Descrizione

Comune montano di origine moderna, in cui le attività primarie, in crisi da alcuni decenni, sono integrate da qualche esercizio commerciale e da modeste imprese artigiane, in attesa che maturi fra gli operatori turistici locali un'autentica vocazione imprenditoriale. La comunità degli ateletesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è sparpagliata nelle località di Carceri Alte, Carceri Basse e Sant'Elena ma risiede soprattutto nel capoluogo comunale, la cui moderna espansione è ubicata a valle del centro storico. Il territorio comunale si estende in una zona montuosa dal profilo irregolare, che culmina con i 1.883 metri del monte Secine, dominio indiscusso di secolari faggete. Esigui coltivi sono presenti nel fondovalle del fiume Sangro, che in questo tratto è riparato dai venti freddi di nord-ovest e dai rigori invernali. Nello stemma comunale campeggiano una quercia e nove spighe di grano, simbolo delle nove famiglie di Pescocostanzo, che, secondo la tradizione, per prime abitarono questi luoghi, coltivandovi soprattutto cereali.

Comune montano di origine moderna, in cui le attività primarie, in crisi da alcuni decenni, sono integrate da qualche esercizio commerciale e da modeste imprese artigiane, in attesa che maturi fra gli operatori turistici locali un'autentica vocazione imprenditoriale. La comunità degli ateletesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è sparpagliata nelle località di Carceri Alte, Carceri Basse e Sant'Elena ma risiede soprattutto nel capoluogo comunale, la cui moderna espansione è ubicata a valle del centro storico. Il territorio comunale si estende in una zona montuosa dal profilo irregolare, che culmina con i 1.883 metri del monte Secine, dominio indiscusso di secolari faggete. Esigui coltivi sono presenti nel fondovalle del fiume Sangro, che in questo tratto è riparato dai venti freddi di nord-ovest e dai rigori invernali. Nello stemma comunale campeggiano una quercia e nove spighe di grano, simbolo delle nove famiglie di Pescocostanzo, che, secondo la tradizione, per prime abitarono questi luoghi, coltivandovi soprattutto cereali.

Storia

Sui tre feudi di Roccapizzi, Carceri e Asinella, passati con rapido avvicendamento nelle mani di diversi signori, sorsero nel XVIII secolo le attuali frazioni ateletesi e poi lo stesso capoluogo comunale: a fondarlo fu, all'inizio dell'Ottocento, Gioacchino Murat, che affrancò alcuni gruppi di contadini soggetti ai dispotici baroni locali dal pagamento delle tradizionali imposte, al fine di favorire lo sviluppo agricolo dei luoghi -il toponimo significa appunto 'privo di tributi fiscali'-. L'abitato si trovò nel corso dell'ultima guerra sulla linea del fuoco del fronte di Cassino e fu quasi interamente distrutto dalle truppe tedesche in ritirata; circa un decennio prima un catastrofico terremoto aveva arrecato danni altrettanto ingenti. La chiesa di S. Gioacchino, edificata nel XIX secolo e poi distrutta durante l'ultimo conflitto mondiale, fu ricostruita più in basso come tangibile segno di riconoscenza verso l'antico benefattore.

Sui tre feudi di Roccapizzi, Carceri e Asinella, passati con rapido avvicendamento nelle mani di diversi signori, sorsero nel XVIII secolo le attuali frazioni ateletesi e poi lo stesso capoluogo comunale: a fondarlo fu, all'inizio dell'Ottocento, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GIOACCHINOMURAT'>Gioacchino Murat</a>, che affrancò alcuni gruppi di contadini soggetti ai dispotici baroni locali dal pagamento delle tradizionali imposte, al fine di favorire lo sviluppo agricolo dei luoghi -il toponimo significa appunto 'privo di tributi fiscali'-. L'abitato si trovò nel corso dell'ultima guerra sulla linea del fuoco del fronte di Cassino e fu quasi interamente distrutto dalle truppe tedesche in ritirata; circa un decennio prima un catastrofico terremoto aveva arrecato danni altrettanto ingenti. La chiesa di S. Gioacchino, edificata nel XIX secolo e poi distrutta durante l'ultimo conflitto mondiale, fu ricostruita più in basso come tangibile segno di riconoscenza verso l'antico benefattore.

Economia

Rispetto per gli antichi valori e ritmi pacati: sono queste le componenti essenziali della scelta di vita fatta da quanti hanno preferito restare sul posto, contro la prevalente tendenza ad emigrare, che lascia presagire un graduale assottigliamento della comunità. Una larga parte della popolazione attiva si dedica ancora alla coltivazione di cereali e all'allevamento di bestiame, mentre basso permane il tasso di attività nell'industria e nel terziario -sono assenti i servizi più qualificati, come l'intermediazione finanziaria-. Si registra tuttavia un fervore di iniziative nel settore turistico, da cui potrebbero derivare notevoli vantaggi in termini di occupazione e di benessere. Il panorama delle infrastrutture di questo comune, inoltre, suggerisce valutazioni abbastanza confortanti: le strutture scolastiche consentono la frequenza della scuola primaria e secondaria di primo grado e trovano un valido sostegno nel patrimonio librario della biblioteca comunale e nel museo della civiltà contadina allestito nei locali del municipio; i servizi sanitari di base sono assicurati da un ambulatorio comunale e una gamma diversificata di sport è praticabile negli impianti sportivi locali -una palestra e alcuni campi da tennis, di calcio e di pallacanestro-; carenti le strutture ricettive, che tuttavia non si limitano a fornire servizi di ristorazione ma consentono anche il soggiorno.

Rispetto per gli antichi valori e ritmi pacati: sono queste le componenti essenziali della scelta di vita fatta da quanti hanno preferito restare sul posto, contro la prevalente tendenza ad emigrare, che lascia presagire un graduale assottigliamento della comunità. Una larga parte della popolazione attiva si dedica ancora alla coltivazione di cereali e all'allevamento di bestiame, mentre basso permane il tasso di attività nell'industria e nel terziario -sono assenti i servizi più qualificati, come l'intermediazione finanziaria-. Si registra tuttavia un fervore di iniziative nel settore turistico, da cui potrebbero derivare notevoli vantaggi in termini di occupazione e di benessere. Il panorama delle infrastrutture di questo comune, inoltre, suggerisce valutazioni abbastanza confortanti: le strutture scolastiche consentono la frequenza della scuola primaria e secondaria di primo grado e trovano un valido sostegno nel patrimonio librario della biblioteca comunale e nel museo della civiltà contadina allestito nei locali del municipio; i servizi sanitari di base sono assicurati da un ambulatorio comunale e una gamma diversificata di sport è praticabile negli impianti sportivi locali -una palestra e alcuni campi da tennis, di calcio e di pallacanestro-; carenti le strutture ricettive, che tuttavia non si limitano a fornire servizi di ristorazione ma consentono anche il soggiorno.

Relazioni

Le pur numerose attrattive paesaggistiche del comprensorio ateletese non sono ancora oggetto della dovuta considerazione da parte dei flussi turistici tradizionali. La capacità di attrazione di questo comune si fa sentire nelle zone limitrofe: un buon numero di visitatori affluisce dai centri vicini in occasione delle sagre gastronomiche che si succedono nei mesi estivi -dedicate all'agnello e alla pizza fritta nella seconda settimana di agosto, alla salsiccia e alla bruschetta nella terza settimana di settembre-. La festa del Patrono Sant'Antonio Abate ha luogo il 17 gennaio; è rischiarata alla vigilia dai tradizionali falò e culmina con una sfilata mascherata che dà inizio ai festeggiamenti del carnevale.

Le pur numerose attrattive paesaggistiche del comprensorio ateletese non sono ancora oggetto della dovuta considerazione da parte dei flussi turistici tradizionali. La capacità di attrazione di questo comune si fa sentire nelle zone limitrofe: un buon numero di visitatori affluisce dai centri vicini in occasione delle sagre gastronomiche che si succedono nei mesi estivi -dedicate all'agnello e alla pizza fritta nella seconda settimana di agosto, alla salsiccia e alla bruschetta nella terza settimana di settembre-. La festa del Patrono Sant'Antonio Abate ha luogo il 17 gennaio; è rischiarata alla vigilia dai tradizionali falò e culmina con una sfilata mascherata che dà inizio ai festeggiamenti del carnevale.

Località

Carceri, Carceri Alte, Carceri Basse, Colle Giovenchi, Monte Secine, Sant'Elena, Sciullo

Carceri, Carceri Alte, Carceri Basse, Colle Giovenchi, Monte Secine, Sant'Elena, Sciullo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ateleta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.