itala

Descrizione

Cittadina di montagna di origini antiche. Meta turistica dalla vivace economia, affianca alle attività artigianali e agricole quelle industriali. La maggior parte degli arcensi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, che lo ha portato a fondersi con la località Fabbrica di Cemento del comune di Riva del Garda. La restante parte abita in località minori, aggregati urbani elementari e case sparse. Sullo sfondo di un profilo del territorio comunale fortemente irregolare, la struttura urbanistica è chiaramente medioevale con stradine che si diramano a raggiera dal centro dell’abitato. Il clima è mite e temperato, grazie alla presenza del fiume e alla vicinanza del lago nonché alla scoscesa rupe del castello che blocca i venti provenienti da nord. Gli oliveti adagiati sui pendii dei monti, i filari di cipressi che corrono su per la rupe e i lecci ombrosi convivono con l’aspro paesaggio alpino. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca un arco azzurro, posto in palo. Il motto è “SUMMA LIBERTAS”.

Storia

Attestato sin dal 1137, il toponimo deriva quasi sicuramente dalla parola latina ARCUS ma non si può escludere che si tratti di una forma prelatina, poi ad essa accostata. Il nome potrebbe alludere all’antica forma dell’abitato, ad arco intorno alla rupe, ma anche alla curvatura di una strada o di un corso d’acqua. Importante e popoloso centro già in epoca romana, fu poi borgo longobardo, quindi carolingio, facendo parte, infine, del Sacro Romano Impero di Germania. A partire dal XII secolo il suo nome si lega a quello della famiglia feudale dei conti d’Arco, che nel 1187 entrò in possesso del castello. Durante il Trecento e il Quattrocento fu sotto il controllo dei veronesi. Venne assediata e incendiata dai veneziani nel 1487, senza subirne però il dominio. All’inizio del Seicento passò sotto il controllo della contea del Tirolo e durante la guerra di successione spagnola fu saccheggiata dalle truppe del generale Vendôme. Nel 1804 passò all’Austria, quindi alla Baviera nel 1806, nuovamente all’Austria nel 1815 e infine all’Italia. La parte più antica della città è quella che sorge alle pendici della rupe, attorniata dalle mura in parte ancora esistenti. Poco rimane, invece, del castello situato sulla rupe, fortificata già in epoca romana. Tra i monumenti sacri si annoverano l’imponente struttura, in stile palladiano, della Collegiata di Maria Assunta, opera del tardo rinascimento trentino, e il santuario di Maria di Làghel, del XVIII secolo. Della fine dell’Ottocento sono le splendide ville in stile liberty, che convivono armoniosamente con i palazzi rinascimentali.

Economia

Già nel 1800 vi sorse una famosa stazione climatica. Abbandonata per alcuni decenni, a partire dagli inizi del secolo scorso, quando fu sostituita da un centro sanatoriale, questa attività è oggi in forte ripresa. Il clima mite permette colture tipicamente mediterranee quali la vitivinicoltura, la frutticoltura e soprattutto l’olivicoltura. Un profondo processo di ammodernamento a partire dal secondo dopoguerra ha coinvolto industrie alimentari, tessili, della lavorazione del legno, del vetro, edili. Contano ancora un cospicuo numero di addetti le attività artigianali come, ad esempio, la scultura del legno d’olivo. I servizi includono quello bancario. Oltre che delle scuole dell’obbligo e di istituti di istruzione secondaria di secondo grado si dispone di strutture culturali come la biblioteca comunale, un museo di scienze naturali e un’emittente radiotelevisiva. Ci sono numerose strutture ricettive. Allo sport sono dedicati lo stadio con pista di atletica e le pareti attrezzate per il free-climbing. Il servizio sanitario è assicurato dal locale ospedale.

Relazioni

Molte sono le possibilità di escursioni: sul monte Baone, da cui si scorge il lago di Garda; all’Arboreto, in cui si possono ammirare cipressi californiani, una secolare sequoia, l’albero dei mammut, oltre alle tipiche piante mediterranee. Tra le tradizionali ricorrenze vanno segnalate le manifestazioni folcloristiche, come il Carnevale asburgico, organizzato nella prima domenica di Quaresima, e quelle sportive, quali le gare podistica e di motocross, le regate veliche e di windsurf e il trofeo internazionale di calcio under 16. Altri importanti appuntamenti annuali sono: il Premio giornalistico Beppe Viola, che si tiene in febbraio-marzo; Arcofiori, in maggio; Arcosapori, in ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 26 luglio, festa di Sant’Anna. Dal 1960 è gemellata con Schotten e dal 1991 con Bogen, ambedue in Germania. Ha dato i natali a Luigi Bonazza (Arco, 1877- Trento, 1965). La sua prima formazione avviene alla Scuola Reale Elisabettina di Rovereto, che frequenta dal 1890 al 1893. Dopo il diploma, nel 1897 si trasferisce a Vienna e si iscrive alla Kunstgewerbeschule, dove segue le lezioni di Felician von Myrbach, raffinato illustratore che gli insegna a disegnare e che lo avvicina alle tecniche dell’incisione e dell’acquerello. Dal 1898 frequenta il corso di pittura di Franz von Matsch, artista che lavora con i fratelli Klimt. Nella capitale austriaca, dove affitta un atelier, collabora con alcune riviste e riceve le prime commissioni. Mantiene i contatti con il Trentino e con l’ambiente culturale italiano partecipando ad alcuni concorsi per decorazioni e illustrazioni, come quello promosso dalla rivista milanese “La Lettura”, che vince nel 1904. In questo stesso anno inizia a comporre la sua grande tela “La leggenda di Orfeo”, presentata all’Esposizione internazionale di Milano l’anno successivo, e intraprende la realizzazione del ciclo “Jovis Amores”, una serie di incisioni a tema mitologico esposte con successo alla mostra della Secessione e pubblicate nella rivista tedesca Die Kunstwelt e nelle inglesi The Studio e The Graphic. Nel 1911 inizia il ciclo delle “Allegorie del giorno”, che porterà a termine solo dopo la prima guerra mondiale. Nel frattempo torna a Trento, dove ottiene l’incarico di professore ordinario presso l’Istituto tecnico, e riprende i contatti con l’ambiente artistico locale, partecipando alla fondazione del Circolo artistico trentino. Nel marzo del 1914, a pochi mesi dallo scoppio della Grande Guerra, fugge a Milano. Qui ottiene un lavoro come disegnatore presso le officine Caproni a Vizzola Ticino, dove esegue delle acqueforti sul tema dei velivoli. Alla fine del 1918 ritorna a Trento e riprende il suo lavoro di insegnante all'Istituto tecnico. Nel 1930 gli viene commissionata la decorazione del Palazzo degli uffici postali di Trento. Negli anni Trenta esegue affreschi di soggetto sacro per alcune chiese della sua città. Tra il 1935 e il 1938 soggiorna a Torbole, dove realizza interessanti paesaggi lacustri. Da questo momento si dedica principalmente alla pittura da cavalletto, portando a termine sia ritratti sia paesaggi. Interrompe l’attività artistica solamente all’inizio degli anni Sessanta a causa di problemi alla vista. Il 15 gennaio 1858 vi nacque Giovanni Segantini un pittore tra i massimi esponenti del Divisionismo.

Località

Bolognano-Vignole, Ceole, Fornace, Giare, Grotta, Linfano, Moletta, Monte Stivo, Padaro, Prato Saiano, San Giorgio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 17.526
  • Lat 45° 54' 59,85'' 45.91662500
  • Long 10° 52' 54,30'' 10.88175000
  • CAP 38062
  • Prefisso 0464
  • Codice ISTAT 022006
  • Codice Catasto A372
  • Altitudine slm 91 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2380
  • Superficie 63.25 Km2
  • Densità 277,09 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 07:52
  • Tramonto 16:27
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
AMICI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA DI BOLOGNANOPIAZZA VITTORIA 1
ASILO INFANTILE DI ARCOVIA CAPITELLI 16
ASS.NE AQUILA ALBANESE A.P.S.VIA B GALAS 13
ASSOCIAZIONE ' L'UOMO LIBERO 'VIA S.TOME 13 S.GIORGIO
ASSOCIAZIONE AVULSS LA GINESTRA DI ARCOVIA CAPITELLI 17
ASSOCIAZIONE CLOWN FAMILYLOC MOLETTA 6
ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DI VOLONTARIATO E DI SOLIDARIETA' AMICI DI P. ALAINPIAZZA VITTORIA LOC BOLOGNANO 7
ASSOCIAZIONE ITALIANA LINFANGIOLEIOMIOMATOSI ONLUSVIA ARC SANTONI N 16/18
ASSOCIAZIONE PRISMAP ZZA MARCHETTI 5
ASSOCIAZIONE VIA PACIS ONLUSVIA MONTE BALDO 5
CORPO NAZIONALE GIOVANI ESPLORATORI/ICI ITALIANI SEZ. DI ARCOVIA DONATORI DI SANGUE 2
ASSOCIAZIONE VIA PACIS ONLUSVIA MONTE BALDO 5
CORPO NAZIONALE GIOVANI ESPLORATORI/ICI ITALIANI SEZ. DI ARCOVIA DONATORI DI SANGUE 2
GARDASCUOLA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA XXIV MAGGIO 1
KIKE YAMBE A.P.S. E A.D.S.VIA OLIVI 11
NOIPERLOROVIA GARDESANA 13
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO SHQIPET ? ONLUSVIA SEGANTINI 113
PRO ? CREA ONLUSVIA S CATERINA 95
SCUOLA DELL'INFANZIA P. E G. CAPRONIVIALE MAFFEI FRAZ MASSONE 2
SPERANZA ? HOPE FOR CHILDREN ONLUSVIA S CATERINA 60/C
VERSO LA MESOPOTAMIA ? ONLUSVIA FITTA 21/F
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