Descrizione

Cittadina costiera, di origine medievale, la cui economia si basa sulle attività industriali e portuali. Gli augustanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Agnone, Brucoli, Costasaracena-Castelluccio, Montetauro e numerosissime case sparse, nonché nell’isola amministrativa Ex Feudo San Cusumano. Il territorio, classificato di pianura e comprendente le isole amministrative Fondacazzo e Luogo Monaco, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L’abitato sorge su una lunga isoletta collegata alla terraferma da due ponti fra i due porti, il Megarese a ovest e lo Xifonio a est.

Cittadina costiera, di origine medievale, la cui economia si basa sulle attività industriali e portuali. Gli augustanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Agnone, Brucoli, Costasaracena-Castelluccio, Montetauro e numerosissime case sparse, nonché nell’isola amministrativa Ex Feudo San Cusumano. Il territorio, classificato di pianura e comprendente le isole amministrative Fondacazzo e Luogo Monaco, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L’abitato sorge su una lunga isoletta collegata alla terraferma da due ponti fra i due porti, il Megarese a ovest e lo Xifonio a est.

Storia

La sua più antica denominazione era “Agosta”, divenuta “Augusta” nella pronuncia siciliana locale, in quanto colonia di Ottaviano Augusto. L’imperatore Federico II le restituì il nome originario, poi nuovamente sostituito nel 1860 con la forma attuale. Secondo studi recenti sarebbe stata fondata da Augusto nel 42 a.C. sulle fondamenta di Megara Hiblea, una delle prime colonie greche in Sicilia. Devastata dalle invasioni barbariche, rifiorì alcuni secoli dopo con Federico II di Svevia che avvertì la rilevanza strategica del sito. Conquistata nel corso del XIII secolo dagli angioini, passò successivamente sotto il dominio degli aragonesi e fu infeudata a grandi famiglie siciliane, come i Moncada e i Landogna, divenendo un importante porto militare. Nel XVII secolo fu conquistata dai francesi, ma ritornò presto sotto il dominio spagnolo. Distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nella parte mediana dell’isola, venne nuovamente gravemente danneggiata dal sisma del 1848. Dopo un lungo periodo di decadenza, riaffermò il suo ruolo strategico nel corso del Novecento quando divenne una delle maggiori basi navali del Mediterraneo. Nel luglio del 1943 fu occupata dagli alleati che da qui iniziarono la penetrazione in Sicilia. Testimonianze storico-architettoniche sono: il Castello Svevo, costruito nel 1232 per volontà di Federico II; la chiesa delle Anime Sante, in elegante stile barocco, il cui progetto viene attribuito all’architetto Filippo Juvarra; le settecentesche chiese della Santissima Annunziata e di San Giuseppe, quest’ultima molto ricca all’interno; il palazzo municipale, di disegno barocco, sulla cui facciata risalta la grande meridiana a ricordo dell’eclissi totale di sole del 1870; il palazzo Ferreri, unico esempio di barocco spagnolo in città; l’ex Convento di San Domenico, risalente al XIII secolo, e la chiesa del Patrono, anch’essa di antiche origini ma rimaneggiata dopo il terremoto del 1848.

La sua più antica denominazione era “Agosta”, divenuta “Augusta” nella pronuncia siciliana locale, in quanto colonia di Ottaviano Augusto. L’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a> le restituì il nome originario, poi nuovamente sostituito nel 1860 con la forma attuale. Secondo studi recenti sarebbe stata fondata da Augusto nel 42 a.C. sulle fondamenta di Megara Hiblea, una delle prime colonie <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECHE'>greche</a> in Sicilia. Devastata dalle invasioni barbariche, rifiorì alcuni secoli dopo con <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> che avvertì la rilevanza strategica del sito. Conquistata nel corso del XIII secolo dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, passò successivamente sotto il dominio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a> e fu infeudata a grandi famiglie siciliane, come i Moncada e i Landogna, divenendo un importante porto militare. Nel XVII secolo fu conquistata dai francesi, ma ritornò presto sotto il dominio spagnolo. Distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nella parte mediana dell’isola, venne nuovamente gravemente danneggiata dal sisma del 1848. Dopo un lungo periodo di decadenza, riaffermò il suo ruolo strategico nel corso del Novecento quando divenne una delle maggiori basi navali del Mediterraneo. Nel luglio del 1943 fu occupata dagli alleati che da qui iniziarono la penetrazione in Sicilia. Testimonianze storico-architettoniche sono: il Castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SVEVO'>Svevo</a>, costruito nel 1232 per volontà di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>; la chiesa delle Anime Sante, in elegante stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, il cui progetto viene attribuito all’architetto Filippo Juvarra; le settecentesche chiese della Santissima Annunziata e di San Giuseppe, quest’ultima molto ricca all’interno; il palazzo municipale, di disegno <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, sulla cui facciata risalta la grande meridiana a ricordo dell’eclissi totale di sole del 1870; il palazzo Ferreri, unico esempio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a> spagnolo in città; l’ex Convento di San Domenico, risalente al XIII secolo, e la chiesa del Patrono, anch’essa di antiche origini ma rimaneggiata dopo il terremoto del 1848.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 58 e di vigili del fuoco. Le sue principali risorse economiche sono legate alla posizione e allo sviluppo del porto, che favorisce una consistente presenza di attività turistiche e commerciali; non ha comunque abbandonato l’agricoltura, che produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, suini e equini. L’industria è costituita da aziende che operano in vari comparti. Il terziario comprende tutti i servizi e una buona rete commerciale. Tra le strutture sociali si annoverano asili nido, case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo, di un istituto tecnico industriale, di un istituto tecnico commerciale, di un liceo scientifico e di un liceo classico; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca George Vallet, da quella della Casa di reclusione e da quella dell’orfanotrofio Parisi. Sono presenti attività radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono ampie possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 58 e di vigili del fuoco. Le sue principali risorse economiche sono legate alla posizione e allo sviluppo del porto, che favorisce una consistente presenza di attività turistiche e commerciali; non ha comunque abbandonato l’agricoltura, che produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, suini e equini. L’industria è costituita da aziende che operano in vari comparti. Il terziario comprende tutti i servizi e una buona rete commerciale. Tra le strutture sociali si annoverano asili nido, case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo, di un istituto tecnico industriale, di un istituto tecnico commerciale, di un liceo scientifico e di un liceo classico; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca George Vallet, da quella della Casa di reclusione e da quella dell’orfanotrofio Parisi. Sono presenti attività radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono ampie possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Relazioni

Posta in bella posizione panoramica, sul mar Ionio, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale e gustando le specialità gastronomiche locali, con piatti a base di pesce e ottimo vino. È facile, inoltre, raggiungere la vicina Brucoli, rinomata località turistica situata in una bella insenatura. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: la festa di San Giuseppe, il 19 marzo, caratterizzata dall’asta pomeridiana delle offerte dei fedeli, tra le quali spiccano due prodotti locali, quali il “cudduruni” (pizza a taglio) e il “bastone di San Giuseppe”, fatto di mandorle caramellate; i riti della Settimana Santa e la processione a mare della Stella Maris, a giugno, con larga partecipazione popolare. Il Patrono, San Domenico, si festeggia il 24 maggio.

Posta in bella posizione panoramica, sul mar Ionio, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale e gustando le specialità gastronomiche locali, con piatti a base di pesce e ottimo vino. È facile, inoltre, raggiungere la vicina Brucoli, rinomata località turistica situata in una bella insenatura. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: la festa di San Giuseppe, il 19 marzo, caratterizzata dall’asta pomeridiana delle offerte dei fedeli, tra le quali spiccano due prodotti locali, quali il “cudduruni” (pizza a taglio) e il “bastone di San Giuseppe”, fatto di mandorle caramellate; i riti della Settimana Santa e la processione a mare della Stella Maris, a giugno, con larga partecipazione popolare. Il Patrono, San Domenico, si festeggia il 24 maggio.

Località

Agnone, Brucoli, Costasaracena-Castelluccio, Ex Feudo San Cusumano, Fondacazzo, Luogo Monaco, Montetauro, Stazione Brucoli

Agnone, Brucoli, Costasaracena-Castelluccio, Ex Feudo San Cusumano, Fondacazzo, Luogo Monaco, Montetauro, Stazione Brucoli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Augusta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.