Descrizione

Comune montano di origine molto antica, che trae sostentamento soprattutto dall’agricoltura e dal commercio. La maggior parte degli arpaiuoli, o arpaioli, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, disteso in una piccola valle stretta tra due monti e disposto ai lati di un’importante arteria viaria; solo una piccola parte della comunità si distribuisce in un esiguo numero di case sparse sui fondi e negli aggregati urbani elementari di Via Appia Est e Via Appia Ovest. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e irregolare mentre il paesaggio è contraddistinto dai colori dei boschi che ammantano i rilievi (pinete, castagneti, faggete e formazioni miste di acero, roverella, carpino e orniello) e dalle tinte brillanti dei seminativi, dei vigneti, degli oliveti e dei frutteti che ricoprono le aree a ridosso della Valle Caudina, a testimonianza dell’incessante opera dell’uomo sul territorio.

Comune montano di origine molto antica, che trae sostentamento soprattutto dall’agricoltura e dal commercio. La maggior parte degli arpaiuoli, o arpaioli, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, disteso in una piccola valle stretta tra due monti e disposto ai lati di un’importante arteria viaria; solo una piccola parte della comunità si distribuisce in un esiguo numero di case sparse sui fondi e negli aggregati urbani elementari di Via Appia Est e Via Appia Ovest. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e irregolare mentre il paesaggio è contraddistinto dai colori dei boschi che ammantano i rilievi (pinete, castagneti, faggete e formazioni miste di acero, roverella, carpino e orniello) e dalle tinte brillanti dei seminativi, dei vigneti, degli oliveti e dei frutteti che ricoprono le aree a ridosso della Valle Caudina, a testimonianza dell’incessante opera dell’uomo sul territorio.

Storia

Teatro nel 321 a.C. dello storico scontro tra sanniti e romani, svoltosi nella zona delle Forche Caudine e vinto dai primi, fu sede in seguito di un CASTRUM romano. Per la sua posizione strategica lungo la via consolare Appia, divenne un importante avamposto dei longobardi, che la fortificarono; in seguito i duchi di Benevento ne fecero una base per la conquista del territorio napoletano. Nel XII secolo passò dal conte Ruggiero a Rinulfo II, conte di Sant’Agata de’ Goti, e nel Quattrocento, dopo essere appartenuta a vari signori locali, fu contesa tra Aragonesi e Angioini; nei secoli successivi fece parte dei possedimenti dei Guevara, dei Carafa, dei Grimaldi, dei Caracciolo, dei Di Capua della Riccia e del principe di Macchia. Nel 1861 fu aggregata alla provincia di Benevento. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il toponimo si riallaccia probabilmente al cognome “Arpaia”, particolarmente ricorrente nel meridione, che trae origine dal calabrese “arpaju”, termine che indica uno strumento uncinato usato dai bottai. Di particolare interesse architettonico sono i resti delle mura longobarde e il castello dell’VIII secolo, che conserva una torre medievale. Tra gli edifici sacri sono degne di nota: la parrocchiale di San Michele Arcangelo, la cui struttura originaria, più volte rimaneggiata, risale al VI-VII secolo; l’abbazia di San Fortunato, costruita nel IX secolo e caratterizzata da elementi architettonici longobardi e normanni, e l’antichissima chiesa dell’Annunziatella. Una pregevole sacra icona quattrocentesca, opera di un ignoto artista napoletano, è esposta nel convento di Santa Maria delle Grazie.

Teatro nel 321 a.C. dello storico scontro tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITI'>sanniti</a> e romani, svoltosi nella zona delle Forche Caudine e vinto dai primi, fu sede in seguito di un CASTRUM romano. Per la sua posizione strategica lungo la via consolare Appia, divenne un importante avamposto dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, che la fortificarono; in seguito i duchi di Benevento ne fecero una base per la conquista del territorio napoletano. Nel XII secolo passò dal conte Ruggiero a Rinulfo II, conte di Sant’Agata de’ Goti, e nel Quattrocento, dopo essere appartenuta a vari signori locali, fu contesa tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a>; nei secoli successivi fece parte dei possedimenti dei Guevara, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARAFA'>Carafa</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRIMALDI'>Grimaldi</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>, dei Di Capua della Riccia e del principe di Macchia. Nel 1861 fu aggregata alla provincia di Benevento. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il toponimo si riallaccia probabilmente al cognome “Arpaia”, particolarmente ricorrente nel meridione, che trae origine dal calabrese “arpaju”, termine che indica uno strumento uncinato usato dai bottai. Di particolare interesse architettonico sono i resti delle mura <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDE'>longobarde</a> e il castello dell’VIII secolo, che conserva una torre medievale. Tra gli edifici sacri sono degne di nota: la parrocchiale di San Michele Arcangelo, la cui struttura originaria, più volte rimaneggiata, risale al VI-VII secolo; l’abbazia di San Fortunato, costruita nel IX secolo e caratterizzata da elementi architettonici <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNI'>normanni</a>, e l’antichissima chiesa dell’Annunziatella. Una pregevole sacra icona quattrocentesca, opera di un ignoto artista napoletano, è esposta nel convento di Santa Maria delle Grazie.

Economia

L’economia locale, che risente dei danni causati dai frequenti terremoti, è per buona parte fondata sulle tradizionali attività rurali, specializzate nella produzione di patate, frutta e legumi; a queste si affiancano alcune piccole imprese industriali, dedite alla trasformazione dei prodotti agricoli e alla lavorazione del legno e dei metalli, e una rete commerciale commisurata alle esigenze della comunità –ancora lacunoso è il comparto dei servizi privati, che pure include agenzie di consulenza informatica–. Dotata degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvista di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di una biblioteca comunale. Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria è presente una farmacia, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove; l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

L’economia locale, che risente dei danni causati dai frequenti terremoti, è per buona parte fondata sulle tradizionali attività rurali, specializzate nella produzione di patate, frutta e legumi; a queste si affiancano alcune piccole imprese industriali, dedite alla trasformazione dei prodotti agricoli e alla lavorazione del legno e dei metalli, e una rete commerciale commisurata alle esigenze della comunità –ancora lacunoso è il comparto dei servizi privati, che pure include agenzie di consulenza informatica–. Dotata degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvista di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di una biblioteca comunale. Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria è presente una farmacia, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove; l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Relazioni

Immersa nell’ambiente naturale lussureggiante e a tratti incontaminato del Parco naturale regionale del Partenio, offre lo spettacolo di grandi bastioni di roccia che s’innalzano tra folti boschi proprio nei dintorni dell’abitato. La comunità celebra con devozione alcune feste religiose molto sentite, come quella del Corpus Domini e quella dedicata alla Madonna delle Grazie (luglio); in occasione di queste manifestazioni si svolgono solenni cerimonie religiose, giochi popolari e sagre gastronomiche dedicate ai prodotti tipici del luogo. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 29 settembre.

Immersa nell’ambiente naturale lussureggiante e a tratti incontaminato del Parco naturale regionale del Partenio, offre lo spettacolo di grandi bastioni di roccia che s’innalzano tra folti boschi proprio nei dintorni dell’abitato. La comunità celebra con devozione alcune feste religiose molto sentite, come quella del Corpus Domini e quella dedicata alla Madonna delle Grazie (luglio); in occasione di queste manifestazioni si svolgono solenni cerimonie religiose, giochi popolari e sagre gastronomiche dedicate ai prodotti tipici del luogo. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 29 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arpaia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.