Paolo Pasquale

Castello Sanfelice

il Castello di Bagnoli del Trigno era un ottimo presidio strategico per il controllo del territorio, considerando la vicinanza dei tratturi Celano-Foggia e Castel di Sangro-Lucera. Il suo nome si deve alla famiglia Sanfelice che ne fece la propria dimora per quasi due secoli, fino praticamente al termine dei diritti di feudo. Il complesso feudale è giunto nei primi anni del Novecento molto rovinato, tanto che la Soprintendenza dei Beni Culturali del Molise è dovuta intervenire drasticamente per restaurarlo, a partire dal consolidamento delle strutture murarie, del tetto, dei solai e degli ambienti del piano nobile. Della pianta originale faceva parte anche una torre quadrangolare, mentre in epoca rinascimentale sono stati aggiunti diversi spazi, come quello che affaccia sulla valle del Trigno, e la pregevole loggia del piano nobile. Modifiche naturalmente apportate non per aggiungere elementi difensivi, ma per abbellire un'altrimenti austera dimora residenziale, come il portale del '500, le scuderie ed il cortile superiore. Del complesso originario, dalla parte della torre antica, sono invece ancora visibili la cisterna, un pozzo ed una particolare fontana in pietra. Dal cortile si arriva alla parte superiore del castello, dove le inserzioni, ancora ben visibili, dividevano le varie stanze. Le stesse finestre, molto ampie, conservano ancora ai lati delle profonde buche nelle quali venivano inserite le sbarre per impedire l'entrata della luce. Il 18 agosto, durante il tradizionale evento "Frammenti d'Antico" si svolge la rievocazione dell'incendio del castello messo a ferro e fuoco a seguito della pretesa del duca dello ius primae noctis.