Convento di San Francesco

Il Convento si trova nella frazione Sale e la sua costruzione, iniziata nel 1617, terminò nel 1644. Nel 1630 l'Università di Serino assegnò ai frati un sussidio di 150 ducati per la spesa della fabbrica, installata in una stanza al pianterreno, verso il giardino, per la filatura della lana che veniva cardata a Baronissi (SA) e tessuta a Castellammare di Stabia (NA). Con essa si confezionavano per lo più gli abiti dei monaci stessi. Nel 1811, quando i conventi vennero soppressi con l'ordinanza napoleonica, il Convento di Serino, con l'annesso lanificio, rimase in funzione sotto la guida di un frate direttore. Fu invece chiuso nel 1866, in seguito alla legge dell'incameramento dei beni ecclesiastici. Riaperto dopo pochi anni e successivamente restaurato, il Convento fu sede di noviziato fino al 1942. Dal 1960, per volontà della Soprintendenza ai monumenti della Campania, il chiostro e la Chiesa del convento vennero dichiarati monumento nazionale. Al centro dell'atrio, all'interno del chiostro, c'è un pozzo. Intorno all'atrio un filare di archi abbelliti da affreschi, dipinti da Michele Ricciardi da Sanseverino (1705), raffiguranti miracoli di santi francescani. La chiesa conventuale, ad una sola navata, è dedicata a San Francesco d'Assisi e a San Giacomo Apostolo. Addirittura nei primissimi documenti essa era definita "Chiesa di San Giacomo" (per il fatto che la prima edicola locale era dedicata al Santo). L'accesso alla chiesa avviene tramite un portale in pietra levigata che porta la data 1681. Varcata la porta si entra in un vano a croce latina. Sullo sfondo i notano l'altare maggiore, il coro datato 1765 e le sovrastanti maestose canne dell'organo. Ai due lati della navata e del transetto si aprono otto cappelle, tra le quali ricordiamo quella dedicata al Crocifisso. come si comprende dalla grandiosa statua lignea che domina la parete.