Descrizione

Cittadina di antiche origini, è il capoluogo dell'isola dìElba e più di qualsiasi altro centro isolano ne esprime la  vera natura di terra montuosa ed impervia ma ricca di lusinghe e di attrattive. La comunità dei portoferraiesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, risulta frammentata in alcuni aggregati urbani minori: Acquabona, Acquaviva, Bagnaia, Carpani, Enfola, La Biodola, Le Grotte, Magazzini, Ottone, S. Giovanni, Scaglieri, Viticcio. Appartiene al comprensorio comunale anche l'isola (marittima) di Montecristo, oggi sede di un parco naturale protetto. Il territorio comunale  si dispiega in prossimità della rada con un profilo pianeggiante; nello spazio retrostante, invece, l'andamento plano-altimetrico assume caratteristiche collinari per via del promontorio che limita a nord il golfo di Portoferraio. Le coste sono frastagliate, costellate di piccole insenature. L'immagine di un veliero vagante in mare aperto occupa per intero lo stemma comunale: è il simbolo della cittadina e delle sue vocazioni marinare.  

Cittadina di antiche origini, è il capoluogo dell'isola dìElba e più di qualsiasi altro centro isolano ne esprime la  vera natura di terra montuosa ed impervia ma ricca di lusinghe e di attrattive. La comunità dei portoferraiesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, risulta frammentata in alcuni aggregati urbani minori: Acquabona, Acquaviva, Bagnaia, Carpani, Enfola, La Biodola, Le Grotte, Magazzini, Ottone, S. Giovanni, Scaglieri, Viticcio. Appartiene al comprensorio comunale anche l'isola (marittima) di Montecristo, oggi sede di un parco naturale protetto. Il territorio comunale  si dispiega in prossimità della rada con un profilo pianeggiante; nello spazio retrostante, invece, l'andamento plano-altimetrico assume caratteristiche collinari per via del promontorio che limita a nord il golfo di Portoferraio. Le coste sono frastagliate, costellate di piccole insenature. L'immagine di un veliero vagante in mare aperto occupa per intero lo stemma comunale: è il simbolo della cittadina e delle sue vocazioni marinare.  

Storia

Il primo insediamento si deve probabilmente alle antiche popolazioni liguri ed etrusche. In epoca romana la località fu nota con il nome di Fabricia, quindi con quello di Ferraia (dalle vicine miniere di ferro). A partire dall'XI sec. la località costituì dominio dei Pisani e tale rimase fino al 1399, quando entrò a far parte dello stato piombinese degli Appiani. Conobbe in seguito un continuo avvicendamento di dominazioni e va ricordato che nel maggio del 1814 ospitò Napoleone Bonaparte. La Palazzina dei Mulini, che costituì la residenza abituale di Napoleone, e Villa S. Martino, che ne fu invece la dimora di campagna, oggi adibite a musei, sono alcune delle mete turistiche più ricercate, insieme a chiese e fortezze sparse sul territorio. A testimonianza del periodo più antico, presso Le Grotte, si erge in buono stato di conservazione una villa romana, mentre a Villa S. Martino è ancora possibile ammirare una fortezza di epoca addirittura anteriore.  

Il primo insediamento si deve probabilmente alle antiche popolazioni liguri ed <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHE'>etrusche</a>. In epoca romana la località fu nota con il nome di Fabricia, quindi con quello di Ferraia (dalle vicine miniere di ferro). A partire dall'XI sec. la località costituì dominio dei Pisani e tale rimase fino al 1399, quando entrò a far parte dello stato piombinese degli Appiani. Conobbe in seguito un continuo avvicendamento di dominazioni e va ricordato che nel maggio del 1814 ospitò Napoleone Bonaparte. La Palazzina dei Mulini, che costituì la residenza abituale di Napoleone, e Villa S. Martino, che ne fu invece la dimora di campagna, oggi adibite a musei, sono alcune delle mete turistiche più ricercate, insieme a chiese e fortezze sparse sul territorio. A testimonianza del periodo più antico, presso Le Grotte, si erge in buono stato di conservazione una villa romana, mentre a Villa S. Martino è ancora possibile ammirare una fortezza di epoca addirittura anteriore.  

Economia

Attualmente questo è forse l'unico centro dell'isola che possa vantare una pluralità di stimoli per tutto l'arco dell'anno. L'assetto economico, che riesce a garantire elevati valori di reddito, ha subito profondi mutamenti dal secondo dopoguerra ad oggi: negli anni precedenti all'ultimo conflitto mondiale, infatti, avevano avuto modo di svilupparsi imponenti stabilimenti metallurgici, la cui recente chiusura ha risparmiato soltanto piccoli cantieri navali. Oggi il settore secondario include prevalentemente aziende alimentari specializzate nella produzione enologica, meccaniche e dei materiali da costruzione. La più cospicua fonte di reddito è comunque il terziario turistico, che procede ormai di pari passo con quello dei servizi: la zona infatti abbonda di attrattive, legate alla bellezza selvaggia e incontaminata del mare, ma anche alla presenza di una stazione termale in località S. Giovanni, che utilizza fanghi marini ricchi di zolfo e di iodio, piuttosto rari in Italia. Le strutture ricettive e di svago sono molteplici e includono fra l'altro svariati maneggi, scuole e centri velici. Questo è oltretutto l'unico centro dell'isola che possa vantare una buona dotazione di infrastrutture sociali: ospita, infatti , una struttura ospedaliera, diversi istituti di istruzione superiore e una scuola nautica della Guardia di Finanza. La cultura è una vocazione molto sentita: non mancano musei, pinacoteche centri culturali; in settembre, poi, è qui che si assegna il premio letterario Isola d'Elba "R. Brignetti". Degni di nota, infine, il periodico locale "Corriere Elbano" e la radio privata "RTS".  

Attualmente questo è forse l'unico centro dell'isola che possa vantare una pluralità di stimoli per tutto l'arco dell'anno. L'assetto economico, che riesce a garantire elevati valori di reddito, ha subito profondi mutamenti dal secondo dopoguerra ad oggi: negli anni precedenti all'ultimo conflitto mondiale, infatti, avevano avuto modo di svilupparsi imponenti stabilimenti metallurgici, la cui recente chiusura ha risparmiato soltanto piccoli cantieri navali. Oggi il settore secondario include prevalentemente aziende alimentari specializzate nella produzione enologica, meccaniche e dei materiali da costruzione. La più cospicua fonte di reddito è comunque il terziario turistico, che procede ormai di pari passo con quello dei servizi: la zona infatti abbonda di attrattive, legate alla bellezza selvaggia e incontaminata del mare, ma anche alla presenza di una stazione termale in località S. Giovanni, che utilizza fanghi marini ricchi di zolfo e di iodio, piuttosto rari in Italia. Le strutture ricettive e di svago sono molteplici e includono fra l'altro svariati maneggi, scuole e centri velici. Questo è oltretutto l'unico centro dell'isola che possa vantare una buona dotazione di infrastrutture sociali: ospita, infatti , una struttura ospedaliera, diversi istituti di istruzione superiore e una scuola nautica della Guardia di Finanza. La cultura è una vocazione molto sentita: non mancano musei, pinacoteche centri culturali; in settembre, poi, è qui che si assegna il premio letterario Isola d'Elba "R. Brignetti". Degni di nota, infine, il periodico locale "Corriere Elbano" e la radio privata "RTS".  

Relazioni

La cittadina è riuscita a rendere piacevolmente fruibili le bellezze naturali, sviluppando in modo adeguato la propria struttura ricettiva, i servizi in genere e quindi, il tursmo. Il Patrono S. Cristino si celebra il 29 giugno. Alla cittadina è stata conferita la croce di guerra al valor militare e la medaglia di bronzo al valor civile per le perdite subite durante i bombardamenti dell'ultima guerra mondiale.

La cittadina è riuscita a rendere piacevolmente fruibili le bellezze naturali, sviluppando in modo adeguato la propria struttura ricettiva, i servizi in genere e quindi, il tursmo. Il Patrono S. Cristino si celebra il 29 giugno. Alla cittadina è stata conferita la croce di guerra al valor militare e la medaglia di bronzo al valor civile per le perdite subite durante i bombardamenti dell'ultima guerra mondiale.

Località

Acquaviva, Bagnaia, Campitelle, Isola di Montecristo, Le Foci, Magazzini, San Giovanni, Scaglieri, Scalieri, Schiopparello, Viticcio

Acquaviva, Bagnaia, Campitelle, Isola di Montecristo, Le Foci, Magazzini, San Giovanni, Scaglieri, Scalieri, Schiopparello, Viticcio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Portoferraio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.