Descrizione

Centro collinare, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole, ha intensificato i servizi e sviluppato il tessuto industriale, soprattutto nel settore della stampa e delle attività connesse. La comunità dei cisanesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia inferiore alla media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale -contiguo alla località Caprino del comune di Caprino Bergamasco- che fa registrare segni di espansione edilizia. Aggregati urbani minori sono: Bisone (con un paio di centinaia di abitanti), Bondi, San Gregorio, Valbonaga (con oltre duecento abitanti), Ca' Gandolfi, Colombera, La Guarda, Pomino, Sosta (che pure supera i duecento abitanti) e Tronchera di Mezzo. Abbastanza numerose anche le case sparse, in cui è distribuito quasi il dieci per cento della popolazione. Il suo territorio presenta un profilo irregolare, più pianeggiante nella parte orientale e in quella meridionale. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale non presenta variazioni accentuate, in armonia con le contrade circostanti, di impronta tipicamente collinare. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1976, raffigura, su sfondo argentato, la cortina di un castello a due torri, fondato su una campagna verde; sullo sfondo azzurro del capo dello scudo spiccano due stelle dorate poste in fascia.

Centro collinare, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole, ha intensificato i servizi e sviluppato il tessuto industriale, soprattutto nel settore della stampa e delle attività connesse. La comunità dei cisanesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia inferiore alla media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale -contiguo alla località Caprino del comune di Caprino Bergamasco- che fa registrare segni di espansione edilizia. Aggregati urbani minori sono: Bisone (con un paio di centinaia di abitanti), Bondi, San Gregorio, Valbonaga (con oltre duecento abitanti), Ca' Gandolfi, Colombera, La Guarda, Pomino, Sosta (che pure supera i duecento abitanti) e Tronchera di Mezzo. Abbastanza numerose anche le case sparse, in cui è distribuito quasi il dieci per cento della popolazione. Il suo territorio presenta un profilo irregolare, più pianeggiante nella parte orientale e in quella meridionale. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale non presenta variazioni accentuate, in armonia con le contrade circostanti, di impronta tipicamente collinare. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1976, raffigura, su sfondo argentato, la cortina di un castello a due torri, fondato su una campagna verde; sullo sfondo azzurro del capo dello scudo spiccano due stelle dorate poste in fascia.

Storia

La sua esistenza già in epoca romana trova conferma nel passaggio, nella zona, della strada militare romana che collegava Milano e Bergamo, fino ad arrivare ad Aquileia. Antiche sono anche le origini del nome -in principio Cesano- che si fanno risalire al latino CESIUM o CESIUS, termine con cui venivano indicate le proprietà della famiglia Cesia. Nel corso del medioevo il territorio fu al centro delle aspre contese tra la repubblica di Venezia e il ducato di Milano per i diritti sul lago di Brivio, costituito da un'ansa dell'Adda, risolte soltanto con l'assegnazione del fiume al demanio ad opera del codice napoleonico. Tra le nobili famiglie che ressero la comunità va ricordata quella dei conti Vimercati Sozzi, un cui esponente avrebbe avuto il merito di indurre i deputati della Lega Lombarda, radunati nel convento di Pontida, a stringere il famoso "giuramento" per fermare il Barbarossa. Divenuta comune autonomo con la riforma napoleonica del 1807, assunse la denominazione attuale nel 1863 per distinguersi dalle località aventi nomi uguali o simili. Per il patrimonio architettonico, oltre ai pochi resti del castello medioevale, vanno segnalate la vecchia chiesa parrocchiale, costruita probabilmente negli anni Mille in onore di San Zenone, la nuova parrocchiale di Villasola, dedicata a Santo Stefano, la chiesetta di San Gregorio del XV secolo e quella di Santa Caterina, eretta in ricordo delle vittime della peste del 1630.

La sua esistenza già in epoca romana trova conferma nel passaggio, nella zona, della strada militare romana che collegava Milano e Bergamo, fino ad arrivare ad Aquileia. Antiche sono anche le origini del nome -in principio Cesano- che si fanno risalire al latino CESIUM o CESIUS, termine con cui venivano indicate le proprietà della famiglia Cesia. Nel corso del medioevo il territorio fu al centro delle aspre contese tra la repubblica di Venezia e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> per i diritti sul lago di Brivio, costituito da un'ansa dell'Adda, risolte soltanto con l'assegnazione del fiume al demanio ad opera del codice napoleonico. Tra le nobili famiglie che ressero la comunità va ricordata quella dei conti Vimercati Sozzi, un cui esponente avrebbe avuto il merito di indurre i deputati della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEGALOMBARDA'>Lega Lombarda</a>, radunati nel convento di Pontida, a stringere il famoso "giuramento" per fermare il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARBAROSSA'>Barbarossa</a>. Divenuta comune autonomo con la riforma napoleonica del 1807, assunse la denominazione attuale nel 1863 per distinguersi dalle località aventi nomi uguali o simili. Per il patrimonio architettonico, oltre ai pochi resti del castello medioevale, vanno segnalate la vecchia chiesa parrocchiale, costruita probabilmente negli anni Mille in onore di San Zenone, la nuova parrocchiale di Villasola, dedicata a Santo Stefano, la chiesetta di San Gregorio del XV secolo e quella di Santa Caterina, eretta in ricordo delle vittime della peste del 1630.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, orti, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento avicolo. Nell'industria primeggia il settore della stampa e delle attività connesse; non mancano fabbriche tessili, metalmeccaniche e per la realizzazione di materiali da costruzione, varie imprese edili e falegnamerie. Il terziario si compone della rete distributiva (le cui dimensioni sono tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli di consulenza informatica, a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e a quelli relativi alla pubblica istruzione, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, orti, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento avicolo. Nell'industria primeggia il settore della stampa e delle attività connesse; non mancano fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, metalmeccaniche e per la realizzazione di materiali da costruzione, varie imprese edili e falegnamerie. Il terziario si compone della rete distributiva (le cui dimensioni sono tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli di consulenza informatica, a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e a quelli relativi alla pubblica istruzione, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non rientri fra le mete turistiche più conosciute, offre a quanti vi si recano la possibilità di visitare il Parco Naturale Regionale dell'Adda Nord. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo sviluppo industriale, si pone, per i suoi servizi e le sue attività commerciali, al centro di rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. Attira visitatori anche la sagra del pesce che si tiene a settembre. La festa del Patrono, San Zenone, ricorre il 12 aprile.

Sebbene non rientri fra le mete turistiche più conosciute, offre a quanti vi si recano la possibilità di visitare il Parco Naturale Regionale dell'Adda Nord. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo sviluppo industriale, si pone, per i suoi servizi e le sue attività commerciali, al centro di rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. Attira visitatori anche la sagra del pesce che si tiene a settembre. La festa del Patrono, San Zenone, ricorre il 12 aprile.

Località

Bisone, Bondi, Ca' Gandolfi, Colombera, La Guarda, Pomino, San Gregorio, Sosta, Valbonaga

Bisone, Bondi, Ca' Gandolfi, Colombera, La Guarda, Pomino, San Gregorio, Sosta, Valbonaga

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cisano Bergamasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.