Descrizione
Comune collinare, di origine nuragica, la cui economia si fonda sull’agricoltura e sulla pastorizia, affiancate da un crescente sviluppo del turismo. Gli armungesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono tutti nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 625 metri di quota. L’abitato, interessato da crescita edilizia, conserva una sua connotazione urbanistica, con le antiche case del centro storico; al suo interno si trova un imponente nuraghe. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un nuraghe d’oro, accompagnato da due pali neri, infissi in una verde pianura e “accollati” da due piante di vite, munite ognuna di due grappoli d’uva purpurei; sullo sfondo dorato del capo spicca un’aquila nera coronata.
Storia
Il toponimo è ricondotto da qualche studioso al nome latino ARMUNIA. La fondazione del borgo è attribuita ai punici; fu sicuramente abitata nel periodo nuragico. Ci sono tracce anche del periodo romano. Nel Medioevo appartenne alla curatoria del Gerrei del Giudicato di Cagliari; fu poi feudo dei Garau Zantrillas e nel 1700 dei Villaclara. Nel 1814 passò ai Vivaldi Pasqua che la tennero fino al 1839. Interessanti i nuraghi presenti sul territorio comunale, tra cui quello omonimo, monotorre, che risale al primo periodo nuragico, circa 1600 a.C., situato al centro dell’abitato, di fianco al vecchio palazzo comunale. Esso si presenta ben conservato. Nel corridoio d’ingresso si trovano ai lati opposti due piccole nicchie triangolari alte circa un metro e mezzo, nella camera sempre ai due lati ci sono due nicchie allungate. Sulla parete sinistra ha inizio il vano scala, che probabilmente si raggiungeva con una scala di legno, la scala porta al terrazzo. Degno di nota è anche il nuraghe Scandariu, che si trova su un altopiano, a pochi metri dalla strada. Si tratta di un grande nuraghe monotorre con un diametro interno di 10 metri, edificato in scisto metamorfico. Tra gli edifici religiosi figura la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Immacolata, del XVI secolo, con fonte battesimale in pietra e una preziosa lampada d’argento del 1700.
Economia
È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di ortaggi, foraggi, olivo, uva (utilizzata per la produzione dei famosi vini Cannonau e Monica) e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’allevamento di ovini e caprini permette la produzione di noti formaggi. Altre aziende presenti sul posto operano solamente nel comparto edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale “Emilio Lussu” e il museo etnografico “Sa Domu De Is Ainas”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Esercita un forte richiamo su quanti amano l’ambiente naturale. Da qui si dipartono numerosi itinerari, tra cui quello che dall’area del Sarrabus permette di raggiungere il Gerrei, con la possibilità di ammirare le bellezze paesaggistiche della valle del Flumendosa e dei monti circostanti. Altro motivo di richiamo è la gastronomia, che offre la possibilità di assaporare antiche pietanze come i “culingionis de patata e casu” (ravioli di patate e formaggio), fave bollite con ossa di maiale affumicate, pane tipico estivo a sfoglie ruvide (“Su Pistoccu”) e dolci tipici quali “cassettas”, “piriccittus” e “pani de saba”. Tra le manifestazioni di carattere religioso e folcloristico si segnalano: la festa di San Sebastiano con falò, gara poetica, distribuzione gratuita di vino, dolci e piatti tipici locali, a gennaio; la festa di Nostra Signora di Bonaria, che si tiene nell’antica chiesetta, situata sul colle omonimo, con fiaccolata notturna, il 24 aprile, e la marcia ecologica tra i boschi, ad aprile; la festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno. La festa patronale, in onore della Beata Vergine Immacolata, si celebra il 28 maggio con processione religiosa, musica tradizionale sarda, gara poetica, giochi tradizionali e competizioni sportive. Ha dato i natali a Emilio Lussu (1890-1975), intellettuale e protagonista della vita politica e culturale nazionale.
Località
- Popolazione 481
- Lat 39° 31' 18,70'' 39.52186111
- Long 9° 22' 56,16'' 9.38226667
- CAP 09040
- Prefisso 070
- Codice ISTAT 092002
- Codice Catasto A419
- Altitudine slm 366 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1221 - Superficie 54.79 Km2
- Densità 8,78 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 05:01
- Tramonto 19:38
- Stefano Soro
- Piazza S. Naitza
- 9040 (CA) Sardegna
- sngerreiufficioprotocollo@pec.it
- www.comune.sannicologerrei.ca.it
- 80015950928