Villa Comunale Nazzareno Cremona, viale

Da qualche anno è intitolata al vibonese Nazzareno Cremona, capitano del 19° reggimento di fanteria dell'esercito italiano caduto durante la prima guerra mondiale e a cui Giuseppe Ungaretti dedicò anche una celebre poesia dal titolo "Il Capitano". In origine però l'attuale Villa Comunale era l'Orto di San Giuseppe o anche detto “Orto del Duca”, perché vi doveva sorgere la costruzione del nuovo palazzo ducale dei Pignatelli, quando il castello, che li ospitava, fu devastato dal terremoto del 1783 che distrusse tutto il secondo piano. I Pignatelli non riuscirono a vedere realizzato il progetto perché il decreto napoleonico che abolì il feudalesimo, li privò di ogni potere sulla città. L'orto di San Giuseppe pervenne poi al Cavaliere De Carolis per concessione enfiteutica fattagli dal duca di Terranova Giuseppe Pignatelli d’Aragona Cortes erede del Duca Don Diego suo padre, il 13 febbraio 1855. All'interno dell'orto erano presenti anche 7 casette denominate "Baracche", residuo delle case costruite dopo il disastroso terremoto del 1783 per ospitare i terremotati. Il 26 giugno 1899 venne siglato l'atto di compravendita dell'orto di San Giuseppe da parte del Comune di Monteleone che decise poi di trasformarlo in giardino pubblico. Nella villa furono piantati molti alberi, ora secolari, in varie zone e sistemati sedili in marmo e piedistalli con statue, tutt'oggi visibili. Nel 1919 vennero aperte due rampe di scale d'accesso al giardino pubblico a partire dalla terrazza sul Viale Regina Margherita, oggi Corso Umberto I. Negli anni 40 invece fu realizzato il progetto di recinzione del perimetro della villa che includeva al suo interno anche il monumento a Luigi Razza. La Villa Nazzareno Cremona ha una estensione di 13,269 mq. Al suo interno, negli anni cinquanta,ospitava La Casina dei fiori, luogo di incontri culturali e feste danzanti oggi sede dello Sporting Club Documenti da A. Borello” Vibo nella dolce memoria” e SPQVIBO