Descrizione

Cittadina sorta nel Medioevo e adagiata in una conca intermontana, con una struttura economica assai articolata che comprende, accanto alle attività primarie, numerose realtà imprenditoriali, di rilievo molto più che locale, nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi. La comunità degli avezzanesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, risiede in alcuni aggregati urbani di modestissima entità, nelle località di Antrosano, Case Incile, Castelnuovo e Cese e nel capoluogo comunale, che presenta oggi una pianta regolare, con vie rettilinee ed ampie piazze; la sua periferia si è estesa a macchia d'olio negli ultimi decenni ed assolve a una funzione eminentemente residenziale. Il territorio comunale ha un profilo geometrico piuttosto vario: comprende la porzione nord-occidentale del Fucino, piatta e uniforme distesa di coltivi, ma si fa mosso e accidentato in prossimità del confine con il comune di Celano; gode di un clima umido e fresco in estate, non molto rigido in inverno e piovoso in primavera ed autunno. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di S. Bartolomeo, che stringe nella destra il coltello del martirio, con cui fu privato della pelle; questa ricopre la spalla sinistra del Santo.

Cittadina sorta nel Medioevo e adagiata in una conca intermontana, con una struttura economica assai articolata che comprende, accanto alle attività primarie, numerose realtà imprenditoriali, di rilievo molto più che locale, nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi. La comunità degli avezzanesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, risiede in alcuni aggregati urbani di modestissima entità, nelle località di Antrosano, Case Incile, Castelnuovo e Cese e nel capoluogo comunale, che presenta oggi una pianta regolare, con vie rettilinee ed ampie piazze; la sua periferia si è estesa a macchia d'olio negli ultimi decenni ed assolve a una funzione eminentemente residenziale. Il territorio comunale ha un profilo geometrico piuttosto vario: comprende la porzione nord-occidentale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a>, piatta e uniforme distesa di coltivi, ma si fa mosso e accidentato in prossimità del confine con il comune di Celano; gode di un clima umido e fresco in estate, non molto rigido in inverno e piovoso in primavera ed autunno. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di S. Bartolomeo, che stringe nella destra il coltello del martirio, con cui fu privato della pelle; questa ricopre la spalla sinistra del Santo.

Storia

Dell'antico borgo, che trae probabilmente il nome dal personale latino AVIDIANUS, si hanno notizie sporadiche tra X e XIII secolo, epoca in cui il suo ruolo rispetto agli altri centri di potere della zona era decisamente subalterno. Soggetto a dominio feudale già dal 1343, è solo con gli statuti del 1434 che l'abitato inaugura un'era moderna di prosperità: sotto l'egida dei potenti Orsini e poi dei Colonna, infatti, crebbe progressivamente di importanza mentre tramontavano le fortune della vicina Albe. Sullo scorcio del XIX secolo il suo sviluppo fu favorito dal definitivo prosciugamento del lago Fucino ma conobbe una battuta di arresto in coincidenza del terremoto del 1915, che mieté numerosissime vittime e distrusse il patrimonio architettonico del centro storico. Fra i pochi resti del passato figurano i ruderi del castello degli Orsini (1490), recentemente restaurato; la facciata e il campanile della chiesa di S. Giovanni (già chiesa di S. Francesco) e i cosiddetti cunicoli di Nerone, realizzati invece dall'imperatore Claudio nel corso del primo vero tentativo di prosciugamento del lago Fucino. Moderna è la cattedrale di S. Bartolomeo.

Dell'antico borgo, che trae probabilmente il nome dal personale latino AVIDIANUS, si hanno notizie sporadiche tra X e XIII secolo, epoca in cui il suo ruolo rispetto agli altri centri di potere della zona era decisamente subalterno. Soggetto a dominio feudale già dal 1343, è solo con gli statuti del 1434 che l'abitato inaugura un'era moderna di prosperità: sotto l'egida dei potenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> e poi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=COLONNA'>Colonna</a>, infatti, crebbe progressivamente di importanza mentre tramontavano le fortune della vicina Albe. Sullo scorcio del XIX secolo il suo sviluppo fu favorito dal definitivo prosciugamento del lago <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a> ma conobbe una battuta di arresto in coincidenza del terremoto del 1915, che mieté numerosissime vittime e distrusse il patrimonio architettonico del centro storico. Fra i pochi resti del passato figurano i ruderi del castello degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> (1490), recentemente restaurato; la facciata e il campanile della chiesa di S. Giovanni (già chiesa di S. Francesco) e i cosiddetti cunicoli di Nerone, realizzati invece dall'imperatore Claudio nel corso del primo vero tentativo di prosciugamento del lago <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a>. Moderna è la cattedrale di S. Bartolomeo.

Economia

La piattaforma agricola del Fucino è sfruttata intensivamente per la produzione di cereali, carote, patate e barbabietole -molto meno consistenti i raccolti di uva, da cui si ricava un robusto vino marsicano-. Nel nucleo industriale alla periferia dell'abitato numerosi stabilimenti di rilievo locale, ma anche nazionale ed internazionale, operano in diversi settori (elettronico, metalmeccanico e cartario), senza contare che il numero degli esercizi commerciali, all'ingrosso e al dettaglio, e dei servizi, inclusi il credito e le assicurazioni, è inferiore soltanto a quello dei quattro capoluoghi di provincia. La qualità della vita è discreta, come dimostrano, fra l'altro, le emittenti radiofoniche e televisive gestite da privati, l'esistenza di un periodico locale, il proliferare di associazioni e di circoli culturali e ricreativi. Non meno indicativo è il sistema delle infrastrutture di questo comune, sede della Comunità montana, della Usl di Avezzano-Sulmona, del distretto scolastico n. 2 e di pubblici uffici finanziari e giudiziari: le sue strutture sociali includono asili infantili, case di riposo e orfanotrofi; quelle scolastiche comprendono quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e quelle culturali annoverano un museo civico della civiltà contadina e pastorale, un museo lapidario, un cinemateatro e alcune biblioteche; le strutture sanitarie sono rappresentate da un poliambulatorio specialistico, un ospedale, due cliniche private, un consultorio familiare e un istituto di riabilitazione; abbondano i ristoranti, gli alberghi, le discoteche e gli impianti sportivi.

La piattaforma agricola del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a> è sfruttata intensivamente per la produzione di cereali, carote, patate e barbabietole -molto meno consistenti i raccolti di uva, da cui si ricava un robusto vino marsicano-. Nel nucleo industriale alla periferia dell'abitato numerosi stabilimenti di rilievo locale, ma anche nazionale ed internazionale, operano in diversi settori (elettronico, metalmeccanico e cartario), senza contare che il numero degli esercizi commerciali, all'ingrosso e al dettaglio, e dei servizi, inclusi il credito e le assicurazioni, è inferiore soltanto a quello dei quattro capoluoghi di provincia. La qualità della vita è discreta, come dimostrano, fra l'altro, le emittenti radiofoniche e televisive gestite da privati, l'esistenza di un periodico locale, il proliferare di associazioni e di circoli culturali e ricreativi. Non meno indicativo è il sistema delle infrastrutture di questo comune, sede della Comunità montana, della Usl di Avezzano-Sulmona, del distretto scolastico n. 2 e di pubblici uffici finanziari e giudiziari: le sue strutture sociali includono asili infantili, case di riposo e orfanotrofi; quelle scolastiche comprendono quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e quelle culturali annoverano un museo civico della civiltà contadina e pastorale, un museo lapidario, un cinemateatro e alcune biblioteche; le strutture sanitarie sono rappresentate da un poliambulatorio specialistico, un ospedale, due cliniche private, un consultorio familiare e un istituto di riabilitazione; abbondano i ristoranti, gli alberghi, le discoteche e gli impianti sportivi.

Relazioni

Non presenta particolari attrattive ambientali né storico-artistiche o architettoniche ma le sue tradizioni rivivono ogni anno nelle sagre gastronomiche -della birra a luglio, della pasta e ceci nella prima metà di agosto- e nei festeggiamenti in onore della Madonna di Pietracquaria, che si svolgono il 27 aprile e sono annunciati, la sera della vigilia, dai tradizionali falò. Da qualche anno un nutrito calendario di manifestazioni culturali accompagna lo svolgimento della stagione estiva e due prestigiose occasioni promozionali, la fiera campionaria e il mercatino dell'antiquariato, sono riservate ai prodotti locali. La festa del Patrono S. Bartolomeo si celebra il 24 agosto.

Non presenta particolari attrattive ambientali né storico-artistiche o architettoniche ma le sue tradizioni rivivono ogni anno nelle sagre gastronomiche -della birra a luglio, della pasta e ceci nella prima metà di agosto- e nei festeggiamenti in onore della Madonna di Pietracquaria, che si svolgono il 27 aprile e sono annunciati, la sera della vigilia, dai tradizionali falò. Da qualche anno un nutrito calendario di manifestazioni culturali accompagna lo svolgimento della stagione estiva e due prestigiose occasioni promozionali, la fiera campionaria e il mercatino dell'antiquariato, sono riservate ai prodotti locali. La festa del Patrono S. Bartolomeo si celebra il 24 agosto.

Località

Antrosano, Borgo Via Nuova, Case Incile, Castelnuovo, Cese, Madonna Pietracquaria, Paterno, Pozzone, Trara

Antrosano, Borgo Via Nuova, Case Incile, Castelnuovo, Cese, Madonna Pietracquaria, Paterno, Pozzone, Trara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Avezzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.