Descrizione

Cittadina collinare di origine medievale; la buona affluenza turistica dà impulso al terziario, che si affianca alle attività rurali e a un florido apparato industriale. Una larga parte dei sanseverinati, il cui indice di vecchiaia è molto elevato, vive concentrata nel capoluogo comunale, formato da un nucleo antico, posto sulla cima di un colle e quasi disabitato, e da una zona moderna, sviluppatasi più in basso; il resto della comunità si distribuisce invece capillarmente sul comprensorio comunale, in numerose altre località nonché in agglomerati urbani elementari e in case sparse sui fondi. Un gran numero di rivoli e torrenti forma una sorta di reticolo sulla superficie dell'agro comunale, rendendo fertile il terreno e favorendo il rigoglio dei boschi cedui, che ricoprono le pendici dei rilievi più elevati.

Storia

Il territorio comunale ospitò l'antica SEPTEMPEDA, insediamento piceno e poi municipio romano retto da duoviri; in seguito alla sua distruzione, avvenuta nel 545 d.C. ad opera del re ostrogoto Totila, gli abitanti del posto furono costretti a riparare sul vicino colle di Montenero, dove costruirono un castello fortificato; nel XIII secolo questioni commerciali spinsero la popolazione a ridiscendere in pianura e a raccogliersi intorno all'attuale piazza centrale. Divenuta libero comune ghibellino, passò verso la metà del Trecento agli Smeducci, ai quali i sanseverinati tentarono invano di ribellarsi nel 1420, con una congiura capeggiata da Antonio Colucci e soffocata nel sangue. Assediata dalle truppe pontificie per ordine di papa Martino V, fu annessa alla Chiesa, per poi essere occupata tra il 1433 e il 1444 da Francesco Sforza. Il primo elemento del toponimo, al quale fu aggiunta la specificazione nel 1863, si riferisce all'ultimo vescovo della città romana abbandonata. Il centro storico dell'abitato, ricco di gioielli architettonici, si sviluppa intorno alla bellissima piazza del Popolo (XIII secolo), di forma ellittica e in gran MACERATA parte porticata. Tra gli edifici sacri più antichi spiccano la basilica di San Lorenzo in Doliolo -eretta nell'VIII-IX secolo e ricostruita in forma basilicale nell'XI, con campanile romanico-gotico trecentesco e cripta affrescata dai fratelli Salimbeni (XV secolo)-, la chiesa di San Domenico, eretta nel 944, il duomo vecchio (X-XI secolo) e la duecentesca chiesa di Sant'Agostino, con un bel portale in cotto del 1473. Nei dintorni dell'abitato si erge invece la chiesa romanica di Santa Maria della Pieve, costruita nel sito dell'antica SEPTEMPEDA.

Economia

Accanto all'allevamento di bestiame, alla silvicoltura e all'agricoltura, rivolta alla coltivazione di frumento, uva, tabacco e barbabietole, fioriscono i settori secondario e terziario: l'industria è rappresentata da un ricco apparato di imprese attive principalmente nei comparti dei prodotti alimentari, delle confezioni, delle calzature e della lavorazione della pietra e dei metalli; la rete commerciale, alimentata dal cospicuo flusso turistico, si presenta varia e articolata; i servizi privati, inoltre, annoverano sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari. Molto sviluppata è la dotazione di strutture e servizi di utilità sociale: il comune, sede della Comunità montana, degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita una casa di riposo, le scuole dell'obbligo e alcuni istituti d'istruzione secondaria di secondo grado; usufruisce inoltre di un museo, della pinacoteca Tacchi-Venturi e di numerose biblioteche; l'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre l'assistenza sanitaria è garantita da un ospedale, un presidio distrettuale, un poliambulatorio, un consultorio, un centro di salute mentale e un Sert (Servizio Tossicodipendenze).

Relazioni

Tra le principali attrattive naturalistiche e storicoarchitettoniche locali spicca il minuscolo aggregato urbano di Elcito, raccolto sulla sommità di un aspro dirupo al centro di un territorio di selvaggia bellezza. Ai cospicui flussi turistici sono destinati i numerosi momenti di aggregazione e di festa che i sanseverinati organizzano ogni anno con grande cura e dispiego di mezzi: si segnalano in particolare il bel presepe vivente allestito nel periodo natalizio, la sagra della porchetta (giugno) e il premio Salimbeni per la storia e la critica d'arte (maggiosettembre). La festa del Patrono San Severino si celebra l'8 giugno.

Località

Agello, Barbari, Berta, Biagi, Cagnore, Cappella, Case Nuove, Castel San Pietro, Cesolo, Chigiano, Colleluce, Collicelli, Collotto, Corsciano, Elcito, Gagliannuovo, Granali, Isola, Le Casette, Marciano, Martinelli, Miliani, Monte Acuto, Mozzacatena, Palazzata, Parolito, Paterno, Pitino, Rocchetta, San Lazzaro, San Mauro, San Pacifico, Sant'Elena, Scaloni, Serralta, Serripola, Serrone, Stigliano Capo, Stigliano Piede, Sventatora, Tabbiano, Taccoli, Torrone Serralta, Tribbio, Ugliano, Valbeato, Villanova

INFO
  • Popolazione 12.726
  • Lat 43° 13' 43,25'' 43.22868056
  • Long 13° 10' 38,75'' 13.17743056
  • CAP 62027
  • Prefisso 0733
  • Codice ISTAT 043047
  • Codice Catasto I156
  • Altitudine slm 235 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1915
  • Superficie 193.77 Km2
  • Densità 65,68 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 06:48
  • Tramonto 16:53
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE CONSULTORIO FAMILIARE IL PRISMAVIA MAZZINI 94
ASSOCIAZIONE HELP S.O.S. SALUTE E FAMIGLIAVIALE DELLA RESISTENZA 63
CENTRO CULTURALE ANDREJ TARKOVSKIJVIA CESARE BATTISTI 15
CROCE ROSSA ITALIANA ? COMITATO LOCALE DI SAN SEVERINO MARCHE A.P.S.VIA BRODOLINI 1
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ISTITUTO CROCE BIANCALOCALITA ROCCHETTA 48
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SCAN ONLUS SAN SEVERINO MARCHEVIALE GIUSEPPE COLLIO 22
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