Chiesa San Giorgio Martire

Iniziata la costruzione nel secolo XII, si protrasse con lentezza, per cui fu portata a termine solamente nel secolo XIII, in modo che tra l'esterno e l'interno la Chiesa rivela un diverso sviluppo artistico. Unico documento relativo alla datazione, conservato dall'edificio stesso, è l'iscrizione posta nella lunetta del portale principale su cui è incisa un'iscrizione, che ci rimanda alla edificazione del Tempio: "AD O.OREM DEI ET BEATI GEORGI MARTIRIS EGO .... .AGISTE. EPIDI... SC FECI ADO...MDECIMO" (i puntini stanno a sostituire le lettere abrase). L'epigrafe "Ad onorem Dei et Beati Georgi Martiris" sta ad indicare chiaramente la dedica del tempio al Grande Martire cavaliere, caro sia ai Bizantini quanto ai Normanni. II resto dell'iscrizione così viene autorevolmente interpretata dal Dr. G. Carandente (Ispettore delle Belle Arti): "Ego Magister Epididius Feci A(nno) Do(mini) (Millesimo Duecentesimo U)mdecimo". Per cui si perviene ad una data 1211 e ad un tale Maestro Epididio che vi ha lavorato. Nella Biblioteca Apostolica Vaticana, inoltre, è conservata copia notarile di un documento datato 20 aprile 1241 dal quale si rileva l'ordine impartito da Federico II di inventariare i tesori delle Chiese della Diocesi di Boiano: tra le varie Chiese menzionate vi è quella di Petrella. I lati maggiori della costruzione sono doppi dei minori (ha una lunghezza complessiva di circa 30 metri ed una larghezza di 15), la pianta è nella forma basilicale, senza transetto, a tre navate absidate con decorazione all'esterno di archetti pensili binati ed esili colonnine; al centro vi sono monofore a forte strombatura. Muri poggianti ad arco su pilastri quadrilobi di pietra calcarea, ricchi di capitelli, in numero di cinque coppie, dividono la navata mediana da quelle laterali, mentre diversi pilastri e lesene sono accostati ai muri laterali. La facciata è a salienti ed è sviluppata più in senso orizzontale che in senso verticale. In alto, una finestra sostituisce il comune rosone presente nelle chiese romaniche: è un elemento nuovo introdotto nella struttura architettonica dalle maestranze molisane. Per maggiori dettagli si consulti: http://www.comune.petrellatifernina.cb.it/petrella/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/1