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Foto 360
Arco
Comune - TN, Italy
Eremo di San Giacomo e San Silvestro al monte
2568
Sulle pendici del monte Velo, si raggiunge con una passeggiata in leggera salita di circa un quarto ...
d’ora che parte dalla località Salve Regina: la fatica è ben ripagata da una vista spettacolare sul Basso Sarca e dalla presenza della chiesa con annesso piccolo eremo, dove si possono vedere degli affreschi ben conservati di Marco Sandelli, detto Moretto -pittore attivo nella seconda metà del Quattrocento nella zona di Arco- e respirare l’atmosfera degli antichi luoghi di ospitalità per viandanti. La chiesa sorge infatti sull’antica via che collegava la zona dell’Alto Garda alla valle di Gresta.
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Eremo di San Paolo
1283
Sorto per volere dei conti d’Arco sull’antica strada che conduceva a nord, verso Trento,...
ha avuto una storia tormentata e in varie occasioni ha rischiato di andare perduto; abitato da diversi eremiti ed eremite, nel corso dei secoli è servito anche da lazzaretto e da luogo di accoglienza e contumacia «extra moenia» per la città di Arco. Nella visita è possibile ammirare le splendide decorazioni a fresco sia dell’esterno -di soggetto sia sacro, le più recenti, sia profano, le più antiche- che dell’aula, dove si può ammirare sia un ciclo con le «Storie della vita di San Paolo», sia una splendida «Ultima cena» affrescata direttamente sulle gibbosità della parete rocciosa cui l’eremo si aggrappa.
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Chiesa di San Tommaso a Padaro
1324
La prima notizia storica sull'edificio si ha con un documento del 1537 relativo alla sacra visita, d...
ove vennero chiamati i sindaci delle cappelle sparse nel territorio di Arco. Fra questi vi era il massaro della chiesa di Padaro. Nel 1613 i visitatori diedero l'ordine di sistemare le pareti e sostituire alcuni paramenti dell'altare maggiore accennando alla presenza di un altare dedicato a San Giacomo. Nel 1782, l'arciprete Santoni scrive nella sua relazione delle chiese soggette alla Pieve: "Padaro. Pagus Romarzoli supra Vigne in monte campestri locatus, cum Cappella S. Thomae, et uno sacredote qui ad missam diebus festis celebrandam solet a populo conduci", indicando che era il popolo stesso che si procurava il prete per celebrare la messa festiva. La chiesa era curata dalla vicinia di Padaro e i pochi beni di sua pertinenza venivano affittati durante un'asta pubblica tenuta nella piazzetta del paese. Nel 1827 il canonico Bellotti, delegato arcipretale di Arco, dà notizia di una ristrutturazione dell'edificio, mentre quarant'anni più tardi il visitatore vesco
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Pala di San Tommaso apostolo
1284
San Tommaso apostolo con la squadra in mano, San Giovanni Battista, Sant'Antonio abate e san Vigilio...
; opera attribuibile alla scuola di Zanoni, pittore di Massone attivo in zona nei primi decenni del Seicento
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La Chiesa Collegiata- campanile
1361
Si trova nella piazza Tre Novembre, in centro ad Arco, e domina con l’imponente struttura tutt...
o l’abitato del centro storico; è sicuramente uno dei monumenti più belli ed interessanti di tutta la città, oltre che punto di riferimento da sempre per la comunità arcense. Sul campanile trovano posto sei campane e un orologio con l’iscrizione “Ex istis una erit ultima” (di queste (ore) una sarà l’ultima). Indica lo scorrere del tempo anche la frase di Ovidio riportata asud, in prossimità di una grande meridiana: tempora labuntur, tacitisque senescimus annis. Anche lateralmente e vista da sud, la costruzione appare imponente e domina tutto il borgo arcense, caratterizzandone la forma e lo sviluppo, con i potenti contrafforti che si stagliano verso l’alto. Alla chiesa si accede attraverso un portone in legno, decorato con formelle che riproducono storie della vita della Madonna, il dogma dell’Assunta e lo stemma di Pio XII, oltre che quello della città di Arco; le formelle in legno di noce sono
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Chiesa di San Martino
1502
La chiesa è ad un’unica navata; ai lati del presbiterio due altari; suggestivo nella su...
a semplicità è il tetto ligneo a carena di nave. Accurati lavori di restauro hanno messo in luce sulla parete Nord preziosi affreschi, disposti su due livelli, e risalenti con tutta probabilità alla seconda metà del Trecento. Potrebbero essere opera della scuola di Federico del fu Bonanno da Riva ed in particolare di suo figlio Giacomo da Riva, attivo in quel periodo nel Trentino. Un’opera più recente è invece la tela contenuta nell’altare ligneo di sinistra; rappresenta la Madonna col Bambino e, più sotto, S. Lucia e S. Apollonia; sullo sfondo il paesaggio di Arco. La tela è firmata Z.A. 1612, sigla che deve essere riferita al più volte menzionato pittore Giovanni Antonio Zanoni di Massone. Il piccolo sagrato antistante la chiesa è un balcone sulla valle; di fronte le rocce vive del Collodri e della rupe del Castello, macchiate qua e là dalle chiazze nere dei lecci.
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Ritratto della signora Torelli
565
Dipinto realizzato nel 1880 (cm 99 x 73). In quei due anni Segantini abita e lavora a Milano, nel co...
mplesso delle case operaie, un fabbricato di moderna edilizia sociale che costeggia il naviglio di San Marco.
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Nevicata sul naviglio
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Olio su tela (60 x 30 centimetri). Il naviglio, con i suoi colori brillanti e l'atmosfera di festa, ...
diventa per Segantini un'immagine familiare, ma soprattutto gli consente di studiare dal vero gli effetti della luce e del suo riverberarsi sulle acque dei canali, cogliendo sul vero gli effetti atmosferici. Preparando la svolta della sua produzione più nota.
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Eremo di San Giacomo e San Silvestro al monte
Eremo di San Giacomo e San Silvestro al Monte
Eremo di San Giacomo e San Silvestro al Monte
Eremo di San Paolo
Eremo di San Paolo
Eremo di San Paolo
Chiesa di San Tommaso a Padaro
Pala di San Tommaso apostolo
La Chiesa Collegiata- campanile
Chiesa di San Martino
Bagnante
Il volo
Figura orfica
Ritratto della signora Torelli
Nevicata sul naviglio
Fabio Emanuelli
Eremo di San Giacomo e San Silvestro al monte
Sulle pendici del monte Velo, si raggiunge con una passeggiata in leggera salita di circa un quarto d’ora che parte dalla località Salve Regina: la fatica è ben ripagata da una vista spettacolare sul Basso Sarca e dalla presenza della chiesa con annesso piccolo eremo, dove si possono vedere degli affreschi ben conservati di Marco Sandelli, detto Moretto -pittore attivo nella seconda metà del Quattrocento nella zona di Arco- e respirare l’atmosfera degli antichi luoghi di ospitalità per viandanti. La chiesa sorge infatti sull’antica via che collegava la zona dell’Alto Garda alla valle di Gresta.
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