Nicola Gualano

Fontana San Vincenzo

Formata da due archi a tutto sesto in pietra calcarea. Probabilmente originariamente l’arco, che oggi è situato sul terrapieno, doveva ospitare una vasca/lavatoio, il cui perimetro è ancora visibile sul piano di calpestìo. Da sempre è ricordata come fonte di approvvigionamento alla quale ci si recava con "tine" e "barili" per portare acqua alle abitazioni. Probabilmente risalente agli inizi del 1700, il primo documento originale riguardante la fonte è datato 1812 (ancora conservato presso l'Archivio comune di Castel San Vincenzo), in esso vengono riportate le voci di spesa per la riparazione della fontana, autorizzata dalla Intendenza di Piedimonte. Il tutto è descritto in modo esaustivo nel volume: "Castel San Vincenzo e le sue sorgenti", facente parte della Collana "Natura e territorio, le sorgenti minori del Molise", commissionato da Molise Acque, autrice: Maria Notardonato - AGR Editrice, marzo 2013

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