Descrizione

Centro di origine medievale, situato suggestivamente in vetta ad un colle su cui domina il castello omonimo. La sua economia è legata in prevalenza ai settori agricolo e commerciale pur mostrando una tendenza di sviluppo nei settori turistico e dell'artigianato. La popolazione dei fosdinovesi -caratterizzata da un tasso di invecchiamento particolarmente elevato- si distribuisce su numerose località, come: Borghetto, Canepari, Caniparola, Carignano, Giucano, Marciaso, Melara, Paghezzana, Ponzanello, Posterla, Pulica, Tendola. Il centro abitato, adagiato su una collina, si presenta con un assetto territoriale dolce, privo di asperità. Dal secondo dopoguerra si è esteso in seguito al sorgere di nuovi agglomerati urbani, frutto dell'espansione edilizia. La lupa raffigurata nello stemma della città era già presente nei più antichi sigilli del comune, anche se in atteggiamenti sempre diversi. La presenza della lupa è giustificata da un'antica tradizione che attribuisce al primo nucleo del borgo di Fosdinovo origini romane.  

Centro di origine medievale, situato suggestivamente in vetta ad un colle su cui domina il castello omonimo. La sua economia è legata in prevalenza ai settori agricolo e commerciale pur mostrando una tendenza di sviluppo nei settori turistico e dell'artigianato. La popolazione dei fosdinovesi -caratterizzata da un tasso di invecchiamento particolarmente elevato- si distribuisce su numerose località, come: Borghetto, Canepari, Caniparola, Carignano, Giucano, Marciaso, Melara, Paghezzana, Ponzanello, Posterla, Pulica, Tendola. Il centro abitato, adagiato su una collina, si presenta con un assetto territoriale dolce, privo di asperità. Dal secondo dopoguerra si è esteso in seguito al sorgere di nuovi agglomerati urbani, frutto dell'espansione edilizia. La lupa raffigurata nello stemma della città era già presente nei più antichi sigilli del comune, anche se in atteggiamenti sempre diversi. La presenza della lupa è giustificata da un'antica tradizione che attribuisce al primo nucleo del borgo di Fosdinovo origini romane.  

Storia

Il suo nome sembra derivare da "Fosdenovum", fossa sotto le mura, o da "Faucenovo", foce alle spalle del paese. Nel castello dei Malaspina, che ha fortemente caratterizzato la storia di questo paese, la leggenda vuole sia stato ospitato Dante Alighieri. Dopo il dominio dei nobili di Erbenia e Buttafava, iniziato nel 1224, divenne feudo dei Malaspina, in seguito ad un'aspra contesa tra i vescovi di Luni e i Malaspina, sorta proprio sull'attribuzione di quel castello e risolta poi a favore di questi ultimi dallo stesso Dante Alighieri agli inizi del'300. I Malaspina dominarono fino all'avvento di Napoleone nel 1796, finché, nel 1797, il feudo entrò a far parte della Repubblica Cisalpina e fu assegnato dal Congresso di Vienna al Ducato di Modena. In epoca contemporanea, la località è stata teatro dell'ultima grande battaglia sul fronte italiano tra i tedeschi e gli alleati nell'inverno del 1945. In epoche più recenti, infine, ha subito un esodo di manodopera. Tra i monumenti di maggior rilievo sono da segnalare: la chiesa romanica di S. Remigio e il bellissimo castello, risalenti all'epoca medievale. Il castello, tuttora di proprietà privata, è in ottimo stato di conservazione; in esso sono raccolte armi e suppellettili antiche nonché altri oggetti d'epoca. Del'700 è invece la villa dei Malaspina a Caniparola. Fra i monasteri, sono degni di nota l'oratorio dei Bianchi e il Castello di Gragnola. L'economia da agricola si è evoluta in industriale; è in espansione il comparto turistico. Parallelamente, la società ha fatto registrare uno sviluppo analogo.  

Il suo nome sembra derivare da "Fosdenovum", fossa sotto le mura, o da "Faucenovo", foce alle spalle del paese. Nel castello dei Malaspina, che ha fortemente caratterizzato la storia di questo paese, la leggenda vuole sia stato ospitato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DANTEALIGHIERI'>Dante Alighieri</a>. Dopo il dominio dei nobili di Erbenia e Buttafava, iniziato nel 1224, divenne feudo dei Malaspina, in seguito ad un'aspra contesa tra i vescovi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LUNI'>Luni</a> e i Malaspina, sorta proprio sull'attribuzione di quel castello e risolta poi a favore di questi ultimi dallo stesso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DANTEALIGHIERI'>Dante Alighieri</a> agli inizi del'300. I Malaspina dominarono fino all'avvento di Napoleone nel 1796, finché, nel 1797, il feudo entrò a far parte della Repubblica Cisalpina e fu assegnato dal Congresso di Vienna al Ducato di Modena. In epoca contemporanea, la località è stata teatro dell'ultima grande battaglia sul fronte italiano tra i tedeschi e gli alleati nell'inverno del 1945. In epoche più recenti, infine, ha subito un esodo di manodopera. Tra i monumenti di maggior rilievo sono da segnalare: la chiesa romanica di S. Remigio e il bellissimo castello, risalenti all'epoca medievale. Il castello, tuttora di proprietà privata, è in ottimo stato di conservazione; in esso sono raccolte armi e suppellettili antiche nonché altri oggetti d'epoca. Del'700 è invece la villa dei Malaspina a Caniparola. Fra i monasteri, sono degni di nota l'oratorio dei Bianchi e il Castello di Gragnola. L'economia da agricola si è evoluta in industriale; è in espansione il comparto turistico. Parallelamente, la società ha fatto registrare uno sviluppo analogo.  

Economia

L'economia di questo piccolo centro, che si manifesta di buon livello, ruota intorno al settore dell'edilizia, che si avvale di un discreto numero di strutture produttive, anche se non rilevanti; attivi anche il comparto manifatturiero e quello turistico, in continuo sviluppo. Le strutture ricettive ed i pubblici esercizi sono di una certa rilevanza e sono presenti anche strutture per il tempo libero e per lo sport, come ad esempio dei campi da tennis. Nell'ambito culturale è da segnalare la presenza di una biblioteca, ma le strutture scolastiche si limitano a quelle relative all'istruzione dell'obbligo (elementari e medie).  

L'economia di questo piccolo centro, che si manifesta di buon livello, ruota intorno al settore dell'edilizia, che si avvale di un discreto numero di strutture produttive, anche se non rilevanti; attivi anche il comparto manifatturiero e quello turistico, in continuo sviluppo. Le strutture ricettive ed i pubblici esercizi sono di una certa rilevanza e sono presenti anche strutture per il tempo libero e per lo sport, come ad esempio dei campi da tennis. Nell'ambito culturale è da segnalare la presenza di una biblioteca, ma le strutture scolastiche si limitano a quelle relative all'istruzione dell'obbligo (elementari e medie).  

Relazioni

Pur non avendo rapporti di entità rilevante con i centri vicini, esiste un discreto pendolarismo su Fosdinovo per motivi di lavoro legati al commercio e all'industria. Le sue enormi attrattive, sia dal punto di vista paesaggistico, per la sua suggestiva posizione, sia dal punto di vista artistico-storico, l'hanno resa nel tempo una meta turistica di rilievo. Uno dei principali motivi di attrattiva offerti dal comune è la visita al castello Malaspina, uno dei meglio conservati in Italia, che è accessibile al pubblico: il castello offre un prezioso ed interessante contrasto tra le strutture difensive esterne e la residenza interna, dalla fastosa impronta rinascimentale; non mancano le segrete, i bastioni con i camminamenti ed il trabocchetto per i nemici, dall'efficace appellativo di Pozzo della Dimenticanza. La festa del Patrono S. Remigio si celebra il 1°ottobre; la solennità più popolare, invece, è quella di S. Pietro, il 29 giugno.

Pur non avendo rapporti di entità rilevante con i centri vicini, esiste un discreto pendolarismo su Fosdinovo per motivi di lavoro legati al commercio e all'industria. Le sue enormi attrattive, sia dal punto di vista paesaggistico, per la sua suggestiva posizione, sia dal punto di vista artistico-storico, l'hanno resa nel tempo una meta turistica di rilievo. Uno dei principali motivi di attrattiva offerti dal comune è la visita al castello Malaspina, uno dei meglio conservati in Italia, che è accessibile al pubblico: il castello offre un prezioso ed interessante contrasto tra le strutture difensive esterne e la residenza interna, dalla fastosa impronta rinascimentale; non mancano le segrete, i bastioni con i camminamenti ed il trabocchetto per i nemici, dall'efficace appellativo di Pozzo della Dimenticanza. La festa del Patrono S. Remigio si celebra il 1°ottobre; la solennità più popolare, invece, è quella di S. Pietro, il 29 giugno.

Località

Borghetto, Borghetto-Melara, Canepari, Caniparola, Caprognano, Carignano, Cortila, Giucano, Gragnola, La Traggiara, La Vagina, Marciaso, Melara, Monte Carboli, Paghezzana, Ponzanello, Posterla, Pulica, Tendola

Borghetto, Borghetto-Melara, Canepari, Caniparola, Caprognano, Carignano, Cortila, Giucano, Gragnola, La Traggiara, La Vagina, Marciaso, Melara, Monte Carboli, Paghezzana, Ponzanello, Posterla, Pulica, Tendola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fosdinovo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.