Descrizione

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di origine moderna, basa la sua economia sulle attività agricole, industriali e terziarie. I bagheresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di collina, ricco di agrumeti e vigneti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche non accentuate. L’abitato, che si configura con un rigido tessuto urbano a scacchiera, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato.

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di origine moderna, basa la sua economia sulle attività agricole, industriali e terziarie. I bagheresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di collina, ricco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e vigneti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche non accentuate. L’abitato, che si configura con un rigido tessuto urbano a scacchiera, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato.

Storia

Sembra molto probabile un’origine araba del toponimo, anche se esistono plausibili dubbi sulla sua etimologia. Alcuni studiosi lo riconducono a “Bahar”, ‘mare’; altri a “bâqar”, ‘stalla di buoi’, ipotesi forse più verosimile poichè confermata dalla presenza di parole siciliane quali “bagheria, bagaria, baaria”, con il significato di ‘vaccheria’, ‘stalla di buoi’. Nei documenti antichi si trovano anche le varianti “Bayharia” e “Bacharia”. La sua fondazione non risale a epoche antiche; l’originario nucleo urbano fu costituito dal principe Giuseppe di Branciforte, che vi fece costruire la sua dimora, Villa Butera. Egli si occupò sia della giurisdizione del borgo che dei lavori di ampliamento del feudo. Successivamente il potere passò nelle mani di Salvatore Branciforte, che fece approvare un piano regolatore per la costruzione di altre ville, nella zona. Tra gli altri nobili che si occuparono dell’amministrazione del borgo, meritano menzione i Palagonia, i Valguarnera, i Comitini e i Ladreria. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: Villa Butera, edificata nel 1658, che presenta un torrione merlato, elegante ma al contempo severo nell’aspetto; Palazzo Villarosa, che presenta un portico a otto colonne con raffinati capitelli corinzi; Villa Ramacca, fatta erigere dal principe Bernardo Gravina di Ramacca; Villa Ladreria, del XVIII secolo; Villa Valguarnera, del 1721, circondata da un ampio parco; Villa Trabia, del Settecento; Villa Palagonia, nota come Villa dei Mostri per le strane sculture in essa custodite, costruita nel 1715; Villa Cattolica, del 1736, sede della biblioteca comunale; la chiesa madre, del 1708.

Sembra molto probabile un’origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a> del toponimo, anche se esistono plausibili dubbi sulla sua etimologia. Alcuni studiosi lo riconducono a “Bahar”, ‘mare’; altri a “bâqar”, ‘stalla di buoi’, ipotesi forse più verosimile poichè confermata dalla presenza di parole siciliane quali “bagheria, bagaria, baaria”, con il significato di ‘vaccheria’, ‘stalla di buoi’. Nei documenti antichi si trovano anche le varianti “Bayharia” e “Bacharia”. La sua fondazione non risale a epoche antiche; l’originario nucleo urbano fu costituito dal principe Giuseppe di Branciforte, che vi fece costruire la sua dimora, Villa Butera. Egli si occupò sia della giurisdizione del borgo che dei lavori di ampliamento del feudo. Successivamente il potere passò nelle mani di Salvatore Branciforte, che fece approvare un piano regolatore per la costruzione di altre ville, nella zona. Tra gli altri nobili che si occuparono dell’amministrazione del borgo, meritano menzione i Palagonia, i Valguarnera, i Comitini e i Ladreria. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: Villa Butera, edificata nel 1658, che presenta un torrione merlato, elegante ma al contempo severo nell’aspetto; Palazzo Villarosa, che presenta un portico a otto colonne con raffinati capitelli corinzi; Villa Ramacca, fatta erigere dal principe Bernardo Gravina di Ramacca; Villa Ladreria, del XVIII secolo; Villa Valguarnera, del 1721, circondata da un ampio parco; Villa Trabia, del Settecento; Villa Palagonia, nota come Villa dei Mostri per le strane sculture in essa custodite, costruita nel 1715; Villa Cattolica, del 1736, sede della biblioteca comunale; la chiesa madre, del 1708.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 45, di Pro Loco, di carabinieri e guardia di finanza. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico industriale è costituito da aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano nei più disparati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancari, assicurativi e dei fondi pensionistici. Per il sociale si annoverano asili nido. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le scuole dell’obbligo nonché un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale, un istituto per geometra, le magistrali, il liceo artistico, il liceo scientifico, il liceo classico e il liceo linguistico. L’arricchimento culturale è garantito da molteplici biblioteche, dalla galleria civica d’arte moderna e contemporanea (nata a seguito della donazione di alcuni dipinti di Renato Guttuso) e dal museo del carretto siciliano. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 45, di Pro Loco, di carabinieri e guardia di finanza. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico industriale è costituito da aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano nei più disparati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancari, assicurativi e dei fondi pensionistici. Per il sociale si annoverano asili nido. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le scuole dell’obbligo nonché un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale, un istituto per geometra, le magistrali, il liceo artistico, il liceo scientifico, il liceo classico e il liceo linguistico. L’arricchimento culturale è garantito da molteplici biblioteche, dalla galleria civica d’arte moderna e contemporanea (nata a seguito della donazione di alcuni dipinti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RENATOGUTTUSO'>Renato Guttuso</a>) e dal museo del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=CARRETTOSICILIANO'>carretto siciliano</a>. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

La bellezza e la varietà del paesaggio che la circonda, unita all’interesse dell’ambiente naturalistico e architettonico in cui è immersa, attrae numerosi turisti. Degne di visita sono anche le vicine rovine di Solunto, che sorge sul Monte Catalfano (217 m), con un meraviglioso paesaggio che domina il mare, e Capo Zafferano. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione che allietano la comunità si segnalano: la festa dell’Assunta, ad agosto; la festa dell’Immacolata, a dicembre; la rappresentazione del presepe vivente a Natale. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto. Ha dato i natali al matematico Francesco Bagnera (1865-1927) e al pittore Renato Guttuso (1912-1987).

La bellezza e la varietà del paesaggio che la circonda, unita all’interesse dell’ambiente naturalistico e architettonico in cui è immersa, attrae numerosi turisti. Degne di visita sono anche le vicine rovine di Solunto, che sorge sul Monte Catalfano (217 m), con un meraviglioso paesaggio che domina il mare, e Capo Zafferano. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione che allietano la comunità si segnalano: la festa dell’Assunta, ad agosto; la festa dell’Immacolata, a dicembre; la rappresentazione del presepe vivente a Natale. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto. Ha dato i natali al matematico Francesco Bagnera (1865-1927) e al pittore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RENATOGUTTUSO'>Renato Guttuso</a> (1912-1987).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bagheria rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.