Carmine Cicinelli

Chiesa della Madonna della Neve

Il nome completo è Confraternita della Madonna della Neve. Si tratta di un imponente complesso ecclesiastico che si trova quasi schiacciata tra il palazzo Filangieri e la chiesa Madre di Santa Caterina. Proprio la vicinanza con l'edificio storico dà adito a pensare che in origine fosse una cappella privata annessa al Palazzo Filangieri, con tanto di accesso tramite un passaggio che immetteva in una sorta di oratorio. L'origine dell'edificio si fa risalire all'epoca dei signorotti locali Capece, che edificarono la cappella proprio per favorire la propagazione del culto per la Madonna della Neve. Successivamente a tale struttura se ne sovrappose una più grande che nel 1592 assunse il ruolo di "Chiesa Maggiore" e nel 1692 fu trasformata in Confraternita della Madonna della Neve, grazie all'approvazione del Cardinale Orsini, Arcivescovo di Benevento e del Re Ferdinando IV, il 7 gennaio 1777. Nella lapide posta in cima al portale di ingresso si fa riferimento proprio alla edificazione della nuova struttura (1598), nonché all'opera di rinnovamento dalle fondamenta (1903): "SODALITIUM S.M. AD NIVES HANC ECCLESIAM AD MDXCVIII EXTRUCTAM A FUNDAMENTIS RENOVAVIT MCMIII". Venendo all'interno, soffitto e pareti sono abbellite da tele del Capobianco, del 1753, mentre nella cupola del Presbiterio si conserva un pregevole dipinto in cartapesta di Giovanni Vollono, del 1922, che raffigura il Miracolo della Neve. Particolare importanza ricoprono le ottocentesche statue di cartapesta ad altezza naturale raffiguranti Passione e Morte di Cristo, che durante le celebrazioni del Venerdì Santo danno vita alle "Tavolate" in cui le statue vengono esposte al pubblico.