Chiesa di S. Antonio annessa al Convento dei Frati Cappuccini

Il convento, fondato nel 1534 da padre Ludovico Regio in località la Madonnella, fu poi ricostruito nel 1631 nella parte alta della città, in una zona più salubre per i frati, per volere dei Pignatelli, signori della città; vi risiedevano 40 frati. Dopo il terremoto del 1783 fu abbandonato e fu adibito in parte a ospedale civile e carcere. I frati vi tornarono nei primi dell’800 ma una parte divenne quartiere militare. L’interno, ad una navata, presenta un pulpito in legno riccamente intarsiato e l’altare maggiore pure in legno con bassorilievi, datato 1659. Al centro il dipinto della Madonna Immacolata, San Francesco e Sant’ Antonio, opera di Pacecco Rosa (XVII secolo) . Si ammirano la Madonna con bambino tra i santi Anna e Felice attribuito a Luca Giordano e la statua di Sant’Antonio. Curiosità:si narra che intorno al 1650 nella chiesa di questo convento il Crocefisso abbia parlato a Frà Agostino da Cutro, che ivi viveva santamente. All’esterno sulla facciata una meridiana Documenti da: Albanese “Vibo Valentia nella sua storia”