montano che la circonda, per la presenza di notevoli attrattive naturalistiche, come il lago di Laceno e la grotta del Caliendo, e per la possibilità di praticare diversi sport all'aria aperta, quali l'equitazione, l'alpinismo, lo sci e la pesca sportiva; sentieri segnalati sono inoltre a disposizione per naturalisti ed escursionisti. L'estate bagnolese offre occasioni festive di vario genere che esercitano una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni limitrofi; tra queste: ad agosto si svolgono il “Festival canoro” (14-15), accompagnato dalla sagra della ricotta, e la rinomata sagra del fungo (18-19); altre sagre gastronomiche, anch'esse volte a celebrare le qualità dei prodotti locali, si svolgono in autunno: tra esse figurano quella del “boscaliolo” (1-7 ottobre) e quella delle castagne e del tartufo (20-31 ottobre). Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

È meta turistica molto frequentata per la bellezza del paesaggio montano che la circonda, per la presenza di notevoli attrattive naturalistiche, come il lago di Laceno e la grotta del Caliendo, e per la possibilità di praticare diversi sport all'aria aperta, quali l'equitazione, l'alpinismo, lo sci e la pesca sportiva; sentieri segnalati sono inoltre a disposizione per naturalisti ed escursionisti. L'estate bagnolese offre occasioni festive di vario genere che esercitano una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni limitrofi; tra queste: ad agosto si svolgono il “Festival canoro” (14-15), accompagnato dalla sagra della ricotta, e la rinomata sagra del fungo (18-19); altre sagre gastronomiche, anch'esse volte a celebrare le qualità dei prodotti locali, si svolgono in autunno: tra esse figurano quella del “boscaliolo” (1-7 ottobre) e quella delle castagne e del tartufo (20-31 ottobre). Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Filettone, Lago di Laceno, Raiamagra-Terrate, Rosole, Villaggio Laceno

Filettone, Lago di Laceno, Raiamagra-Terrate, Rosole, Villaggio Laceno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bagnoli Irpino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.