Descrizione
Capoluogo di provincia e di regione, è una città rivierasca, ubicata in collina e di antiche origini, con un’economia basata su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I reggini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per lo più nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose località e aggolmerati urbani minori, oltre che in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.803 metri di quota. L’abitato, in espansione edilizia, si affaccia su un bel lungomare completamente alberato con piante di tipo tropicale; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato San Giorgio a cavallo nell’atto di ferire con la lancia il drago; il Santo è accompagnato da una donzella genuflessa, sovrastata da un fascio di raggi di luce. Il tutto, d’oro, è circondato dalla scritta: URBS RHEGINA NOBILIS INSIGNIS FIDELISSIMA PROVINCIAE PRIMA MATER ET CAPUT. Lo stemma utilizzato dal comune è quello riprodotto in alto.
Storia
Fondata intorno alla metà del secolo VIII a.C., si chiamò in origine Rhegion. Ben presto acquistò grande rilevanza, grazie alla posizione geografica, che le consentiva il controllo di una delle più importanti vie commerciali dell’antichità. Devastata dal tiranno Dionisio di Siracusa, risorse con Dionisio il Grande, che le diede il nome Febea. I romani la chiamarono RHEGIUM e con Augusto divenne REGIUM IULIUM. Alcuni studiosi riportano il toponimo a una base pre-indoeuropea di valore idronimico, mentre, stando alla tradizione classica, si tratterebbe di un derivato del greco “règnumi”, ‘rompo’, o del latino REX, REGIS, ‘re’, o REGNUM, ‘regno’. Sede vescovile sotto i bizantini, nel secolo VIII assurse ad arcivescovato. Saccheggiata dai saraceni, passò poi sotto vari dominatori, senza mai decadere: gli aragonesi le concessero numerosi privilegi e il titolo di metropoli della Calabria. I tanti terremoti che l’hanno colpita, l’ultimo al principio del ‘900, non hanno intaccato il suo splendore. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: il castello aragonese; il duomo che, ricostruito dopo il sisma del XX secolo, contiene pregevoli opere d’arte, alcune tombe cinque-seicentesche e un ricco tesoro; la chiesa degli Ottimati, con parte delle colonne e del pavimento originari, provenienti dall’abbazia basiliana di Santa Maria di Terreti; i ruderi dell’antica cinta muraria e di altre opere di contenimento, del II e I secolo a.C.; i resti delle terme romane, con pavimenti musivi, a tessere.
Economia
È sede, tra l’altro, della Usl n. 11, della Comunità montana, del distretto scolastico n. 30, di Pro Loco e APT, dell’università “Mediterranea”. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è presente con diversi comparti, tra cui il cantieristico. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. È possibile frequentare, oltre le scuole dell’obbligo, vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, nonché l’università per stranieri e il conservatorio; per l’arricchimento culturale si può usufruire delle biblioteche (comunale e dei domenicani) e dei musei (nazionale della Magna Grecia, in cui spiccano i famosi “bronzi di Riace”, di San Paolo, del presepe, dello strumento musicale, di biologia marina e dell’artigianato tessile, della seta, del costume e della moda calabrese). Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede pure il periodico locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie annoverano cliniche private e un ospedale.
Relazioni
Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti dal clima mite, dalla suggestiva cornice paesaggistica e dalle pregevoli testimonianze del passato. Molto frequentata pure per lavoro, intrattiene rapporti non rilevati con i comuni vicini, in quanto dotata di servizi di ogni genere. Tra gli eventi ricorrenti, oltre ai convegni, alle mostre, alle conferenze e agli spettacoli musicali e teatrali, vanno citati: la processione delle “varette”, il venerdì Santo; la fiera internazionale, a marzo; “La primavera” e “L’estate” reggine; la festa di Sant’Antonio da Padova, a giugno; il festival internazionale del folclore, ad agosto, a Cataforio, e la sagra del maiale, a novembre, a San Salvatore. La Patrona, Santa Maria della Consolazione, si festeggia il 12 settembre: durante la processione si trasporta a spalla la “vara” con il quadro della Vergine. Fu patria dello scultore del VI secolo a.C. Clearco da Reggio, del poeta greco Ibico (VI secolo a.C.), del pittore e scrittore Umberto Boccioni (1882-1916) nonché dello stilista Gianni Versace (1946-1997).
Località
Amendolea, Arasì, Armo, Basilico, Cafari, Candico, Casale, Cataforio, Cerasi, Curduma, Ficara della Rocca, Gumeno, Immacolata, Mosorrofa, Nasiti, Oliveto, Ortì, Padella, Pantano, Paterriti, Pavigliana, Paviglianiti Trunca, Pettogallico, Podargoni, Portella del Pozzicello, Puzzi, Sambatello, San Filippo, San Giovanni, San Lorenzello, San Nicola, San Salvatore, Santa Venere, Schindilifà, Straorino, Terreti
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di R%EF%BF%BD%EF%BF%BDggio%20di%20Cal%EF%BF%BD%EF%BF%BDbria rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 183.035
- Lat 38° 6' 29,26'' 38.10812778
- Long 15° 38' 49,79'' 15.64716389
- CAP 89100
- Prefisso 0965
- Codice ISTAT 080063
- Codice Catasto H224
- Altitudine slm 15 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/12 al 31/03 per 8 ore/giorno B/772 - Superficie 236.02 Km2
- Densità 775,51 ab/Km2
- Sismicità Zona 1
- Alba 05:48
- Tramonto 18:15
Martedì 26/03/2024 12:44
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