Castello angioino di Campomarano

In origine il castello di Civitacampomarano era di forma quadrangolare, con quattro torri difensive ai rispettivi angoli. Successivamente, questo, grazie a diversi ampliamenti e rifacimenti di chiaro stampo aragonese, si è contraddistinto per la sua funzione cosiddetta di castello di transizione. Nel 1400 furono aggiunte, su due diversi piani, due gallerie per la sistemazione delle armi da fuoco, così come le due torri che furono risistemate proprio per tale scopo. Le stesse torri hanno conservato la volta a cupola ed una botola che comunicava con i sotterranei grazie a delle scale allungabili. Nel successivo periodo rinascimentale, proprio in tali gallerie, è stata costruita la bella loggia con sei arcate. Due date sono molto importanti per la ricostruzione storica ed architettonica del castello: il 1795, anno in cui gli abitanti pretesero dal feudatario il riempimento del fossato e la costruzione di una strada di collegamento tra le due zone del paese, Civita di Sopra, e Civita di Sotto, divise proprio dagli spazi del castello; ed il 1805, anno invece che segna il crollo di uno dei torrioni, non più ricostruito. All'interno si trovano ancora la cisterna ed il relativo sistema di raccolta delle acque piovane nonchè gli spazi riservati al corpo di guardia e quelli per la servitù; tramite una rampa di scale si accede alle scuderie, al magazzino ed al granaio. Dal cortile invece si può ammirare una bella scalinata che conduce al piano nobile del castello. Tra le varie famiglie che abitarono il complesso possiamo ricordare i Carafa, i Ferri ed i Mirelli. Oggi il castello viene gestito dal Ministero per i Beni Culturali e dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici del Molise. [fonte http://www.regione.molise.it/]