Descrizione

Cittadina di origine medioevale, con tradizioni artigianali, attualmente con caratteri industriali. La comunità dei seravezzini, caratterizzata da un indice di vecchiaia piuttosto alto, risulta in costante diminuzione dagli anni '70 in poi. Essa risiede in numerose località, quali: Azzano, Basati, Cerreta Sant'Antonio, Corvaia, Fabiano, Giustagnana, Le Prada, Minazzana, Riomagno, Ripa-Pozzi-Querceta, Ruosina e Cappella. Nel centro abitato, accanto ad edifici di origine medioevale, sorgono palazzi di epoca rinascimentale e palazzine costruite nell'immediato dopoguerra. L'espansione edilizia avvenuta negli anni '60-'70 si è localizzata principalmente verso il litorale, in direzione della frazione di Querceta. Il territorio comunale, è prevalentemente montuoso; si passa, infatti, dalle basse colline di Querceta alle vette più alte delle Alpi Apuane. Il paesaggio è, per tale motivo, variegato, essendo caratterizzato da oliveti e frutteti in collina e da ripide pareti di marmo e boschi di castagno nelle zone più elevate. Il suo stemma riporta, su uno sfondo azzurro, due verdi montagne e due fiumi, chiare allusioni al territorio circostante; a queste immagini è sovrapposta una rosa rossa, che rappresenta la bellezza, il "vezzo" del luogo, per assonanza col suo nome. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.

Cittadina di origine medioevale, con tradizioni artigianali, attualmente con caratteri industriali. La comunità dei seravezzini, caratterizzata da un indice di vecchiaia piuttosto alto, risulta in costante diminuzione dagli anni '70 in poi. Essa risiede in numerose località, quali: Azzano, Basati, Cerreta Sant'Antonio, Corvaia, Fabiano, Giustagnana, Le Prada, Minazzana, Riomagno, Ripa-Pozzi-Querceta, Ruosina e Cappella. Nel centro abitato, accanto ad edifici di origine medioevale, sorgono palazzi di epoca rinascimentale e palazzine costruite nell'immediato dopoguerra. L'espansione edilizia avvenuta negli anni '60-'70 si è localizzata principalmente verso il litorale, in direzione della frazione di Querceta. Il territorio comunale, è prevalentemente montuoso; si passa, infatti, dalle basse colline di Querceta alle vette più alte delle Alpi Apuane. Il paesaggio è, per tale motivo, variegato, essendo caratterizzato da oliveti e frutteti in collina e da ripide pareti di marmo e boschi di castagno nelle zone più elevate. Il suo stemma riporta, su uno sfondo azzurro, due verdi montagne e due fiumi, chiare allusioni al territorio circostante; a queste immagini è sovrapposta una rosa rossa, che rappresenta la bellezza, il "vezzo" del luogo, per assonanza col suo nome. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.

Storia

Diverse sono le interpretazioni sull'origine del suo nome: in passato si pensava che risultasse dalla fusione dei nomi dei due torrenti su cui sorge (Serra e Vezza), attualmente si attribuisce all'unione di "Sala e Veti", essendo la "Sala" la fattoria tipica della zona. Costituendo una via d'accesso per penetrare nel cuore delle Alpi Apuane, fu soggetta alla colonizzazione dei romani, ma il centro abitato ha origini medioevali. Nel XIII secolo fu feudo dei vassalli di Corvaia e Vallecchia, per poi passare, nel 1269, sotto il dominio di Lucca; dopo alterne vicende, nel 1512, passò definitivamente ai fiorentini. Essendo la dimora preferita dei Medici, divenne un centro prosperoso in Versilia. Tra i suoi monumenti spiccano il Palazzo Mediceo (1561-1565) ed il duomo risalente allo stesso periodo. Presso il Palazzo Mediceo si conservano sculture di Franco Miozzo, Pietro Cascella ed altri artisti contemporanei.

Diverse sono le interpretazioni sull'origine del suo nome: in passato si pensava che risultasse dalla fusione dei nomi dei due torrenti su cui sorge (Serra e Vezza), attualmente si attribuisce all'unione di "Sala e Veti", essendo la "Sala" la fattoria tipica della zona. Costituendo una via d'accesso per penetrare nel cuore delle Alpi Apuane, fu soggetta alla colonizzazione dei romani, ma il centro abitato ha origini medioevali. Nel XIII secolo fu feudo dei vassalli di Corvaia e Vallecchia, per poi passare, nel 1269, sotto il dominio di Lucca; dopo alterne vicende, nel 1512, passò definitivamente ai fiorentini. Essendo la dimora preferita dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a>, divenne un centro prosperoso in Versilia. Tra i suoi monumenti spiccano il Palazzo Mediceo (1561-1565) ed il duomo risalente allo stesso periodo. Presso il Palazzo Mediceo si conservano sculture di Franco Miozzo, Pietro Cascella ed altri artisti contemporanei.

Economia

Sede della Comunità montana Zona M - "Alta Versilia", presenta un'economia con un andamento molto positivo: è infatti un importantissimo centro di estrazione e lavorazione del marmo. L'industria è sviluppata anche nel campo meccanico, mentre l'agricoltura produce essenzialmente cereali, uva ed olive da cui si ricava un ottimo olio, particolarmente apprezzato per la sua leggerezza. Buona la struttura sanitaria locale, che annovera un ospedale dotato di un centro riabilitativo. Le strutture scolastiche comprendono le classi dell'obbligo e istituti professionali. Grazie all'amenità della zona circostante la località è soggetta ad una rivalutazione turistica, che ha portato all'apertura di esercizi alberghieri e di ristoro. Sono tuttavia carenti le strutture sportive (solo un campo sportivo a Querceta) e per il tempo libero.

Sede della Comunità montana Zona M - "Alta Versilia", presenta un'economia con un andamento molto positivo: è infatti un importantissimo centro di estrazione e lavorazione del marmo. L'industria è sviluppata anche nel campo meccanico, mentre l'agricoltura produce essenzialmente cereali, uva ed olive da cui si ricava un ottimo olio, particolarmente apprezzato per la sua leggerezza. Buona la struttura sanitaria locale, che annovera un ospedale dotato di un centro riabilitativo. Le strutture scolastiche comprendono le classi dell'obbligo e istituti professionali. Grazie all'amenità della zona circostante la località è soggetta ad una rivalutazione turistica, che ha portato all'apertura di esercizi alberghieri e di ristoro. Sono tuttavia carenti le strutture sportive (solo un campo sportivo a Querceta) e per il tempo libero.

Relazioni

Oltre ad avere rapporti monto intensi con i comuni limitrofi, è un centro molto attivo nelle relazioni con gli stati di tutto il mondo, grazie alle esportazioni di marmo lavorato. Vi si conduce una vita calma, che viene movimentata durante i mesi estivi dalla presenza di un certo numero di turisti. Abbastanza vivace è il calendario delle feste che qui hanno luogo; in onore di S. Giuseppe si allestisce, il 19 marzo, una fiera; particolare è il Palio dei Micci, con la tradizionale corsa degli asini, che si svolge la prima domenica di maggio. La festa del Patrono S. Lorenzo si celebra il 10 agosto. Oltre ad aver dato i natali allo scrittore Enrico Pea (1881-1958), ha ospitato, per un breve periodo, il poeta Giosuè Carducci. Nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò, inoltre, Michelangelo Buonarroti, per sfruttare il marmo del comprensorio del Monte Altissimo.

Oltre ad avere rapporti monto intensi con i comuni limitrofi, è un centro molto attivo nelle relazioni con gli stati di tutto il mondo, grazie alle esportazioni di marmo lavorato. Vi si conduce una vita calma, che viene movimentata durante i mesi estivi dalla presenza di un certo numero di turisti. Abbastanza vivace è il calendario delle feste che qui hanno luogo; in onore di S. Giuseppe si allestisce, il 19 marzo, una fiera; particolare è il Palio dei Micci, con la tradizionale corsa degli asini, che si svolge la prima domenica di maggio. La festa del Patrono S. Lorenzo si celebra il 10 agosto. Oltre ad aver dato i natali allo scrittore Enrico Pea (1881-1958), ha ospitato, per un breve periodo, il poeta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GIOSUECARDUCCI'>Giosuè Carducci</a>. Nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò, inoltre, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MICHELANGELOBUONARROTI'>Michelangelo Buonarroti</a>, per sfruttare il marmo del comprensorio del Monte Altissimo.

Località

Azzano, Basati, Cerreta San Nicola, Cerreta Sant'Antonio, Corvaia, Fabbiano, Federici, Galleni, Giustagnana, Mencaccio, Minazzana, Monte Altissimo, Montorno, Ponterosso, Pozzi, Querceta, Riomagno, Ripa, Ruosina, Zarra

Azzano, Basati, Cerreta San Nicola, Cerreta Sant'Antonio, Corvaia, Fabbiano, Federici, Galleni, Giustagnana, Mencaccio, Minazzana, Monte Altissimo, Montorno, Ponterosso, Pozzi, Querceta, Riomagno, Ripa, Ruosina, Zarra

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Seravezza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.