Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. Gli alanesi, con un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, risiedono oltre che nel capoluogo comunale, nelle vicine frazioni di Campo, Colmirano e Fener. Il territorio ha un andamento plano-altimetrico decisamente vario e irregolare. Si trova, infatti, proprio al limite tra la catena montuosa del Monfenera e i dolci rilievi collinari della Marca trevigiana, che terminano con le prime tracce della vasta pianura veneta attraversata dal corso del fiume Piave. Il territorio, immerso in un’estesa conca, ha abbondanti risorse idriche, verdi pascoli e una rigogliosa vegetazione che ricopre le colline. L’abitato è il frutto di una recente espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro della prima sezione dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati un castello, munito di tre torri merlate alla ghibellina, e un monte a tre cime, entrambi d’argento, separati da una fascia, anch’essa argentata; nella seconda partizione, a sfondo rosso, campeggia un libro aperto, dorato, in cui si legge la parola LEXICON, in caratteri maiuscoli romani rossi.

Comune di montagna, di antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. Gli alanesi, con un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, risiedono oltre che nel capoluogo comunale, nelle vicine frazioni di Campo, Colmirano e Fener. Il territorio ha un andamento plano-altimetrico decisamente vario e irregolare. Si trova, infatti, proprio al limite tra la catena montuosa del Monfenera e i dolci rilievi collinari della Marca trevigiana, che terminano con le prime tracce della vasta pianura veneta attraversata dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIAVE'>Piave</a>. Il territorio, immerso in un’estesa conca, ha abbondanti risorse idriche, verdi pascoli e una rigogliosa vegetazione che ricopre le colline. L’abitato è il frutto di una recente espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro della prima sezione dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati un castello, munito di tre torri merlate alla ghibellina, e un monte a tre cime, entrambi d’argento, separati da una fascia, anch’essa argentata; nella seconda partizione, a sfondo rosso, campeggia un libro aperto, dorato, in cui si legge la parola LEXICON, in caratteri maiuscoli romani rossi.

Storia

L’origine del toponimo risulta incerta: anche se per l’etimologia popolare fa riferimento alla lana delle greggi che pascolavano sui rilievi circostanti, non è escluso che derivi da un personale germanico “Alla” o che sia riconducibile ad un nome di persona medievale “Alanus”; infine, è ipotizzabile la derivazione da un personale di origine etrusca “Hele, Helius”, con l’aggiunta del suffisso -anus. Denominatasi Alano fino al 1867, quando fu aggiunta la specificazione di Piave, ha origini molto antiche come hanno dimostrato i rinvenimenti archeologici databili a età romana. Alcuni documenti del XIV e XV secolo fanno riferimento all’assetto urbanistico di quest’area elencando una serie di ville, fortezze e cappelle, alcune delle quali sono andate distrutte in seguito al terremoto del 1695, che causò molti danni alle strutture abitative e abbatté il locale castello. Le sue vicende storiche sono legate in particolare ai drammatici episodi della prima guerra mondiale e alle alterne vicissitudini seguite alla rotta di Caporetto. Il suo territorio porta l’amaro e triste primato di zona più colpita dalle granate in una sola giornata ma è anche ricordata per il coraggio della popolazione che combatté strenuamente contro il nemico. Inoltre, nel secondo conflitto mondiale, ospitò gruppi di partigiani tra i quali si contavano numerosi abitanti del posto che diedero un fortissimo contributo alla lotta contro la dittatura. L’edificio più prestigioso sotto il profilo artistico e storico è il palazzo dei conti Franzoja costruito con linee barocco-rinascimentali sulle rovine dell’antico castello; luogo di ritrovo dei monsignori della Marca e del Padovano, alla fine del XIX secolo divenne punto d’incontro per letterati e artisti.

L’origine del toponimo risulta incerta: anche se per l’etimologia popolare fa riferimento alla lana delle greggi che pascolavano sui rilievi circostanti, non è escluso che derivi da un personale germanico “Alla” o che sia riconducibile ad un nome di persona medievale “Alanus”; infine, è ipotizzabile la derivazione da un personale di origine etrusca “Hele, Helius”, con l’aggiunta del suffisso -anus. Denominatasi Alano fino al 1867, quando fu aggiunta la specificazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIAVE'>Piave</a>, ha origini molto antiche come hanno dimostrato i rinvenimenti archeologici databili a età romana. Alcuni documenti del XIV e XV secolo fanno riferimento all’assetto urbanistico di quest’area elencando una serie di ville, fortezze e cappelle, alcune delle quali sono andate distrutte in seguito al terremoto del 1695, che causò molti danni alle strutture abitative e abbatté il locale castello. Le sue vicende storiche sono legate in particolare ai drammatici episodi della prima guerra mondiale e alle alterne vicissitudini seguite alla rotta di Caporetto. Il suo territorio porta l’amaro e triste primato di zona più colpita dalle granate in una sola giornata ma è anche ricordata per il coraggio della popolazione che combatté strenuamente contro il nemico. Inoltre, nel secondo conflitto mondiale, ospitò gruppi di partigiani tra i quali si contavano numerosi abitanti del posto che diedero un fortissimo contributo alla lotta contro la dittatura. L’edificio più prestigioso sotto il profilo artistico e storico è il palazzo dei conti Franzoja costruito con linee barocco-rinascimentali sulle rovine dell’antico castello; luogo di ritrovo dei monsignori della Marca e del Padovano, alla fine del XIX secolo divenne punto d’incontro per letterati e artisti.

Economia

è sede della Pro Loco. Una modesta porzione degli abitanti si dedica ancora alle attività tradizionali, come l’agricoltura e l’allevamento. Si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti e si allevano bovini, suini, caprini, ovini, equini e avicoli. Il settore industriale è presente con i comparti alimentare, tessile, edile, del legno, dell’abbigliamento, dei prodotti in metallo, delle macchine per l’agricoltura e dei mobili. Tra i servizi connessi al terziario compare il servizio bancario. Sul posto è presente una casa di riposo, mentre tra le strutture culturali vanno segnalate la biblioteca e il museo storico delle due guerre mondiali; le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo. La capacità ricettiva offre possibilità di ristorazione e di soggiorno e le strutture sanitarie mettono a disposizione il solo servizio farmaceutico.

è sede della Pro Loco. Una modesta porzione degli abitanti si dedica ancora alle attività tradizionali, come l’agricoltura e l’allevamento. Si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti e si allevano bovini, suini, caprini, ovini, equini e avicoli. Il settore industriale è presente con i comparti alimentare, tessile, edile, del legno, dell’abbigliamento, dei prodotti in metallo, delle macchine per l’agricoltura e dei mobili. Tra i servizi connessi al terziario compare il servizio bancario. Sul posto è presente una casa di riposo, mentre tra le strutture culturali vanno segnalate la biblioteca e il museo storico delle due guerre mondiali; le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo. La capacità ricettiva offre possibilità di ristorazione e di soggiorno e le strutture sanitarie mettono a disposizione il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Le bellezze naturali offerte dal territorio costituiscono un’ottima attrattiva per i turisti, mentre la presenza di insediamenti industriali abbastanza sviluppati favorisce intensi rapporti con i comuni limitrofi. Il calendario degli avvenimenti ricreativi è fitto di appuntamenti: a luglio si svolgono la mostra di pittura e artigianato e la rassegna di musica rock alternativa; a settembre c’è la festa del “ciodet” dedicata all’ambiente e alla buona cucina, mentre in località Fener si svolge l’agosto fenerese, con manifestazioni culturali, folcloristiche e sportive. La festa del Patrono, Sant’Antonio, si celebra il 17 gennaio.

Le bellezze naturali offerte dal territorio costituiscono un’ottima attrattiva per i turisti, mentre la presenza di insediamenti industriali abbastanza sviluppati favorisce intensi rapporti con i comuni limitrofi. Il calendario degli avvenimenti ricreativi è fitto di appuntamenti: a luglio si svolgono la mostra di pittura e artigianato e la rassegna di musica rock alternativa; a settembre c’è la festa del “ciodet” dedicata all’ambiente e alla buona cucina, mentre in località Fener si svolge l’agosto fenerese, con manifestazioni culturali, folcloristiche e sportive. La festa del Patrono, Sant’Antonio, si celebra il 17 gennaio.

Località

Balzan, Campo, Colmirano, Fener, Uson

Balzan, Campo, Colmirano, Fener, Uson

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alano di Piave rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.