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Descrizione
Comune montano di origine medievale, che sta prendendo sempre maggiore coscienza della propria vocazione turistica il cui significativo apporto economico sta gradualmente affiancandosi a quello delle tradizionali attività silvo-pastorali. I capracottesi, concentrati nel centro storico, presentano un indice di vecchiaia elevatissimo; il territorio montuoso ha un profilo accidentato e presenta quote che superano quasi sempre i mille metri. I tratti paesaggistici più aspri e rocciosi si alternano agli altipiani (Prato Gentile) e ai morbidi rilievi alto-collinari, spesso ricoperti di vegetazione boschiva; l'orizzonte è segnato dalle creste dell'Appennino con i rilievi del Parco Nazionale d'Abruzzo, quelli della catena della Maiella e, più vicina, la valle del Sangro. Completano il quadro il tratturo Celano-Foggia e le sorgenti del torrente Verrino. L'area di Monte le Pere è oggetto di contestazione con il comune di Sant'Angelo del Pesco. Lo stemma, di cui è stato chiesto il riconoscimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, raffigura una capra e, sotto, un fuoco acceso.
Storia
La presenza di un insediamento in epoca sannitica pare ormai accertata; l'attuale comunità ritrova, però, le sue radici nell'alto Medioevo, quando ad esercitare la signoria su queste terre era la famiglia comitale dei Borrello di Agnone. A cavallo tra il Tre ed il Quattrocento il feudo appartenne ai Carafa, poi ai duchi d'Evoli di Castropignano, ai Cantelmo, ai Piscicelli e poi di nuovo ai d'Evoli nel XVII secolo. Da questi la proprietà passò ai Caracciolo di Santobuono che la vendettero ad un altro esponente della famiglia dei Piscicelli. Nel 1807 il comune risulta inserito nel distretto di Isernia, governo di Vastogirardi; quattro anni più tardi diventa capoluogo di un'unità amministrativa. Restano poche tracce della cinta muraria che proteggeva il centro nel periodo medievale; tra i monumenti di maggior rilievo si distingue invece la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, sorta insieme al primo nucleo abitato. A questa chiesa se ne aggiungono altre sei, tutte di epoca più recente, alcune ampiamente rimaneggiate; tra gli edifici civili si segnala la casa baronale, edificata nel primo Cinquecento dai nobili Gualtieri-Budone.
Economia
Non è sede di uffici di particolare importanza. Nel quadro economico le attività tradizionali legate alla pastorizia conservano un ruolo importante, soprattutto con gli allevamenti ovini e bovini e la produzione casearia; decisamente scarso il peso delle attività industriali: si contano pochissime imprese, impegnate soprattutto nei settori dell'edilizia e materiali da costruzione e della meccanica, mentre conserva una certa vivacità l'artigianato, particolarmente nella lavorazione del legno. I cittadini hanno a disposizione una biblioteca, una stazione dei carabinieri, i normali servizi comunali, postali e bancari; si può frequentare la scuola dell'obbligo, mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado è necessario trasferirsi ad Agnone o a Isernia. Il sistema sanitario offre, oltre alla farmacia, un servizio di ambulatorio e guardia medica. La trasformazione che sta subendo il tessuto economico locale, con la sempre maggiore influenza del turismo, comincia ad interessare anche il sistema ricettivo, che presenta ampi margini di sviluppo legati alla costruzione di impianti per la pratica degli sport invernali.
Relazioni
Tra i centri altomolisani è forse quello maggiormente interessato dal turismo estivo che qui non è determinato unicamente dal rientro degli emigrati; fino a pochi anni fa, però, la vita paesana conosceva un andamento ciclico, vivace in estate e ridotto a ritmi assai piu lenti nei mesi freddi. La recente valorizzazione delle potenzialità della zona come centro di sport invernali sembra destinata a cambiare radicalmente le prospettive per la popolazione locale: gli appassionati che fanno riferimento al locale Sci Club, e che utilizzano le piste di fondo già praticabili, guardano con interesse ed attesa alla costruzione di impianti idonei alla promozione di questo comune tra le più note località sciistiche nazionali. La festa del Patrono, San Sebastiano, si celebra il 13 luglio.
Località
Monte le Pere
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capracotta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 903
- Lat 41° 49' 58,31'' 41.83286389
- Long 14° 15' 51,32'' 14.26425556
- CAP 86082
- Prefisso 0865
- Codice ISTAT 094006
- Codice Catasto B682
- Altitudine slm 1421 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/4004 - Superficie 42.38 Km2
- Densità 21,31 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 06:39
- Tramonto 16:53
- Antonio Vincenzo Monaco
- Piazza Stanislao Falconi
- 86082 (IS) Molise
- tributi.capracotta@anutel.it
- www.capracotta.com
- 00057170946
25/10/2023
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Le camionette dei soldati polacchi invadono Capracotta, inaspettata operazione "militare" sul tetto dell'Alto MoliseL'Eco dell'Alto Molise e Alto Vastese
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Capracotta: apre la pista di Prato Gentile, resta chiusa quella Monte CapraroL'Eco dell'Alto Molise e Alto Vastese
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Neve Molise: aperta la stagione sciistica a Capracotta, manto di 30cm | FOTOMeteoWeb
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MOLISE, A CAPRACOTTA PRIMA NEVICATA DELL’ANNO: IN PAESE 20 CM DI NEVEFuturo Molise
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Molise, arrivata la prima neve a Capracotta: aprono gli impianti da sci - LaPresseLAPRESSE
Lunedì 08/01/2024 09:00
Prima neve del 2024, oltre 20 centimetri a Capracotta e Campitello: entra nel vivo la stagione sciisticaisnews.it
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A Capracotta torna l'Albero di Natale in piazza, una tradizione secolareIl Quotidiano del Molse
A Castel del Giudice, le migliori esperienze culturali a confronto per la rigenerazione territoriale delle aree interne
Il 17 novembre 2023, dalle 14.30, nella sala convegni di Borgotufi esperti di cultura di tutta Italia per il workshop “Biodiverso culturale” nell’ambito del Bando Borghi. Alle 19.30, la presentazione del libro “Bio Avversità” d Giannandrea Mencini. Il lavoro culturale per la rigenerazione territoriale sarà al centro del workshop, aperto al pubblico, che si terrà il 17 novembre 2023, a partire dalle 14.30, nella sala convegni di Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice (IS). Un incontro, dal titolo “Biodiverso Culturale” che segna l’avvio delle attività culturali organizzate nell’ambito del progetto di sviluppo dell’area interna molisana “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”, con il quale il Comune di Castel del Giudice ha vinto il Bando Borghi. Tra i protagonisti, introdotti dalla professoressa di antropologia culturale dell’Università del Molise Letizia Bindi, che ha organizzato l’evento in collaborazione con il Comune di Castel del Giudice, rappresentanti istituzionali e delle università ed esperti culturali, che con le loro esperienze ed iniziative realizzate in Molise e in diverse regioni italiane, sono espressione di azioni virtuose di valorizzazione del territorio e rigenerazione dell’Appennino. Un’occasione per creare o consolidare una rete di rapporti, in vista delle attività progettuali previste nell’ambito del Bando Borghi, al fine di arginare lo spopolamento e creare nuove forme di economia sostenibile che possano attrarre nuovi abitanti, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. «La valorizzazione culturale non solo serve a costruire una nuova identità delle comunità che abitano nelle aree interne – sottolinea il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, che aprirà l’incontro - ma rappresenta un prerequisito per il loro sviluppo economico e sociale, soprattutto nell’ambizioso tentativo di contribuire alla creazione di nuove forme di economie territoriali, che tengano insieme le risorse ambientali, le tradizioni e l’innovazione». La prima parte del workshop, dopo i saluti introduttivi dell’assessore alla cultura della Regione Molise Salvatore Micone, il rettore dell’Università del Molise Luca Brunese e la presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti, vedrà gli interventi di persone che a vario titolo hanno realizzato iniziative di animazione artistico-culturale dell’Appennino. Esperienze e percorsi che riflettono sull’“ossovivo”, che fa riferimento alla metafora dell’economista Manlio Rossi Doria, il quale scriveva che l’Italia è fatta di osso e di polpa, cioè di zone interne, appenniniche, spopolate, e di polpa, le aree costiere, agricole e industriali. Come quella di Angelo Bellobono, il quale ha aperto la “Casa Appennino”, una residenza artistica per valorizzare il patrimonio ambientale del Reatino con laboratori, mostre, cammini, che consolidano il legame con il territorio; e il Collettivo L’Aquila Reale di Francisco Navarrete Sitja che lavora con artisti latino-americani nella valle dell’Aniene basati sugli elementi naturali, sui suoni della montagna. «Sono esperienze che rispondono alla domanda: cosa vuol dire fare del lavoro culturale nelle aree interne? – Spiega Letizia Bindi -. Attraverso di esse, vogliamo sensibilizzare la comunità locale, per creare confronti e scambi, in vista della realizzazione a Castel del Giudice di residenze dell’artista: il soggiorno di artisti che in cambio di ospitalità lasciano in paese opere, performance, pezzi d’arte, idee e lavori». Tra i protagonisti del workshop, ci saranno anche Lucia Giardino di GilmiArt Project, Piernicola Di Iorio dell’Università del Molise, referente del Museo di Arte Contadina ARATRO, lo sculture Ettore Marinelli e l’agronomo e poeta Giorgio Paglione, Massimo Palumbo che racconterà l’esperienza del Maack_Museo all’aperto d’arte contemporanea Kalenarte di Casacalenda, Fridanna Maricchiolo e Antonio Seibusi dell’Associazione Molise di Mezzo, Luciana Petrocelli dell’associazone Casa Frezza di Castel del Giudice, Alice Pasquini, artista ed ideatrice del Cvtà Street Fest di Civitacampomarano e il sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele, Mirco Di Sandro e Ester Incollingo del CISAV, Raffaele Spadano di Montagne in Movimento e Camilla Stellato della Fondazione FITCARRALDO. La seconda parte, dedicata ai “patrimoni in movimento” sarà più istituzionale, con esperti del mondo della progettazione, come Vito Lattanzi, funzionario demoetnoantropologo del Museo delle Civiltà di Roma; Fabio Renzi, segretario della Fondazione Symbola che si collegherà dal Festival della Soft Economy di Treia, a cui il 16 novembre parteciperanno il sindaco Lino Gentile e Letizia Bindi, creando un ponte tra le iniziative di economia sostenibile di Castel del Giudice e la manifestazione; Vincenzo Santoro, responsabile cultura dell’ANCI, che parlerà del coinvolgimento dei comuni in un percorso di rete che sarà formalizzato nella realizzazione di un podcast dei borghi, in collaborazione con Rai 3; Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e Francesca Campora, direttrice della Fondazione Edoardo Garrone, che sviluppa progetti di formazione dedicati ai giovani che vogliono fare impresa valorizzando risorse ambientali, culturali e sociali. Uno scambio di buone pratiche che possono funzionare a Castel del Giudice, così come in altri comuni, in modo da diventarne attivatori. Sono già in preparazione attività di formazione e progettazione culturale che saranno già dal 2024 sintetizzate nell'offerta di un Master Internazionale - che si chiamerà #enzima – dedicato allo sviluppo sostenibile delle aree fragili a forte carattere multidisciplinare come elemento di svolta per una rigenerazione territoriale esperta e condivisa. La serata si concluderà con la presentazione del libro di Giannandrea Mencini “Bio Avversità. Il vizio delle monocolture nelle terre alte” edito da Kellerman, con la prefazione di Letizia Bindi. A discutere del libro con l’autore sarà Angelo Belliggiano, professore dell’Università del Molise, il quale nel progetto Centro di (ri)Generazione curerà in special modo l'osservatorio di politiche e pratiche di sviluppo rurale sostenibile e rigenerazione territoriale #rurobserv. Il volume è un viaggio sulla perdita di biodiversità a causa del proliferare delle monoculture agricole: dai vigneti di prosecco in Veneto, ai meleti in Val di Non, fino ai noccioleti del centro Italia, riportando testimonianze sulle conseguenze ambientali e sanitarie causate dall’agricoltura intensiva e dall’uso dei pesticidi. Lo scrittore, nella sua inchiesta, si sofferma poi sulle storie positive e vincenti, per dimostrare che un’agricoltura sostenibile è possibile. Di qui, il capitolo “Alto Molise, cuore della biodiversità”, che racconta di Carovilli con la storia dell’artigiana Veronica Testa e di Castel del Giudice con i meleti biologici Melise. Perché la cultura del fare impresa passa anche dall’intreccio tra cultura e agricoltura, come modello di sviluppo e riconnessione con la cura del territorio.
Info
50 studenti del Politecnico di Torino a Castel del Giudice per la rigenerazione del borgo
Un percorso immersivo durato quattro giorni, dal 17 al 20 ottobre 2023, durante il quale cinquanta studenti del Corso di Laurea triennale in Architettura del Politecnico di Torino – Atelier Città e Territorio, che affronta in chiave progettuale il tema della fragilità socio-spaziale dei territori di margine, hanno analizzato e studiato i progetti rigenerativi passati e in corso del Comune di Castel del Giudice (IS), scelto come caso studio per l’anno accademico 2023/2024. Gli studenti lavoreranno all’interno delle iniziative previste da “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”, il progetto vincitore del Bando Borghi – Linea A del Ministero della Cultura: un investimento di 20 milioni di euro assegnati dal PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza) per la rigenerazione del territorio e lo sviluppo sostenibile. «Far guardare i nostri territori con nuovi occhi è un arricchimento per il percorso di sviluppo a cui stiamo lavorando – ha sottolineato il sindaco Lino Gentile, che ha accompagnato gli studenti alla scoperta del paese -. I futuri architetti hanno osservato la nostra realtà, cogliendo nuovi punti di vista per dare origine ad idee progettuali che saranno valutate al fine di essere realizzate, in merito ai possibili utilizzi di destinazione di alcuni immobili, sulla fruizione pubblica di spazi e la valorizzazione di luoghi panoramici. Si sono, inoltre, confrontati con le persone del paese, dai giovani agli anziani, ed è da questo dialogo che sono nate delle interessanti proposte, che poi presenteranno come lavoro di fine anno nel corso di laurea». Ad accompagnare gli studenti, i docenti Antonio De Rossi e Loris Servillo dell’Atelier Città e Territorio del corso di laurea triennale in Architettura del Politecnico di Torino, accompagnati dai collaboratori Marco Del Fiore, Mauro Fontana, Federica Serra e Matteo Tempestini. Nella quattro giorni di full immersion, i giovani hanno incontrato ed interagito con amministratori e tecnici locali, ma anche con gli abitanti del paese, entrando nelle case e nei luoghi pubblici, per conoscere da vicino le esigenze della popolazione e trarre spunto per elaborare progetti in linea con le attività di rigenerazione. L’ingegnere Rosita Levrieri, responsabile dell’ufficio unico del progetto di rigenerazione del Comune, ha esposto loro la mission, gli obiettivi e le attività previste dal progetto del Bando Borghi; l’architetto Enrico Ricci ha illustrato le modalità di attuazione degli interventi infrastrutturali mediante lo strumento della STU – Società di Trasformazione Urbana e l’importanza della realizzazione di progetti cantierabili e della vicinanza con le maestranze previste in cantiere. Gli studenti hanno dialogato, inoltre, con l’architetto Nicola Di Biase, progettista della componente privata della Vello SPA che si è soffermato sugli investimenti dell’albergo diffuso Borgotufi, dove sono attualmente in fase di realizzazione alcuni lavori finanziati dal CIS – Contratti Istituzionali di Sviluppo, per la creazione della Casa della Conoscenza, che ospiterà una biblioteca e spazi per l’incontro degli abitanti. Diverse le esperienze che i ragazzi hanno potuto vivere sul territorio, dalla partecipazione ai rilievi nei cantieri aperti a Borgotufi, alle attività a contatto con le realtà agricole ed imprenditoriali che negli ultimi anni sono state motore di rigenerazione di Castel del Giudice, come la visita all’azienda agricola Melise, che coltiva mele biologiche ed altri prodotti di agricoltura sostenibile, al birrificio Malto Lento, all’Apiario di Comunità, al Centro Studi Casa Frezza. Grazie a queste esperienze di arricchimento professionale e umano, i futuri architetti del Politecnico di Torino hanno elaborato i primi concept progettuali per gli spazi pubblici del borgo, che sono stati presentanti al sindaco e all’amministrazione. Nei prossimi mesi, gli studenti – suddivisi in gruppi di lavoro da 3 o 4 e guidati dai docenti e dai loro collaboratori – lavoreranno nello sviluppo di dettaglio dei progetti che saranno poi presentanti e restituiti alla cittadinanza.
Info
Una canzone per le Mainarde
Si terrà a Castel San Vincenzo, giovedì 21 settembre, a partire dalle ore 17,30, in piazza Umberto Primo, l’evento una “Una canzone per le Mainarde”. Una evento senza nessuna sigla che vuol trarre spirito dalla sola voglia di essere utile alla bellezza. La presenza di Franco Valente, di rappresentanti della politica locale e regionale, di ambientalisti, difensori della bellezza ambientale e paesaggistica, di chiunque voglia unirsi alla concreta pretesa a viver nelle condizioni che ci hanno decorosamente lasciato in eredità, garantirà trasversalmente una certezza: La Salvezza delle Mainarde!
Info
Il 5 agosto a Castel del Giudice la presentazione delle azioni del progetto di rigenerazione del territorio
Il 5 agosto 2023, alle 10:00, la presentazione delle azioni del progetto di sviluppo sostenibile del paese e del territorio, vincitore del Bando Borghi del PNRR, con il comitato tecnico-scientifico. Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino. Entra nel vivo il progetto di sviluppo dell’area interna molisana, che vede il paese dell’Alto Molise vincitore del Bando Borghi - Linea A: un investimento di 20 milioni di euro assegnati dal PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza) per la rigenerazione del territorio e lo sviluppo sostenibile. Sabato 5 agosto, alle ore 10:00, nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, sarà presentato alla cittadinanza e al pubblico “Il piano integrato delle azioni del Centro di (ri)Generazione” con la partecipazione dei protagonisti – professionisti di vari ambiti, professori universitari, ricercatori - che collaborano al comitato tecnico-scientifico, che realizzerà, con il coinvolgimento della comunità locale, gli interventi pianificati per fare di Castel del Giudice un laboratorio sperimentale di una nuova urbanità contemporanea, che argini lo spopolamento per creare nuove forme di economia sostenibile ed attrarre nuovi abitanti, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Un appuntamento importante durante il quale il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile illustrerà la road map del progetto fino a gennaio 2024. «Dopo anni di paziente lavoro di semina, di pioneristiche sperimentazioni – sottolinea il sindaco Lino Gentile - occorre che l’Appennino apra una nuova strada da percorrere insieme, con cura, entusiasmo e competenza: è lo spirito che anima la Comunità di Castel del Giudice nell’attuazione del progetto “Bando Borghi”. Lo si vuol fare insieme con i territori circostanti, nella consapevolezza di dover superare la lunga stagione di resistenza, affinché le aree interne diventino avamposto e laboratorio di riflessioni e di pratiche che possano essere utili all’intero Paese, nell’ ambizioso progetto di sperimentare nuove forme di economia in un quadro ideologico nuovo, in linea con gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030». Il progetto arricchisce e dà continuità alla strategia di sviluppo economico e sociale messa in atto negli ultimi 20 anni a Castel del Giudice per invertire la rotta dello spopolamento, puntando sul ritorno alla terra, la tutela dell’ambiente, l’agricoltura come mestiere da riscoprire, la partecipazione condivisa e il turismo sostenibile. Dopo l’introduzione del primo cittadino e i saluti della deputata Elisabetta Christiana Lancellotta e del rettore dell’Università del Molise Luca Brunese, a moderare l’incontro pubblico sarà Rosita Levrieri, responsabile dell’ufficio di progetto del Centro di (ri)Generazione. Per la Regione Molise, parteciperà il vicepresidente della giunta regionale Andrea Di Lucente, assessore dello sviluppo economico. Interverranno: Letizia Bindi, professoressa dell’Università del Molise che parlerà di patrimoni bioculturali, attività immateriali e creative, inclusività sociale; Loris Servillo e Antonio De Rossi, professori del Politecnico di Torino, che si soffermeranno, il primo sulle attività in ambito urbanistico, il secondo sulle attività di progettazione architettonica; Livio De Santoli, professore dell’Università La Sapienza di Roma, che farà un intervento sulle attività in ambito di energia, fonti rinnovabili e sostenibilità ambientale; Francesco Zullo, professore dell’Università degli Studi dell’Aquila approfondirà gli strumenti di pianificazione territoriale. Angelo Belliggiano, professore dell’Università del Molise si soffermerà sulle azioni relative allo sviluppo sostenibile e all’economia locale; in seguito, lo storico Franco Valente illustrerà la documentazione storica per la valorizzazione, per lasciare la parola a Nicola Di Biase, progettista della Vello SPA che si soffermerà sugli investimenti di natura privata di Borgotufi e Enrico Ricci, imprenditore che illustrerà le modalità di attuazione degli interventi infrastrutturali mediante lo strumento della “STU” – Società di Trasformazione Urbana. Sono tre gli assi su cui si appoggia il progetto che farà di Castel del Giudice il punto di riferimento delle terre appenniniche per la nuova residenzialità contemporanea: “welfare e comunità”, per rafforzare le condizioni abitative e investire nei sistemi integrati a servizio della nuova residenzialità, permanente e temporanea; lo “sviluppo sostenibile delle risorse naturali”, per sperimentare la transizione ecologica in chiave locale, e per diventare laboratorio per nuove competenze e per integrare la riqualificazione ambientale con quella sociale applicando concretamente i principi di una ecologia integrale; l’ “attrattività turistica e territoriale” per valorizzare gli asset culturali, secondo equilibri tra residenzialità, turismo, e accoglienza. In merito al tema “welfare e comunità”, gli interventi pianificati con i fondi del Bando Borghi punteranno al miglioramento della qualità della vita e alla costruzione di strategie per accogliere nuovi abitanti. Tra questi, la creazione di un incubatore di start up e di soluzioni di senior social housing (appartamenti indipendenti organizzati intorno a una serie di servizi comuni aggiuntivi pensati per i bisogni di persone over 65). Ma anche azioni di “riabitare digitale” come smart e co-working, co-housing, welfare e telemedicina, per costruire un nuovo concetto di abitabilità per il territorio. Non mancheranno attività di welfare culturale per la riscoperta dei saperi produttivi e per promuovere il benessere dei residenti e di coloro che sceglieranno di vivere a Castel del Giudice. Seguendo l’asse dello “Sviluppo sostenibile delle risorse naturali”, sarà creato un laboratorio interno e luogo di formazione per nuovi generatori dell’abitare sostenibile e contemporaneo. Si ricercheranno e sperimenteranno nuove fonti rinnovabili, con l’obiettivo di dar vita ad un borgo a basso impatto ambientale, sia in termini di uso dell’acqua e delle risorse energetiche, sia per l’uso del suolo e la chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti, affinché diventino utili risorse. L’obiettivo è anche quello di fare di Castel del Giudice una comunità energetica, che sappia usare le risorse in modo condiviso. A queste attività sarà unita la ricerca, con la realizzazione di un polo scientifico per la formazione di alto livello denominato #ENZIMA, Istituto di Studi Avanzati per la Rigenerazione Territoriale degli Appennini, che intende offrire un Master Internazionale di Strategie Integrate per la Rigenerazione Territoriale (Master S.I.R.T.) per creare esperti di progettazione nei temi dell’ecologia, dell’innovazione sociale in agricoltura, sullo sviluppo rurale sostenibile, sull’inclusione e il ripopolamento. Implementando le azioni che hanno reso Castel del Giudice fulcro di attrazione turistica, con la realizzazione dell’albergo diffuso e di esperienze che attirano visitatori tutto l’anno, si lavorerà per intercettare nuovi flussi turistici, ma anche per promuovere nuove formule residenziali integrate con la comunità locale. Tra queste, le residenze temporanee per artisti e smart-worker, come la #Capsulasullavalle, un modulo abitativo a basso impatto ambientale che ciclicamente, durante tutto l’anno, sarà luogo di ospitalità. Saranno installate opere d’arte e una stazione ipogea di scambio intermodale, pensata per ridurre l’impatto dei mezzi di trasporto, individuali o aziendali, connessi ai flussi di abitanti, turisti e visitatori. In sintesi, il programma segue la metafora dell’alveare, con l’idea regina di una rigenerazione territoriale competente, sostenibile e partecipativa: le iniziative messe a rete si concentrano su aspetti quali la bellezza, il nutrimento, una nuova idea produttiva delle aree interne e montane, la creatività, il senso di appartenenza e il rinnovamento comunitario, l’impegno individuale per una società più giusta e un rapporto finalmente corretto con l’ambiente.
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Il 18 giugno al Cerris Park di Chiauci (IS) una giornata dedicata alla salute e al benessere
Una giornata di benessere e di rilassamento immersi nel bosco di Sant’Onofrio, all’ombra di maestosi alberi di cerro, per favorire il contatto diretto con la natura: domenica 18 giugno, alle 13.30, Cerris Park ospiterà una tappa del Tour Molise-Puglia Reiki-Fuji di tecnica di Allineamento Spirituale di Shamballah. A cura dell’olista Mikao Roger, specializzato in studi sulla colonna vertebrale, i partecipanti verranno introdotti alla tecnica dell’Allineamento Spirituale di Shamballah, un innovativo sistema di Reiki-Fuji (tecnica giapponese) che purifica e riallinea la colonna vertebrale partendo dal presupposto che in essa si manifestano i maggiori blocchi che, ostacolando lo scorrere dell’energia vitale, causano malattie e sofferenze (scoliosi, ernie al disco, cervicali, dolori alle ginocchia). Metodologia che, canalizzando un flusso vitale ed impulsi energetici e riuscendo nel contempo a modificare la memoria temporale delle cellule dell'organismo, sblocca di conseguenza i possibili condizionamenti mentali ed emozionali presenti nell’individuo. Raggiungere Cerris Park è facilissimo: il Parco Avventura si trova a soli 10 minuti da Isernia, lungo una delle arterie stradali del Molise, la 650 Fondovalle Trigno, uscita direzione Chiauci. Il Parco Avventura nasce per soddisfare le esigenze di divertimento di grandi e piccini proponendo 2 percorsi MINI, 4 percorsi BABY e 5 percorsi OVER. Ci si può cimentare tra passerelle oscillanti, ponti sospesi, attraversamenti di reti e lanci dalla zip-line per fantastiche giornate all’insegna del divertimento in famiglia con i bambini, in coppia, in gruppo o con gli amici. Nel parco avventura c’è anche un’ampia area pic-nic attrezzata con posti fuoco per barbecue e un punto ristoro dove acquistare panini e bevande, oltre che un ampio parcheggio e servizi igienici. L'ingresso al Parco Avventura e all’evento di Allineamento Spirituale Shamballah è aperto a tutti ed è gratuito. Chi desidera può prenotare un trattamento personalizzato contattando il 328 027 0890. Parco Avventura Cerris Park, Bosco di Sant’Onofrio, Chiauci (IS) Tel. 328 027 0890 (anche WhatsApp) cerrispark.mdl@gmail.com https://cerrispark.altervista.org/
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Officine Cromatiche - 7° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Isernia”, Stephanie Gengotti ospite d’onore
Sarà la fotografa italo-francese Stephanie Gengotti l’ospite d’onore della cerimonia di premiazione della 7^ Edizione del Concorso Fotografico Nazionale “Città di Isernia” – Tema obbligato “Movimento”, che si terrà il 10 giugno 2023 alle 16.30 nella Galleria Spazio Arte Petrecca di Isernia. Il concorso fotografico è stato organizzato dall’associazione fotografica isernina “Officine Cromatiche” ed ha visto la partecipazione di ben 224 fotografi in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia. Stephanie Gengotti dibatterà con i presenti sul tema “La fotografia per scoprire se stessi”. Laureata in traduzione inglese e francese e diplomata in fotogiornalismo presso la Scuola Romana di Fotografia (dove ha frequentato anche un master in fotografia di moda e ritratto), lavora principalmente con la fotografia di reportage e di ritratto. Vive la fotografia come un mezzo quasi terapeutico, un canale senza filtri per comunicare con il soggetto in un irresistibile bisogno di raccontare, calandosi negli aspetti meno esplorati della società umana. Il suo sguardo non pretende di giudicare la realtà, ma segue le persone e il loro ambiente, raccontandone il lato più intimo e segreto. La necessità di stabilire un rapporto empatico e diretto, la porta spesso a vivere nella stessa casa e nella stessa identica routine quotidiana dei protagonisti delle sue storie. La fotografia è solo l'ultimo atto, la catarsi, di un lungo e lento percorso di conoscenza. I suoi lavori sono stati premiati ed esposti in numerose mostre in Italia e all'estero. Importanti incarichi editoriali e pubblicazioni hanno incluso lavori per Internazionale, GEO Magazine, Le Monde Magazine, Stern, DER Spiegel, National Geographic, The New York Times, The Sunday Times Magazine, Sekai, The Guardian, Le Monde, 6 Mois, L'Espesso, Yo Dona, China Newsweek, El Mundo, Vanity Fair, IL, Il Reportage. Il concorso Fotografico Nazionale “Città di Isernia” si avvale del patrocinio della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), della UIF (Unione Italiana Fotoamatori), dell’Assessorato al Turismo della Regione Molise nell’ambito del progetto “Turismo è Cultura”, della Provincia di Isernia e del Comune di Isernia, con la collaborazione della Cooperativa “L.A.I”, l’Associazione Sm’Art di Antonio Pallotta, e la Galleria Spazio Arte Petrecca.
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Il 1° maggio a Castel del Giudice è la festa della Maggiolata
Il 1° maggio 2023 a Castel del Giudice (IS) è la Festa della Maggiolata, rito propiziatorio che celebra la primavera e al risveglio della natura, occasione, quest’anno, anche per presentare il manifesto del progetto relativo al Bando Borghi, per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento di 20 milioni di euro sui fondi del PNRR dal Ministero della Cultura. La giornata comincerà alle 9.00, con il raduno in Piazza Marconi, dove ragazzi e ragazze vestiti con gli abiti del folklore locale si incontreranno per intraprendere il tradizionale giro del paese, portando rami di faggio in mano ed intonando il canto della Maggiolata “Ecco il maggio”. Un rituale gioioso e coinvolgente, che nella cultura contadina, radicata in Alto Molise, ha il significato di augurare una buona annata per il raccolto. I giovani vanno di casa in casa, ricevendo dagli abitanti di Castel del Giudice prelibatezze, per poi tornare in piazza intorno alle 12.30 per procedere con la benedizione dei prodotti, che vengono trasformati in piatti da condividere con la comunità con un pranzo tra musica e balli, a cui tutti possono partecipare. La Maggiolata, infatti, è un’occasione unica per vivere la festa tradizionale più caratteristica di Castel del Giudice, in un luogo che ha fatto dell’agricoltura sostenibile e della rigenerazione del territorio un mantra. Di qui il legame con il manifesto del progetto del Bando Borghi, che sarà presentato alle ore 11:00 nella sala consiliare del Comune di Castel del Giudice, dal sindaco Lino Gentile, dalla professoressa Letizia Bindi del Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise, e da Livio De Santoli, prorettore per la sostenibilità dell’Università degli Studi di Roma. Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione #appenninoincammino questo il titolo del manifesto, che segna un nuovo inizio per lo sviluppo del paese e del territorio. «È stato un percorso lungo quello che ci ha portati come comunità a questo momento di inizio – sottolinea il sindaco Lino Gentile -. Abbiamo pensato che un buon progetto ha bisogno della piena collaborazione di tutte e di tutti, in primis della comunità locale che è il motore di tutto ciò che sin qui abbiamo realizzato, di quello che ci accingiamo a fare. Abbiamo cercato di mettere insieme persone, idee, opportunità, sensibilità diverse. Le abbiamo fatte dialogare, lavorare insieme. Tutte e tutti accomunati dagli stessi, fondamentali obiettivi». Il manifesto traccia le linee ispiratrici che con i fondi del Bando Borghi porteranno a continuare il grande progetto di rigenerazione di Castel del Giudice, coinvolgendo il sistema dei saperi e delle competenze locali, basati sugli assi della cultura e turismo, sostenibilità e biodiversità, inclusione e custodia sociale; dimostrando che si può fare innovazione facendo rete con le esperienze virtuose che caratterizzano le aree interne dell’Appennino e disegnando insieme un nuovo futuro; trasformando in “attrattore” lo stesso processo di cambiamento, che diventa l’enzima per formare i futuri esperti della rigenerazione territoriale. L’obiettivo è di far diventare Castel del Giudice, con le sue esperienze, la sua cittadinanza, con i paesani ritornanti, i contadini e i pastori, i nuovi abitanti, i laboratori innovativi, l'arte nello spazio reale e digitale, le colture sostenibili e biodiverse, i festival della mela, degli artisti di strada, del turismo sostenibile, «lo spettacolo di arti varie, che racconterà il nostro piccolo grande progetto di comunità creativa, competente, sostenibile e inclusiva».
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Comunicato AIC - Il 25 marzo 2023 a Isernia, l’evento dell'Accademia Italiana della Cucina sugli aspetti gastronomici e culturali della Transumanza
Lavoro, ambiente e cibo nella Transumanza Il 25 marzo 2023 nella Sala Raucci del Palazzo comunale di Isernia, l’Accademia Italiana della Cucina svela gli aspetti gastronomici e culturali della Transumanza, linfa per il futuro delle aree interne del Molise. Guardare alla Transumanza, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, per rilanciare concretamente lo sviluppo socio-economico delle aree interne del Molise. Con questo obiettivo, il 25 marzo 2023, alle ore 18:00, nella Sala Raucci del Palazzo comunale di Isernia, la delegazione pentra dell’Accademia Italiana della Cucina organizza il convegno dal titolo “Lavoro, ambiente e cibo nella Transumanza”. Un incontro, aperto al pubblico, moderato dalla vice delegata dell’AIC di Isernia Anna Scafati, ed introdotto dai saluti del sindaco di Isernia Piero Castrataro, con esperti e studiosi che, analizzando gli aspetti storici, culturali, ambientali, economici e gastronomici legati alla civiltà della Transumanza, tracceranno le linee per delineare il futuro del territorio, recuperando l’equilibrio ecologico delle aree attraversate dai Tratturi, la tutela della biodiversità, il valore etico delle produzioni, la qualità e tipicità dei prodotti e il risvolto turistico di tale operazione. Il convegno è ispirato all’omonima pubblicazione degli autori Norberto Lombardi, Giampaolo Colavita e Annamaria Lombardi, i quali saranno presenti in qualità di relatori, approfondendo ed allargando gli argomenti del loro ultimo lavoro edito da Cosmo Iannone Editore, tra cui il tema dello sviluppo delle aree interne in questo momento di forte crisi economica. Il volume si presenta anche come un aggiornamento del libro pubblicato nel 1999, a cura di Edilio Petrocelli, dal titolo “La civiltà della transumanza. Storia, cultura e valorizzazione dei tratturi e del mondo pastorale”. L’Accademia Italiana della Cucina ha studiato la Transumanza dal punto di vista gastronomico, portando all’attenzione come la sua matrice storica e culturale oggi possa reinterpretare la contemporaneità, non solo a tavola. «La Transumanza fa parte della nostra comunità e della nostra storia – spiega Franco Di Nucci, delegato dell’AIC di Isernia - perché porta con sé i contenuti dell’apparato produttivo, come i salumifici, le produzioni di carni, i caseifici e la cultura alimentare in generale. È ciò che ancora oggi identifica i nostri territori solcati dai tratturi, non solo dal punto di vista gastronomico, ma anche urbanistico e del paesaggio, ambientale e turistico». La ricerca parte dallo studio della storia antica, dai Sanniti e dalla loro cultura pastorale che li accomuna ad altre popolazioni dell’Appennino antecedenti e coeve dell’epoca dell’antica Roma. Momento storico fondamentale per l’organizzazione pastorale della società è alla fine del 1400 con l’arrivo degli Aragonesi nel Regno di Napoli e lo sviluppo socio-economico della civiltà del Tratturo. L’impronta, stavolta, è di tipo statale: lo Stato tratta con i potenti locali per organizzare aree in cui pascolare, strade pastorali, mette a punto leggi, struttura la Dogana della Mena delle pecore di Foggia, che regolamenta l’allevamento e la transumanza nel tavoliere delle Puglie e permette la riscossione dei proventi derivanti dal pascolo e dalla transumanza. Questo assetto dura circa 400 anni e, seppure con adeguamenti a nuovi scenari, ha dato alle regioni del sud Italia un comune sviluppo, secondo un condiviso impianto normativo dello Stato, il quale ha definito storia e cultura dell’Italia meridionale. Oggi la Transumanza, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è la chiave per il futuro. Le rinnovate attenzioni e ricerche applicate al mondo attuale sono lo spunto per valorizzare le risorse delle aree interne, coadiuvate dalle possibilità finanziarie offerte dai finanziamenti europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Questo patrimonio, che passa per la storia, l’archeologia, i beni culturali, la cultura dell’ospitalità, il cibo, il turismo, va messo in opera, in azione – sottolinea il delegato dell’AIC Franco Di Nucci -. È la nostra ricchezza e dobbiamo darci da fare per ridare un futuro alla nostra agricoltura, alle attività produttive, alla comunità, che ha bisogno di una nuova vita economica».
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Officine Cromatiche - L'11 marzo a Pesche (IS) il fotografo Giuseppe Nucci presenta “Il Viaggio Sotto Casa – Dal Molise al resto del Mondo”
Sabato 11 marzo 2023, alle 10:00, nella sala polivalente “Amedeo Petrecca” di Pesche (IS), l’evento organizzato dall’Associazione Officine Cromatiche di Isernia con il fotografo documentarista. Uno straordinario viaggio antropologico, alla ricerca delle proprie radici, ma con lo sguardo sul mondo. Giuseppe Nucci è un fotografo documentarista che dall’Alto Molise – è originario di Sant’Angelo del Pesco (IS) – ha viaggiato in diversi luoghi, anche remoti, del pianeta, per tornare a raccontare l’identità più ancestrale ed autentica della propria terra. Sabato 11 marzo 2023, alle ore 10:00, sarà protagonista nella Sala Polivalente “Amedeo Petrecca” di Pesche (IS) dell’evento organizzato dall’Associazione Officine Cromatiche di Isernia con il Patrocinio del Comune di Pesche dal titolo “Il Viaggio Sotto Casa - Dal Molise al resto del Mondo”. Un incontro, aperto al pubblico, durante il quale il fotografo racconterà la sua poetica artistica e i suoi progetti fotografici, tra cui “Along the shepherds’ highways”, un lungo ed intenso reportage in cui Giuseppe Nucci svela tutto ciò che è connesso alla pratica della Transumanza e dei Tratturi: riti, culti, saperi, tradizioni, che appartengono alla storia dell’umanità. Un percorso nell’antropologia della Transumanza e dei suoi sentieri erbosi che “come rughe su un viso hanno delineato i tratti somatici della civiltà rurale, un volto segnato dal tempo il cui fascino è espresso dall’eternità di antiche pratiche”, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo lavoro, sviluppato tra Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, è oggi al centro di un crowdfunding, che il fotografo ha lanciato per trasformare il progetto in un libro: https://crowdbooks.com/it/along-the-shepherds-highways/ Giuseppe Nucci nasce nel 1982 in un paesino di montagna del Molise. Il suo atteggiamento estroverso e la spiccata curiosità lo portano ad abbandonare la piccola realtà casalinga all'età di 14 anni per studiare informatica, senza però trovare lì la sua vera passione. Sono anni di viaggi e di osservazione del mondo, alla ricerca di un modo per dare voce a un desiderio latente di raccontare le esperienze vissute. Laureatosi quasi controvoglia nel 2009, riceve in regalo una macchina fotografica. Questo influenzerà tutte le decisioni prese negli anni a venire, votate al miglioramento personale e alla creazione di una base culturale nelle discipline umanistiche e artistiche che sentiva mancare nel suo background. Nel 2015, di ritorno da un viaggio in India che lo segnerà definitivamente come essere umano, si iscrive a una masterclass di fotogiornalismo che lo aiuterà a consolidare le sue conoscenze e contribuirà alla creazione di un personale linguaggio visivo basato sulla commistione di più generi. Negli ultimi anni si è concentrato su progetti documentaristici che hanno ottenuto numerose pubblicazioni internazionali. Tra questi, spiccano National Geographic Magazine, Stern, New York Times, The Guardian, Der Spiegel, Days Japan. Nel 2018 ha vinto anche un POYi , uno dei più prestigiosi premi di fotogiornalismo. Attualmente vive a Roma, sua città adottiva. Per informazioni: info@officinecromatiche.com Tel. 3285311333
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Il 10 marzo a Isernia lo storico Marco Palmieri presenta il libro “Il Dissenso al Fascismo”
Il 10 marzo 2023, alle ore 17:30, nella Biblioteca Comunale di Isernia la presentazione del volume edito da Il Mulino. Fa tappa anche ad Isernia il tour della presentazione del libro “Il dissenso al Fascismo – Gli italiani che si ribellarono a Mussolini”, scritto a quattro mani dagli storici Mario Avagliano e Marco Palmieri ed edito dalle Edizioni Il Mulino. Organizzato nell’ambito de I Venerdì dell’Auser, l’evento avrà luogo venerdì 10 marzo, alle ore 17.30 nella Biblioteca Comunale di Isernia, alla presenza di uno degli autori, Marco Palmieri, isernino, giornalista e storico. La repressione del dissenso nell’Italia fascista e la “solitudine” degli antifascisti costretti a limitare, nascondere, ricorrere alla clandestinità e all’esilio per sfuggire dai binari del potere, vengono analizzati in maniera certosina dagli autori, permettendo di ricostruire il pensiero di quella minoranza di italiani che, all’indomani del delitto Matteotti e fino alla caduta del regime, fu costretta a vivere ed esprimere le proprie idee nello sfogo personale dell’invettiva. Gli spazi per esprimere dissenso – con scioperi, proteste o in forme non organizzate e in ambito privato – erano limitati ed era rischiosissimo lasciarsi sfuggire anche solo una battuta di spirito, a causa delle spie e delle delazioni. Una ricostruzione che, per la prima volta, analizza sia l’opposizione militante che quella spontanea incrociando una mole di documenti a partire dai rapporti delle prefetture, delle questure e dei carabinieri, delle relazioni della censura, del Pnf e dell’Ovra, dai giornali, dai diari e dalle lettere dell’epoca, e che rende il libro di un’opera unica nel suo genere. L’incontro, organizzato dall’Auser Isernia, è aperto a tutta la cittadinanza. Moderatrice dell’incontro, l’avvocato Bice Antonelli.
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L'Unione Cuochi Regione Molise ha rinnovato le cariche
Nuove cariche per l’Unione Cuochi Regione Molise. Il 28 febbraio 2023 in occasione dell’assemblea regionale, è stato eletto il nuovo consiglio direttivo che ha riconfermato come presidente Massimo Talia. Sono stati eletti anche i consigli direttivi delle due associazioni provinciali: rispettivamente per la provincia di Campobasso è nominato presidente il neo candidato Matteo Miucci, per la provincia di Isernia è stato riconfermato il presidente Giovanni Colarusso. Gli auguri più sentiti di un proficuo lavoro da tutta l’Unione Cuochi Molise e i suoi associati e un ringraziamento particolare al presidente Pietro Roberto Montone per la sua graditissima presenza.
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Personaggi e situazioni nel teatro isernino, antologia di Nicola e Valentina Ciarlante con poesie e musiche di Natale
Il teatro come rappresentazione della realtà, della vita, con tutti i suoi sentimenti e le sue fasi: la partenza, la nostalgia, l’amore, la rinascita, il ritorno, l’ironia. Scena e palco per raccontare una verità, una parte della storia della città di Isernia e dell’identità di un popolo resistente. Ed è proprio un omaggio al teatro e agli autori del passato e dell’epoca contemporanea ciò che proporranno Nicola Ciarlante e sua figlia Valentina, venerdì 23 dicembre alle ore 21 nell’auditorium Unità d’Italia a Isernia, grazie all’indispensabile supporto del preside e studioso d’ingegno Franco Capone e alla straordinaria partecipazione di una super band capitanata dal maestro Piero Ricci e dal cantante Mauro Gioielli, e composta inoltre da altri talentuosi musicisti: Davide Fiorelli alla batteria, Giovanni Principe alla voce, Agostino Malerba alla chitarra, Silvio Fiorelli al basso e Daniele Monaco al violino. Nel corso della serata, dal titolo «Personaggi e situazioni del teatro isernino», Nicola e Valentina Ciarlante riproporranno parte dell’evento svoltosi nel settembre scorso in piazzetta Sanfelice, ma che stavolta si arricchisce di nuovi ‘capitoli’ e di altre amichevoli presenze, per celebrare il Natale esaltando il valore dell’unità familiare e dell’amicizia in un’occasione che più di tutte è l’emblema della nascita, di una nuova vita che esordisce col suo carico di speranze e bellezza. Grazie al supporto dell’amministrazione comunale, che ha concesso il patrocinio, e della Proloco, che ha organizzato la manifestazione con grande impegno, si darà vita a uno spettacolo ricco di momenti suggestivi. Padre e figlia narreranno e interpreteranno brani della tradizione teatrale isernina e il racconto sarà allietato dalle voci di Carmelina Di Florio, straordinaria attrice che torna a esibirsi dopo qualche anno, della bravissima sua collega Angela Di Gneo, dell’intellettuale Adelaide Parisi D’Acunto, della scrittrice Mariassunta Fedele, degli amici e cultori di storia locale Antonio Maitino, Nino Ciampitti, Luca Chiodi e Cosmo Caranci; nonché degli attori dalle tipiche caratterizzazioni Raffaele D’Angelo e Fernando Testa. Sarà una serata all’insegna dell’aggregazione, che vorrà accendere un faro sul valore delle radici e sul carattere degli isernini, un popolo che, secondo una ‘leggenda teatrale’, si è trovato persino faccia a faccia con Belzebù davanti alla Porta dell’Inferno. L’apertura della sala è prevista alle ore 20,30.
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Stella Cometa. Canzoni accanto al presepe
Iniziativa della Pro Loco Cerrese 1982. Giovedì 8 Dicembre 2022 a partire dalle ore 19.30 nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo adiacente alla Piazza Giacomo Sedati di Cerro Al Volturno.
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Comune di Pozzilli e PA Digitale Adriatica organizzano il seminario
IL CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA On-line LA CONSEGNA DELLA PRATICA MEDIANTE PIATTAFORMA ON-LINE Avvio procedimento, consultazione e rilascio provvedimento D.LGS 222/2016: ATTIVITA’ CONSULENZIALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L’evento avrà luogo presso la Sala Consiliare del Municipio – Viale delle Industrie – Pozzilli – e in contemporanea in diretta webinar 28 Novembre 2022 – dalle ore 18:00 alle ore 20:00 Incontro formativo e presentazione del GeoPortale on line OBIETTIVI FORMATIVI Gestione del procedimento del modulo applicativo Utilizzo del Geoportale Approfondimenti Simulazioni
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A Venafro il 19 novembre l'evento su Agricoltura e Gastronomia nel tempo
Il 19 novembre 2022, alle 17.00, la Palazzina Liberty ospita l’evento dell’Accademia Italiana della Cucina su agricoltura e gastronomia. Alle sorgenti del San Bartolomeo, all'interno della Palazzina Liberty di Venafro, un tempo sede dei mulini e dell'acqua fonte della vita alla terra, sabato 19 novembre 2022, a partire dalle 17. 00, avrà luogo il convegno "VENAFRO: Agricoltura e Gastronomia nel tempo", nuovo evento culturale della delegazione di Isernia dell'Accademia Italiana della Cucina che chiude il ciclo annuale sul "mondo contadino" nella "terra di lavoro". Dopo i saluti del sindaco di Venafro Alfredo Ricci e l’ introduzione del delegato AIC Franco Di Nucci, la parola verrà data a tre studiosi organici al mondo contadino: il professore Mario Giannini, il presidente del Consorzio dell'acquedotto di irrigazione Raffaele Cotugno e l'assessore Dario Ottaviano, figlio di una storica famiglia di ortolani. «L'affresco storico che ne verrà fuori con i colori delle tele neo-realiste del mondo contadino – spiega Franco Di Nucci - costituirà un interessante racconto delle produzioni agricole del passato e del presente della piana di Venafro. Certamente fornirà stimoli per il futuro di tutto il territorio e dei prodotti delle nostre terre di Molise». La moderatrice del convegno, la professoressa Ida Di Ianni dell’Accademia Italiana della Cucina, renderà vivaci i racconti di tradizioni e prodotti. L'agricoltura racconterà se stessa tramite le voci sapienti di agricoltori "della cultura e della passione" (ci sarà anche qualche piccolo filmato di protagonisti). Dalla Tintilia agli antichi vitigni, dalla zootecnia familiare alle coltivazioni dell'olivo e del grano dalle varie tipologie, dal granoturco alle verdure e agli orti sarà delineato un filmato del reale raccontato dagli intervenuti. Si scoprirà che l'agricoltura, quella di qualità e delle piante originarie del territorio e della biodiversità, costituirà il futuro delle aree molisane, soprattutto dei giovani. Negli ultimi anni, le nuove generazioni italiane stanno riscoprendo la terra e sono sempre più affollati i convegni tematici delle organizzazioni agricole. «La giornata venafrana, nel tempio di un'agricoltura una volta ricca ed abbondante di un territorio storico, vuole rappresentare una tappa della riflessione e della riscossa di un futuro progettato dai giovani. Dal tempo dei Benedettini di San Vincenzo sarà il tempo di un'agricoltura della "applicazione culturale alle colture"», aggiunge Franco Di Nucci. La conclusione per gli accademici ed ospiti consisterà in una celebrazione dei piatti storici di Venafro. Si apprezzeranno gli elaborati che l'Accademia Italiana della Cucina della Delegazione di Isernia ha salvaguardato con propri atti notarili riguardanti le ricette e le realizzazioni gastronomiche dell'area del venafrano.
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La terra di Rudolph
A Piano D'Ischia, In uno dei borghi più caratteristici di Cerro al Volturno, nelle pertinenze del Palazzo Farrocco, addobbato da numerose luci a led colorate che si accenderanno al calar della sera per illuminare e infondere il tipico calore natalizio, con il Patrocinio dell'Associazione La Squadra del Cuore ETS, da sabato 26 novembre c.a. si respirerà l’atmosfera natalizia, con il parco che diventerà un villaggio tutto da scoprire. Aperti tutti i fine settimana fino al 18 dicembre c.a., dal 19 al 31 aperti tutti i giorni. Per la gioia e lo stupore dei più piccoli e non solo, sarà possibile ammirare la magia del Natale, attraverso un percorso dedicato in 8 zone completamente arredate rendendo omaggio alla tradizione - Casa di Babbo Natale dove i bimbi potranno imbucare le loro letterine ed incontrare Babbo Natale di persona - Zona foto con luminarie 3d, Cantine di Mamma Natale dove poter gustare i suoi biscotti ed il vin brulè, Zona elfi dove i bambini verranno intrattenuti con creatività, Zona leccornie, Chiesa allestita con un presepe che ricordi il Vero significato del Natale - Mercatino di Natale - Zona ristoro riscaldata e allestita per l'occasione, dove troverete lo spirito del natale con giochi di società, attività ludiche e tanto altro. Ci sarà inoltre possibilità di soggiornare nella casa di Babbo Natale, in una delle stanze presenti all’interno del Palazzo, per l’occasione addobbate con tema natalizio. Per qualunque genere di informazioni e per tutte le novità della manifestazione, seguite i nostri canali social FACEBOOK https://www.facebook.com/profile.php?id=100063621968251 SITO WEB www.palazzodefarrocco.com RECAPITO TELEFONICO, WHATSAPP +39 345 531 2246 E-MAIL palazzodefarrocco@gmail.com
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Nasce la Biblioteca del Grano a Castel del Giudice
Il 19 novembre 2022, studenti degli istituti agrari semineranno oltre 60 varietà di cereali. Seguirà un incontro pubblico sulla cerealicoltura di montagna nella sala convegni di Borgotufi. Oltre 60 varietà di cereali saranno seminate in un campo sperimentale di Castel del Giudice (IS), per dare il via alla Biblioteca del Grano, nuovo progetto ideato nel paese molisano dell’agricoltura sostenibile e della rinascita delle aree interne. Sabato 19 novembre 2022, dalle 9.30 alle 12.30, gli studenti dell' Istituto Agrario “A. Serpieri” di Avezzano, Castel di Sangro, Pratola Peligna e di Sulmona, saranno accolti dal poeta contadino Carmine Valentino Mosesso, consigliere del Comune di Castel del Giudice, e coinvolti direttamente nelle attività di semina. Un’occasione formativa, che sarà utile anche per fare il punto sulla cerealicoltura di montagna e sul potenziale di questa indispensabile filiera per il futuro dell’Appennino con alcuni esperti del settore. La semina della Biblioteca del Grano avverrà nel campo in cui già dal 2008 vengono coltivate in piccole quantità diverse di varietà di grano, interpretando la terra come una biblioteca dentro cui organizzare e catalogare i saperi, che in questo caso sono i semi. Durante la giornata, in un momento di incontro aperto al pubblico, nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, si conosceranno le “popolazioni evolutive" di Salvatore Ceccarelli, professore di genetica agraria all’Istituto di miglioramento genetico dell’Università di Perugia, attraverso le parole di Mariangela Petacciato, impegnata da oltre 10 anni nel campo della cerealicoltura molisana. Si parlerà, inoltre, di pane, ascoltando le testimonianze di Donato Di Nunzio e Gianna Cicchetti. Sulla scia della riscoperta del mondo rurale e dei prodotti tipici, sta emergendo un nuovo sistema di valori che associa le varietà al territorio e alle loro specificità culturali e gastronomiche. «La conservazione e l’uso nei campi delle vecchie varietà, che fino a pochi anni fa era simbolo di un passato povero – spiega Carmine Valentino Mosesso – oggi sta correndo il rischio di ridursi a semplice attività alla moda. L’obiettivo quindi deve essere quello di ricostruire strategie, in cui agricoltori e allevatori, panificatori, ristoratori, studiosi, comunità, siano nuovamente in grado di ristabilire l’equilibrio natura-pianta, animale-agricoltore, pastore-mercato, che ha dato origine alle varietà locali attuali e garantirà quelle future». La Biblioteca del Grano nasce nell’ambito del Piano del Cibo di Castel del Giudice ed ha l’obiettivo di realizzare, nei prossimi mesi, un mulino pensato come incubatore di buone pratiche agricole e scientifiche a sostegno della ristorazione, degli agricoltori e delle famiglie. Macine che possano servire ad affinare farina e pensiero sostenibile. Scienza, folklore, antropologia, botanica e agronomia a sostegno dell'ecosistema sociale e culturale del territorio.
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All’Alberghiero di Agnone, la 2° edizione del Premio Cinone dell’Accademia Italiana della Cucina
Studenti all’opera per preparare piatti a tema “La Tavola del Contadino”. Premiati Ottorino Paglione e Alessio Lemme con la “Zuppa di lenticchie con cotechino di agnello in abbinamento alla Tintilia del Molise”. La “Zuppa di lenticchie con cotechino di agnello in abbinamento alla Tintilia del Molise” è stato il piatto vincitore della 2° edizione del Premio Cinone, riconoscimento istituito dall’Accademia Italiana della Cucina, sezione di Isernia, in memoria di Michele Cinone. Alla cerimonia, che si è svolta a fine ottobre, all’Istituto Alberghiero “San Francesco Caracciolo” di Agnone, hanno partecipato gli studenti e una giuria di valutazione qualificata, composta da 4 cuochi molto conosciuti: Adriano Cozzolino, Giovanni Colarusso, il giovane Alessio Orlando e il professore Ermanno Di Paolo di Villa Santa Maria, oltre che da accademici ed autorità scolastiche. Tra i giurati, anche Padre Pierpaolo Ottone, economo generale e storico sacerdote dell’Ordine Caracciolino di Agnone, il quale ha dedicato al Santo Patrono dei cuochi un bellissimo momento di riflessione e di raccoglimento. È cominciata infatti così la seconda edizione del premio dell’Accademia Italiana della Cucina. Il tema dell’anno dell’AIC “La Tavola del Contadino” è stata la prova per il concorso dell’alberghiero nel magnifico salone dell’Istituto che ha ospitato la manifestazione. Già dalle prime ore del mattino le cucine della scuola erano in grande fermento con i ragazzi pronti e i professori di cucina e di sala intenti alla direzione delle preparazioni oltre ai docenti delle altre materie coordinati dalla professoressa Di Menna, vicepreside della scuola. I piatti sono stati portati e valutati in successione. I ragazzi hanno dimostrato una buona preparazione generale, ma dalle valutazioni finali il concorso è stato vinto con una unanimità di giudizio da Ottorino Paglione ed Alessio Lemme con la “Zuppa di lenticchie con cotechino di agnello in abbinamento alla Tintilia del Molise”. Tutte le altre quattro coppie partecipanti hanno ottenuto una menzione di merito. «L’Accademia Italiana della Cucina ha voluto ricordare con questo premio un socio rimasto nei cuori di tutti: il dottor Michele Cinone medico e vice delegato – ha spiegato il delegato di Isernia Franco Di Nucci -. L’anno prossimo si terrà la terza edizione del concorso che si comincerà a preparare fra qualche mese appena il Centro Studi Territoriale del Molise riceverà da Milano l’argomento per il 2023». Il presidente Norberto Lombardi con la segretaria dell’AIC Anna Scafati faranno pervenire l’argomento a tutti gli accademici e daranno il via alle ricerche storiche, culturali e gastronomiche. I ragazzi dell’Alberghiero del quarto anno con i loro docenti daranno spazio ad approfondimenti e prove del piatto.
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Il tartufo bianco incanta San Pietro Avellana
Al via la due giorni che celebra il diamante più prezioso dei boschi dell’Alto Molise. Turisti e visitatori in massa a San Pietro Avellana per la 27° Mostra Mercato che continua domani 1 novembre con stands, prodotti tipici e degustazioni. Sin dalle prime ore del 31 ottobre, in una splendida e calda mattinata autunnale, in centinaia tra turisti, visitatori e appassionati gourmet si sono riversati a San Pietro Avellana (IS) per la giornata di apertura della 27° Mostra Mercato del Tartufo Bianco, una rassegna che celebra il pregiato fungo in tutte le sue sfumature di profumi e di sapori e che continuerà per tutta la giornata de 1° novembre. Nell’aria inebriata dal tartufo in ogni sua forma (piatti a base di tartufo, creme con il tartufo, salumi e formaggi con il tartufo, pasta con il tartufo, burri, carpacci e tartufi a fette, condimenti aromatizzati con il pregiato fungo, miele, pizze fritte, liquori artigianali e tante altre specialità di produttori di tartufo e di prodotti tipici) si è svolta la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro affidato alla Sindaca di San Pietro Avellana, Simona De Caprio. “San Pietro Avellana” – ha spiegato la Sindaca De Caprio – “è ormai un punto di riferimento per il centro Sud per quanto riguarda il tartufo bianco. Anche quest’anno, soprattutto per via della variabilità climatica, non vi è stata abbondanza di tartufi bianchi: tuttavia, nonostante il prezzo sia schizzato nel giro di una settimana dai 2mila ai circa 4200 euro per le pezzature più grandi (le “pepite” più rilevanti esposte quest’anno si attestano tra i 60 e i 118 grammi), la richiesta non manca. Questo ci spinge a continuare nella direzione della valorizzazione e della diffusione di questa preziosa risorsa di cui il nostro territorio ricco di biodiversità è florido custode”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci, il quale ha rimarcato l’importanza del tartufo non solo “come risorsa economica, bensì come volano di sviluppo: una scommessa intrapresa congiuntamente dall’amministrazione provinciale e dall’amministrazione comunale di San Pietro Avellana nella quale crediamo fortemente”. Non sono mancati anche attimi di commozione nel ricordo dei 20 anni dalla tragedia di San Giuliano Di Puglia con un lungo e sentito applauso da parte degli amministratori e della cittadinanza intervenuta all’inaugurazione. Gli aggiornamenti tecnici sul tartufo bianco pregiato sono stati invece al centro di un convegno tenutosi nel pomeriggio del 31 ottobre al quale, dopo i saluti inaugurali della Sindaca Di Caprio, e l’introduzione a cura del dr. Antonio Di Ludovico, già direttore generale della Regione Molise, sono intervenuti esperti e studiosi che hanno messo a fuoco l’attuale situazione affrontando l’argomento sotto diversi aspetti: dal punto di vista ambientale, analizzando le procedure di realizzazione di tartufaie controllate/coltivate e delle relative autorizzazioni, dal punto di vista finanziario, collocando la tartuficoltura nel contesto programmatico dell’Unione Europea e, infine, dal punto di vista enogastronomico, analizzando le proprietà organolettiche che contraddistinguono questo pregiato diamante della terra. Le conclusioni sono state affidate all’assessore all’agricoltura, caccia e foreste della Regione Molise, Nicola Cavaliere. Un incontro che ha costituito un valore aggiunto alle iniziative in programma nella due giorni di Mostra Mercato del Tartufo Bianco e che ha “promosso” San Pietro Avellana a punto di riferimento regionale delle problematiche legate alla tartuficoltura. Martedì 1° novembre 2022, la Mostra Mercato del Tartufo Bianco continua dalle 10.00 alle 21.00 con gli stand allestiti in Piazza Umberto I e le degustazioni di prodotti tipici e tartufi bianchi e neri. La manifestazione sarà allietata dalla presenza di gruppi musicali itineranti. Restano aperti alle visite il Museo dell’Alto Molise (con sezioni dedicate agli usi, ai costumi, ai mestieri antichi, all’archeologia e Autunno ’43 sulla seconda guerra mondiale); il Museo del Tartufo con un percorso multisensoriale ed interattivo, e il Lavatoio comunale. La 27^ edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Pietro Avellana è organizzata dal Comune di San Pietro Avellana e rientra nell’ambito degli eventi promossi dalla Regione Molise.
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Toga d’Oro per l’avvocato molisano Francesco Miraldi
Congratulazioni all’avvocato Francesco Miraldi, insignito della Toga d’Oro dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona Luca Tirabassi, durante una partecipata e commovente cerimonia che si è svolta il 22 ottobre 2022 all’Auditorium SS. Annunziata della città dei confetti. Nato a Montenero Val Cocchiara (IS), Francesco Miraldi ha ottenuto la prestigiosa onorificenza in occasione dei 40 anni di professione forense, a cui ha dedicato gran parte della sua vita, con passione e dedizione. Gli auguri e le congratulazioni da parte dei familiari e delle persone più care.
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Lino Gentile alla Camera dei Deputati per “I piccoli comuni per l’efficienza energetica”
La crisi energetica e le potenzialità per affrontarla e per costruire percorsi di crescita economica e sociale all’insegna della sostenibilità nei piccoli comuni d’Europa sono stati al centro della conferenza stampa organizzata dalla CTME Confederazione Piccoli Comuni Europei, che si è tenuta il 27 ottobre 2022 alla Camera dei Deputati, per illustrare i contenuti del seminario organizzato sul tema “I piccoli Comuni per l’efficienza energetica” a Roma. Tra i partecipanti, Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice (IS) e delegato ANCI nazionale per le Aree Interne, il quale ha sottolineato, alla presenza di diversi rappresentanti istituzionali europei, come l’emergenza energetica si sposi con l’emergenza dello spopolamento delle aree interne. «Buona parte del futuro dell’Italia e dell’Europa passa anche attraverso lo sviluppo dei piccoli comuni – ha evidenziato durante l’incontro alla Camera dei Deputati -. Siamo sempre più convinti che le nostre piccole comunità, con i propri territori, abbiano grande potenzialità per contribuire allo sviluppo economico del nostro Paese ed anche dell’Europa, purché le politiche pubbliche sappiano essere in grado di dare risposte efficaci e tempestive alle loro peculiarità. In particolare, il tema energetico, così drammaticamente attuale, può rappresentare uno dei potenziali assi attorno al quale costruire percorsi di crescita economica e sociale”. Presenti alla conferenza: Roberto Pella, presidente della Confederazione Piccoli Comuni Europei (CTME) e vicepresidente vicario di Anci, Christophe Bouillon, Presidente dell’Associazione Francese dei Piccoli Comuni (APVF) e sindaco di Barentin (Normandia), il presidente onorario dell’associazione piccoli comuni tedesca (DStGB), Roland Schäfer, che ha sottolineato il bisogno di accelerare con le fonti di energia alternative, e Vladimir Petrut, Sindaco di Cavnic e membro dell’AOR – Associazione dei Comuni della Romania. Tra gli obiettivi dell’incontro, che ha dato rilievo alla necessità di dare una risposta unitaria e fattiva a livello di Unione Europea, per affrontare la crisi energetica, la proposta di una carta europea dei piccoli comuni.
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San Pietro Avellana - Il 31 ottobre e 1° novembre 2022 c'è la 27° Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Pietro Avellana
Il 31 ottobre e il 1° novembre 2022 si celebra il diamante dell’Alto Molise, patrimonio immateriale UNESCO, con stand, convegni e degustazioni. Con il suo profumo intenso e il suo sapore inconfondibile, il prezioso tartufo bianco di San Pietro Avellana torna ad essere protagonista in un appuntamento imperdibile per buongustai e appassionati del diamante dei boschi: lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2022 torna la 27^ edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco con un ricco carnet di appuntamenti. San Pietro Avellana è già in fermento per accogliere turisti, curiosi ed appassionati gourmet del pregiato fungo, che cresce in abbondanza nei boschi altomolisani ricchi di biodiversità, fregiato del prestigioso riconoscimento di patrimonio immateriale UNESCO dopo un lungo iter durato ben 8 anni che ha visto promotori del percorso di candidatura i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, di cui il Comune di San Pietro Avellana ha la vicepresidenza. «Dopo il grande successo della Fiera del Tartufo Nero estivo – spiega la sindaca di San Pietro Avellana Simona De Caprio – siamo pronti a ripartire con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco. Sono tantissime le richieste ricevute da parte di produttori ed espositori: tutto ciò ci riempie di orgoglio e ci spinge a proseguire nella direzione della valorizzazione e della conoscenza del tartufo sia bianco che nero di cui San Pietro Avellana è cuore pulsante». Proprio le novità sull’attuale situazione del tartufo bianco saranno affrontate e discusse nel convegno “Aggiornamenti tecnici sul tartufo bianco pregiato” che avrà luogo il 31 ottobre, a partire dalle ore 16.30 (la chiusura dei lavori è prevista alle 18.30) al quale interverranno importanti esponenti del settore. Le conclusioni saranno invece affidate all’assessore all’agricoltura, caccia e foreste della Regione Molise, Nicola Cavaliere. A moderare l’incontro il dott. Antonio Di Ludovico, già direttore generale della Regione Molise. Gli stand ricchi di tartufo bianco e di prodotti a base di tartufo ed altre specialità del territorio del Molise e del vicino Abruzzo apriranno il 31 ottobre alle 11.00 in Piazza Umberto I, per accogliere i visitatori fino alle 21.00, tra profumi e degustazioni di prodotti tipici. Il 1° novembre riapriranno alle ore 10.00 fino alle ore 21.00. L’intera durata della manifestazione sarà allietata dalla presenza di gruppi musicali itineranti. La Mostra Mercato del Tartufo Bianco è anche occasione per conoscere e visitare il borgo di San Pietro Avellana e le sue attrazioni museali: il Museo dell’Alto Molise (con sezioni dedicate agli usi, ai costumi, ai mestieri antichi, all’archeologia e Autunno ’43 sulla seconda guerra mondiale), che svela interessanti scenari ed oggetti del mondo dei Sanniti, oltre ad un percorso nella storia e cultura locale del ‘900, con ambienti perfettamente ricostruiti; il Museo del Tartufo con un percorso multisensoriale ed interattivo, e il Lavatoio comunale. Per gli appassionati della natura, è prevista nella giornata del 31 ottobre un’escursione nel territorio di San Pietro Avellana, alla scoperta della faggeta che custodisce l’eremo di S. Amico, per poi ritornare in paese per partecipare alla Mostra Mercato del Tartufo Bianco (per informazioni e prenotazioni Michele Permanente Guida GAE 328 763 92 68). La 27^ edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Pietro Avellana è organizzata dal Comune di San Pietro Avellana e rientra nell’ambito degli eventi promossi dalla Regione Molise.
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Il 16 ottobre alle 11.00 a Borgotufi il convegno "Il turismo natura nell'Appennino. Una opportunità per le Green Communities"
Domenica 16 ottobre 2022, alle 11:00, nella sala conferenze di Borgotufi, il convegno “Il turismo natura nell’Appennino” con esponenti nazionali di Legambiente, dell’Uncem, del Gal Alto Molise e della Regione. Tra gli eventi speciali della 5° Festa della Mela – Edizione Esperienziale di Castel del Giudice del 15 e 16 ottobre 2022, domenica mattina, alle 11:00, nella sala conferenze di Borgotufi, l’albergo diffuso del paese alto molisano al confine con l’Abruzzo, si terrà il convegno “Il turismo natura nell’Appennino. Una opportunità per le Green Communities”. Nel Comune di Castel del Giudice si torna a parlare di un tema fondamentale per lo sviluppo delle aree interne appenniniche: la Green Community, strategia territoriale che ha l’obiettivo di rivitalizzare le comunità rurali e montane in chiave di sostenibilità ambientale, attraverso un uso efficace ed efficiente delle risorse naturali, creando un contesto che favorisca politiche di investimento a sostegno delle zone marginali, con attività a basso impatto ambientale, agricoltura di qualità, filiere virtuose del bosco, energie rinnovabili, efficientamento energetico. Al convegno, introdotto dal sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, dal presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco e dal presidente nazionale dell’Uncem Marco Bussone, interverranno: il direttore del Gal Alto Molise Mario Di Lorenzo, il presidente di Abruzzo Innovazione Turismo Dario Colecchi, il presidente dell’Assomab Marco Giordano. Altri approfondimenti saranno a cura di: Guido Angelilli, sindaco di Pacentro, Antonio Carrara, sindaco di Pettorano sul Gizio, Massimo Pillarella, direttore del dipartimento valorizzazione ambiente e risorse naturali della Regione Molise. Coordina il responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente Antonio Nicoletti. Da poco sono stati pubblicati gli esiti del Bando PNRR sulle Green Communites, che ha premiato il progetto di 16 comuni alto molisani con Agnone capofila: un’area di 543 chilometri quadrati, premiata per l’utilizzo equilibrato di acqua, boschi e paesaggio. Mentre ammontano a 2,6 milioni di euro le risorse previste nel progetto caratterizzato da nove ambiti tematici, i più rilevanti riguardano la gestione del patrimonio forestale, il turismo e la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico. Saranno presenti anche diversi sindaci e rappresentanti istituzionali abruzzesi. Il Comune di Castel del Giudice punta alla collaborazione territoriale e alla progettazione condivisa oltre i confini regionali. Con enti abruzzesi, ha presentato di recente un progetto PNRR sullo sviluppo turistico della “Montagna Italia”. «Turismo sostenibile, ambiente e lotta allo spopolamento: sono questi alcuni degli obiettivi principali delle Green Communities – spiega il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile -. Il convegno è un’opportunità per confrontarsi sui vantaggi che ci sono per i comuni e la nostra area interna per implementare strategie che vadano a sostenere la collaborazione interistituzionale e la gestione associata dei servizi dei comuni, servizi che possano garantire alla cittadinanza lavoro attraverso l’utilizzo di capitale naturale. I piccoli territori, le aree interne, possono diventare modelli su cui sperimentare strategie ecosostenibili per lo sviluppo dell’Appennino, anche in ottica turistica».
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Medaglia d'argento al merito civile per il Comune di Castel del Giudice
Conferita durante una cerimonia il 12 ottobre 2022 al sindaco Lino Gentile dal Prefetto di Isernia Gabriella Faramondi. Il paese fu quasi distrutto durante la seconda guerra mondiale, ma poi ricostruito, esempio di sacrificio e affermazione di libertà e democrazia. Con una cerimonia che si è svolta il 12 ottobre 2022, il Comune di Castel del Giudice ha celebrato il conferimento della Medaglia d’Argento al merito civile, per i fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale. A porgere la medaglia al sindaco Lino Gentile, il Prefetto di Isernia Gabriella Faramondi, giunta a Castel del Giudice con vari esponenti delle più alte cariche istituzionali del territorio, civili, militari e religiose. Una cerimonia celebrativa che è stata occasione per ripercorrere gli eventi che segnarono la comunità del paese, oltraggiata da numerosi episodi di violenza e di prevaricazione, fino alla quasi distruzione dell’abitato che, dopo l’8 settembre del 1943, la data dell’armistizio, subì numerosi rastrellamenti da parte delle truppe naziste. La motivazione legata alla Medaglia d’Argento, conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 20 aprile del 2022 è la seguente: Castel del Giudice “Durante il periodo bellico fu oggetto di rastrellamenti, cannoneggiamenti e numerosi incendi, che costrinsero la popolazione ad allontanarsi dalle abitazioni. Esempio di sacrificio e di affermazione dei principi di libertà e democrazia- 1943/1945” . Castel del Giudice, come ricostruito da Nicola Felice, appassionato di storia locale, il quale ha curato la redazione dell’intera documentazione necessaria per l’avvio della procedura di riconoscimento della onorificenza presso il Ministro degli Interni, si trovò sulla “linea Bernhard” e poi sulla linea di avanzata del fiume Sangro. Fu scelta come centro dagli sfollati del napoletano. Qui, passava l’unica strada di collegamento verso l’Abruzzo, percorsa dai tedeschi per costruire e rafforzare le linee di difesa lungo il fiume Sangro. Per tali scopi, i tedeschi coinvolsero la popolazione locale, deportarono persone, diedero origine a saccheggi e violenze, incendi, devastazioni, seguendo la tattica della “terra bruciata”. «Questo solenne riconoscimento – ha detto il sindaco Lino Gentile -, che per la nostra piccola comunità è un motivo di orgoglio, un simbolo dell’identità collettiva ma soprattutto un impegno da onorare ogni giorno e per gli anni a venire –, rende onore dopo quasi ottant’anni ai nostri nonni e ai nostri padri, che con umiltà e tenacia sopportarono l’umiliazione di un’occupazione terribile da parte dei nazisti in ritirata, caratterizzata da numerosi episodi di violenza e prevaricazione, e poi culminata la quasi totale distruzione del paese: quel dolore, quel sacrificio, quella forza, quell’amore sono stati la base per ricostruire una comunità che vuole rendere onore alla sua storia e a chi ha lottato e si è sacrificato per la nostra libertà!» Il Prefetto Gabriella Faramondi ha sottolineato quanto sia importante oggi il principio di libertà, facendo riferimento a tutte quelle persone che devono ancora fare i conti con la guerra. Di qui ha colto l’occasione per conoscere l’equipe del SAI di Castel del Giudice (Sistema Accoglienza Integrazione), che si occupa dell’integrazione delle persone costrette a fuggire da scenari di guerra, ascoltando poi le loro testimonianze. «Giornate come queste ci riportano alla mente momenti tragici vissuti durante la guerra mondiale, ci riportano a ciò che accade oggi drammaticamente in varie parti nel mondo – ha detto il Prefetto Gabriella Faramondi -. Dare onore ai caduti, a coloro che si sono sacrificati per l’affermazione della democrazia e della pace è particolarmente importante. Dobbiamo cercare di cogliere questa eredità, trasmetterla ai giovani e trasferirla in tutti i nostri gesti quotidiani. Mai dare per scontati valori importanti come quelli della libertà e della pace». A prendere parte alla cerimonia, anche le scolaresche con gli insegnanti, speranza nella promozione della cultura della memoria, intesa anche come valore per le generazioni future. «Fino a qualche tempo fa – ha aggiunto il primo cittadino - la cerimonia di oggi veniva giudicata come una commemorazione del passato. Purtroppo l’orrore della Guerra in Ucraina a cui stiamo assistendo in questi mesi, ci ricorda drammaticamente che non è così. A distanza di 77 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, nessuno di noi avrebbe immaginato uno scenario di guerra così feroce e così vicino a noi come quello in Ucraina. Forse troppo spesso abbiamo sottovalutato o dato per scontato o addirittura dimenticato il concetto di libertà e quello che sta succedendo ce lo sta ricordando nel modo più violento che potessimo immaginare». Castel del Giudice è solo uno dei paesi dell’Alto Molise e del vicino Abruzzo preso di mira dai tedeschi nel 1943, per la loro posizione strategico-militare. Dal 7 al 10 novembre Castel del Giudice, Sant’Angelo del Pesco, San Pietro Avellana, Capracotta, Pescopennataro subirono la distruzione, dal 85 al 100%, del proprio territorio, ridotti ad un cumulo di macerie. La zona del Sangro fu ribattezzata la “Valle del sangue”. A dicembre, poi, con l’aiuto degli alleati, iniziò l’esodo verso Agnone, Campobasso e la Puglia. Quando la popolazione tornò a Castel del Giudice, trovò quasi tutto distrutto, dalle strutture commerciali, come i mulini e il forno, al patrimonio storico-artistico, alle chiese, agli edifici pubblici come il Comune e l’asilo. Ma grazie alla tenacia dei suoi abitanti, nonostante molti decisero di emigrare, il paese fu ricostruito.
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Tutto il Programma della Festa della Mela del 15 e 16 ottobre 2022
Sabato 15 e Domenica 16 Ottobre 2022 una nuova Edizione Esperienziale nel paese dello sviluppo sostenibile del Molise, tra visite guidate, degustazioni, oltre 40 stand di produttori, trekking, musicisti di strada e tante sorprese. Tantissime le esperienze e gli eventi in programma per la 5° Festa della Mela di Castel del Giudice (IS) - Edizione Esperienziale, che sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 inonderà di profumi e sapori il paese dell’agricoltura e dello sviluppo sostenibile, in Molise, al confine con l’Abruzzo. Due giorni tra laboratori del gusto, visite guidate, escursioni nella natura d’autunno, street band e tante attività da vivere nell’abbraccio dei colori del foliage autunnale. Il cuore di Castel del Giudice vedrà oltre 40 stand dei migliori produttori biologici e artigianali del territorio, ma non mancheranno food truck con prelibatezze a km zero, ricette e prodotti tipici molisani e abruzzesi, mentre gli artisti di strada del Casteldelgiudice Buskers Festival, tra cui le Girlesque, la prima street band tutta al femminile d’Italia e i No Funny Stuff, jug band pronta a divertire tutti con originalissimi strumenti musicali auto costruiti, riempiranno di magia e di musica le vie e le piazze, fino all’albergo diffuso Borgotufi. L’ingresso alla manifestazione sarà libero e gratuito. Il Mercato dei produttori biologici e artigianali aprirà a partire dalle 15:00 di sabato 15 ottobre, sul corso adiacente la piazza principale del paese, dove saranno allestiti i Giochi di una volta di Cai Mercati amati da grandi e piccoli, mentre la domenica già dalle 10:00 del mattino. Ma entrambe le giornate saranno piene di attività: sabato sarà dedicata soprattutto alle visite guidate la mattina tra il Giardino delle Mele Antiche, il birrificio Malto Lento e l’Apiario di Comunità e alla raccolta sul campo delle patate viola MaCubo e nel pomeriggio alle degustazioni di mele antiche, birra agricola e miele millefiori, per concludere con il concerto rock della band Echo. Alle 16:00 sarà inoltre inaugurata la Casetta dell’Acqua di Castel del Giudice. Domenica 16 ottobre vedrà tra gli eventi speciali, il convegno alle ore 11:00 nella sala conferenze di Borgotufi dedicato al turismo in Appennino e le Green Communities, con esponenti nazionali di Legambiente e dell’UNCEM, il trekking someggiato a cura del Piano del Cibo di Castel del Giudice con il poeta contadino Carmine Valentino Mosesso (alle ore 15:00), la passeggiata narrativa tra le foto della mostra itinerante #IlMoliseaCasatua sui luoghi più affascinanti del Molise, guidati da Paolo Pasquale di TurismoinMolise fra le casette in pietra dell’albergo diffuso Borgotufi (ore 17:00). Ci sarà tanto da sperimentare e da assaporare, come gli speciali menu a base di mela preparati dai ristoranti di Borgotufi e dal Vecchio Mulino. Ad apprezzarli, domenica, anche i viaggiatori del treno storico della Transiberiana d’Italia, che giungeranno a Castel del Giudice in occasione della Festa della Mela. Per partecipare alle singole esperienze e attività, bisogna contattare i numeri di telefono (anche WhatsApp) indicati nel programma. La 5° Festa della Mela - Edizione esperienziale è organizzata dal Comune di Castel del Giudice con la Pro-Loco G. Caldora - Castel del Giudice e la collaborazione delle aziende e le associazioni del territorio. La manifestazione rientra nel programma Turismo è Cultura della Regione Molise. PROGRAMMA SABATO 15 OTTOBRE 2022 MERCATO dei produttori biologici e artigianali e GIOCHI DI UNA VOLTA in Via Roma – dalle ore 15.00 Stand e food truck per scoprire e assaporare i prodotti del territorio molisano e abruzzese, con oltre 40 produttori. ESPERIENZE Ore 9.30 -12.30 Visita Giardino delle Mele Antiche, al Birrificio agricolo Malto Lento e all’Apiario di Comunità di Castel del Giudice, a cura dell’azienda agricola Melise. (20 euro) Ritrovo presso Melise. Prenotazioni: Emanuele Scocchera 379 2616005 (anche WhatsApp) Ore 10.00 e ore 12.00 Visita guidata con raccolta delle PATATE VIOLA MaCubo. Ritrovo: zona pic nic. Prenotazioni: Marcello Mosesso 3351036671 DEGUSTAZIONI Ore 16:00: Degustazione Mele Antiche a cura di Michele Tanno associazione Arca Sannita Ore 17:00: Degustazione Birra Agricola Malto Lento Ore 18.00: Degustazione Miele dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice Prezzi: 15 euro per la singola e 20 euro per due degustazioni. MALTO ROCK Ore 20.30 Malto Rock con il concerto della band Echo e stand gastronomici in Piazza Marconi. DOMENICA 16 OTTOBRE 2022 MERCATO dei produttori biologici e artigianali e GIOCHI DI UNA VOLTA in Via Roma – dalle ore 10.00 Stand e food truck per scoprire e assaporare i prodotti del territorio molisano e abruzzese, con oltre 40 produttori. ESPERIENZE Ore 9.30 -12.30 Visita Giardino delle Mele Antiche, al Birrificio agricolo Malto Lento e all’Apiario di Comunità di Castel del Giudice, a cura dell’azienda agricola Melise. (20 euro) Ritrovo presso Melise. Prenotazioni: Emanuele Scocchera 379 2616005 (anche WhatsApp) Ore 10.00 e ore 12.00 Visita guidata con raccolta delle PATATE VIOLA MaCubo. Ritrovo: zona pic nic. Prenotazioni: Marcello Mosesso 3351036671 Ore 15.00 Trekking someggiato a cura del Piano del CIBO di Castel del Giudice, con il poeta contadino Carmine Valentino Mosesso e le asine Giulia e Rosina. Prenotazioni: Carmine 3288506220 INCONTRI ore 11:00 Sala convegni Borgotufi – Albergo diffuso Convegno su Turismo e Ambiente, opportunità per le Green Communities della Montagna Appenninica. ore 15:00 Esclusivamente per i viaggiatori del Treno storico della Transiberiana d'Italia visita guidata tra il Giardino delle Mele Antiche dell’azienda agricola Melise, il Birrificio Malto Lento e l’Apiario di Comunità di Castel del Giudice. LABORATORI ore 16.00 Attività per bambini a cura del Circolo Legambiente di Castel del Giudice (Piazza Marconi) PASSEGGIATA NARRATIVA a BORGOTUFI ore 17.00 Passeggiata narrativa tra le foto della mostra itinerante #IlMoliseaCasatua sui luoghi più affascinanti del Molise, guidati da Paolo Pasquale di TurismoinMolise fra le casette in pietra dell’albergo diffuso Borgotufi. Prenotazioni: Borgotufi Albergo Diffuso Tel. 0865946820 SABATO 15 e DOMENICA 16 OTTOBRE BUSKERS – ARTISTI DI STRADA Per tutta la durata della manifestazione, in collaborazione con Caimercati, saranno a disposizione del pubblico i Giochi di una Volta, tanti giochi di strada costruiti in legno e materiali poveri affinché grandi e bambini di ogni età si divertano, socializzino, cooperino e facciano emergere le loro abilità. La colonna sonora della festa sarà affidata per la prima volta alle Girlesque, la prima street band italiana tutta al femminile. Le musiciste strizzano l’occhio al burlesque, suonano, ballano e giocano, coinvolgendo il pubblico: con loro il divertimento è assicurato. Tornano, inoltre, a Castel del Giudice, i No Funny Stuff, la jug band talentuosa che reinterpreta con un tocco moderno le sonorità e gli stili degli anni ’20 e riporta indietro nel tempo i successi pop e rock di oggi riarrangiandoli in chiave retrò e con strumenti autocostruiti. Una miscela esplosiva di country blues, ragtime, early swing, bluegrass e skiffle. Un fil rouge che lega la Festa della Mela con il Casteldelgiudice Buskers Festival di agosto, sempre con la direzione artistica di Gigi Russo. RISTORAZIONE Il Ristorante del Borgo dell’albergo diffuso Borgotufi propone un menu speciale per la Festa della Mela. Il menu: Antipasto freddo e caldo con Ceppaglie, pane arso e pane di farina di grano Senatore Cappelli con mele; Chitarrina del Sannio con mele limoncelle e tartufo; Arrosto di maiale con mele, noci e insalata di frutta; Fagotto di mele su specchio di crema pasticciera e mousse di mela con scaglie di cioccolato fondente e vino moscato (45 euro a persona, bevande escluse). Per prenotazioni: 0865 946351 Il Ristorante Il Vecchio Mulino propone un menu speciale per la Festa della Mela. Il menu: Pallotte su crema di mela e zenzero; Tagliolini ragout di cinghiale e mela fondente; Guanciale di maialino, cime di rapa e mela, Strudel. (35 euro a persona, bevande escluse). Per prenotazioni: 347 262 3964 TRANSIBERIANA D’ITALIA Si può raggiungere la Festa della Mela anche viaggiando a bordo del treno storico sulla Transiberiana d’Italia. Prenotazioni online con posti limitati a tariffa speciale per adulti e bambini su www.railbook.it , comprensivi di viaggio in treno storico A/R e bus navetta per e da Castel del Giudice. CAMPER Disponibile area CAMPER gratuita (senza servizi).
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Il 2 Ottobre a Pietrabbondante si celebra il centenario del Guerriero Sannita
Il 2 ottobre 2022, in piazza Vittorio Veneto, in cui troneggia il monumento ai caduti, la cerimonia con narrazione storica e musica dedicata ai 100 anni dalla posa della celebre statua. Sono trascorsi esattamente 100 anni dal 2 ottobre del 1922, il giorno della posa in opera del monumento ai caduti di Pietrabbondante, il Guerriero Sannita che troneggia nella piazza principale del paese, uno dei simboli più riconoscibili del Molise. Per celebrare lo storico anniversario, il Comune di Pietrabbondante ha organizzato una cerimonia che sarà il coronamento di un anno di eventi dedicato alla celebre statua bronzea, simbolo del valore di tutti coloro che si sono sacrificati per la patria ed espressione dell’identità del territorio. La cerimonia commemorativa comincerà il 2 ottobre 2022 alle 11.30 in Piazza Vittorio Veneto, al cospetto del monumento, con la deposizione della corona di alloro da parte del sindaco Antonio Di Pasquo e gli interventi delle autorità. Seguirà la narrazione storica dell’opera con la sua simbologia storico-culturale e la citazione degli eventi che portarono alla creazione e all’innalzamento della statua, con la lettura di alcuni brani estrapolati da documenti storici e l’accompagnamento della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.00, ci sarà un’altra esibizione musicale e un momento conviviale con l’intera cittadinanza. «Celebrare il centenario del guerriero significa commemorare un glorioso passato progettando il futuro, significa ripercorrere tappe significative della nostra terra per rafforzare il senso di appartenenza e l’identità del comune. E’ molto importante far prendere coscienza ai nostri giovani del valore del monumento, ormai divenuto simbolo della regione Molise, legandolo anche allo studio della storia locale e dell’arte e valorizzare il patrimonio artistico e culturale per assicurarne la tutela e la conservazione», sottolinea il sindaco Antonio Di Pasquo. Una storia nata oltreoceano quella del Guerriero Sannita, dall’interesse della comunità di emigrati negli Stati Uniti e in Argentina i quali crearono un comitato per la realizzazione dell’opera ed intercettarono lo scultore Giuseppe Guastalla, il quale riuscì a rispettare le loro aspettative fondendo l’omaggio del monumento ai caduti della prima guerra mondiale con l’eredità culturale sannita. «La statua riproduce fedelmente l’antico Guerriero Sannita in atto di battaglia, mentre sguaina la spada armato di corazza, elmo con pennacchi, schiniere e scudo. Nel suo viso fiero sono scolpiti la devota austerità e l’impavido e travolgente ardimento del soldato sannita», spiega Mariella Di Carlo, una delle più attive promotrici degli eventi dedicati al centenario. Nel 2000, la statua del Guerriero Sannita fu esposta a Roma, negli spazi museali delle Terme di Diocleziano, in una mostra sui Sanniti a cura della Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Roma, diretta allora dall’archeologo Adriano La Regina. Al termine di tale evento, fu realizzata una copia del monumento esposta nella Capitale. Ma tanti sono gli eventi legati al Guerriero Sannita, che saranno raccontati durante le celebrazioni del 2 ottobre e che sono stati raccolti con dovizia di particolari nel libro “Il monumento ei caduti di Pietrabbondante” di Giovanni Tesone, presentato in estate a Pietrabbondante. “E quando, infine vi pervenni nel marzo del 21, attraverso un’elegante e comoda tranvia, io mi sentii già preso dal più grande interesse – scrisse Guastalla quando giunse a Pietrabbondante -. Così mentre tra folti boschi di abete e rocce calcaree, la via discopre un sempre più vasto e superbo orizzonte, fui avvinto dalla bellezza e immensità dei luoghi. L’impressione prodottami dalla vista di questo paese che tutto addossato e, più che aderente, incuneato nelle tre enormi rocce che lo sovrastano quasi a difesa apprestata da ciclopiche mani vigili e tutrici, sì che nemmeno le forze più avverse della natura pare possano tangerne la sicura stabilità, fu veramente grande, ed il quadro mi apparve degno dell’immensa cornice”. Per onorare la ricorrenza, il Comune di Pietrabbondante ha sviluppato una serie di iniziative, come la mostra-concorso “Guerrier Art: dipingo il Guerriero con fantasia” che ha visto la partecipazione di tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie degli istituti scolastici molisani; il convegno “ll Guerriero Sannita: l’eroe antico”; laboratori didattici; l’ebook “Ti racconto la storia del Guerriero Sannita”; la realizzazione di una raccolta fotografica. Alcune delle iniziative, come la creazione del logo del centenario e del calendario 2022 e il murales “Sanniti nel mondo” sono già state realizzate.
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Il 2 ottobre al Cerris Park a Chiauci (IS) c'è la Festa d'Autunno con il concerto gratuito dei No Funny Stuff
Con il concerto gratuito dei No Funny Stuff e un menù tipico, il Bosco di Sant’Onofrio di Chiauci (IS) si colora di musica, buon cibo e tanto divertimento per adulti e bambini. Domenica 2 ottobre, nell’abbraccio degli alberi del Bosco di Sant’Onofrio a Chiauci (IS), si svolgerà la prima edizione della Festa d’Autunno al Cerris Park. Nello splendido scenario del foliage che sta iniziando a colorare di rosso, giallo e arancio il paesaggio in cui è immerso il Parco Avventura, si festeggia l’arrivo dell’autunno con tanto divertimento, musica e buon cibo. Il Cerris Park aprirà alle 10.00, alle ore 13.00 si potrà degustare un tipico pranzo molisano, per poi continuare con la Festa d’Autunno nel pomeriggio con il concerto della talentuosa band dei No Funny Stuff. Un modo per conoscere il Parco Avventura Cerris Park e provare le sue attrazioni sospese tra maestosi alberi di cerro cimentandosi nei percorsi avventura di varie altezze e difficoltà (6 per bambini e ragazzi e 5 per adulti) per mettere alla prova abilità, concentrazione ed equilibrio. Poi apprezzare la cucina locale con un gustosissimo pranzo a base di pasta a fagioli e cialesca chiaucese (pizza di pane ripiena di scamorza arrosto, prosciutto crudo, olio e rosmarino). Infine divertirsi con il concerto dei No Funny Stuff, jug band carismatica e coinvolgente, che reinterpreta con un tocco moderno le sonorità e gli stili degli anni ’20 e riporta indietro nel tempo i successi pop e rock di oggi riarrangiandoli in chiave retrò e con strumenti autocostruiti. I No Funny Stuff portano in scena una miscela esplosiva di country blues, ragtime, early swing, bluegrass e skiffle. Il gruppo è per metà costituito da musicisti molisani: Giuseppe Cassa è di Guglionesi, Giuseppe Petti è di Sant’Elia a Pianisi. Con loro c’è l’americano Michael Botula e il romano Fabio Gabbianelli. Si sono incontrati a Roma nel 2014, un giorno in cui Giuseppe Cassa è rimasto chiuso in ascensore con Mike e di lì la scoperta della comune passione per la musica. A produrre gli strumenti è proprio Giuseppe che ogni anno ne realizza sempre di diversi, sempre più originali: ed è così che una lattina diventa l’ukulattina, l’innaffiatofono un sax, un segnale stradale una chitarra, la “contrabbassa” è un manichino femminile, un vecchio telefono da parete è un mandolino e tantissimi altri che i partecipanti scopriranno nel giorno del concerto! Il menu del pranzo nel punto ristoro del Cerris Park è su prenotazione al numero 328 027 0890, al costo 8 euro a persona. Il concerto dei No Funny Stuff e l’ingresso sono gratuiti.
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Festa della Mela - Manifestazione di interesse per gli espositori
Nel paese dell’agricoltura sostenibile e della biodiversità, torna anche quest’anno la Festa della Mela – Edizione Esperienziale, con laboratori del gusto, raccolta delle mele, visite guidate, escursioni nella natura d’autunno, street band e tante attività. La 5° Festa della Mela è in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 a Castel del Giudice, nell’abbraccio dei boschi colorati dal foliage, e vedrà protagonisti i migliori produttori biologici e artigianali che esporranno nei propri stand e food truck prodotti a Km 0 e proporranno ai visitatori golosi piatti e prodotti tipici sia molisani che abruzzesi. La manifestazione sarà allietata dalla presenza degli artisti di strada del Casteldelgiudice Buskers Festival che avvolgeranno con le loro esibizioni artistiche e musicali le piazze del paese. I produttori e gli espositori interessati a partecipare con i propri stand alla 5° Festa della Mela-Edizione Esperienziale, potranno far pervenire la manifestazione di interesse entro le ore 12.00 di martedì 11 ottobre 2022 presso il protocollo generale del Comune di Castel del Giudice e all’indirizzo di posta elettronica angela.mosesso@hotmail.it . Tutti gli interessati a essere presenti con la vendita dei propri prodotti devono essere in possesso di regolare autorizzazione commerciale ovvero di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per la vendita su area pubblica del tipo A o B, ovvero espositori di prodotti vari, artigiani, iscritti al registro delle imprese tenuto dalla Camera di Commercio. La manifestazione per esposizione e vendita avrà inizio tassativamente sabato 15 ottobre alle ore 15.00 per terminare alle ore 20.00 di domenica 16 ottobre. Per motivi di carattere organizzativo, saranno accettate le prime 40 aziende che risponderanno all’avviso. Per partecipare alla 5° Festa della Mela è previsto il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico – Tosap, in favore del Comune di Castel del Giudice, pari a euro 50,00 al giorno e quindi per un totale di euro 100 per l’intera durata delle manifestazione da versare, a seguito dell’avvenuta accettazione da parte dell’Ente, entro e non oltre due giorni lavorativi su Conto Corrente Postale 14450860 o Bonifico Bancario su IBAN IT84P0832740520000000008461 con Causale: “Tosap Festa della Mela 2022”. Si fa presente che per le aziende che hanno aderito alla manifestazione “Festa della Mela 2021” la suddetta quota verrà decurtata di euro 50 considerate le avverse condizioni meteo riscontrate lo scorso anno. La Festa della Mela 2022, nella sua Edizione Esperienziale, intende celebrare l’agricoltura sostenibile e la biodiversità, in linea con le azioni del Piano del Cibo di Castel del Giudice, che vede la collaborazione tra istituzioni, associazioni, aziende e produttori locali nel rendere tutta la filiera agricola e alimentare in sintonia con la tutela dell’ambiente e con lo sviluppo delle aree interne dell’Appennino. La Festa della Mela è organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Castel del Giudice e rientra nel programma Turismo è Cultura della Regione Molise con il sostegno di istituzioni, associazioni, come Legambiente Molise e aziende del territorio.
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L'11 settembre ad Agnone l'evento “Francesco Jovine e il mondo contadino. Dalla terra al cibo alla gastronomia”
L’11 settembre 2022 alle 10.15 nella Sala Consiliare di Palazzo San Francesco di Agnone evento dedicato al celebre scrittore molisano e alle sue opere sul mondo rurale e la gastronomia. Domenica 11 settembre, a partire dalle 10,15, nella sala consiliare di Palazzo San Francesco del Comune di Agnone (IS), si terrà l’incontro “Francesco Jovine e il mondo contadino. Dalla terra al cibo alla gastronomia”. L’evento è organizzato dall’AIC - Accademia Italiana della Cucina, Delegazione di Isernia – per continuare l’approfondimento sulla storia dell’agricoltura in Molise e sulla “Tavola del Contadino”, tema dell’anno dell’ associazione fondata nel 1953 da Orio Vergani. L’incontro culturale sarà condotto da Anna Scafati, vice-delegata AIC, con la collaborazione di un attore per le letture dei brani. Si comincerà con i saluti di Daniele Saia, sindaco di Agnone, e di Franco Di Nucci, delegato AIC Isernia. Il primo relatore sarà il professore Sebastiano Martelli, docente ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Salerno, che per la prima volta indaga la gastronomia nella letteratura di Francesco Jovine. Martelli è curatore del libro “Viaggi in Molise”, raccolta di articoli scritti da Francesco Jovine per Il Giornale d’Italia al suo ritorno in Molise nel 1941, che l’autore ha ampliato con altre pagine di Jovine fino al 1947. Nella sua edizione di questo “secondo viaggio” del grande letterato molisano, il prof. Martelli sviluppa e rinquadra in maniera critica gli scritti di Jovine offrendo una visione inedita del Molise alle prese con il secondo dopoguerra. Seguiranno gli interventi di Ilaria Jovine, pronipote del celebre scrittore, e Roberto Mariotti, cineasti, autori del documentario “C’era una volta la terra” in cui le parole di Jovine, descritte magistralmente dalla voce narrante di Neri Marcorè, guidano lo spettatore in un viaggio rurale nel Molise, tra campi e persone, dove la semplicità e la forza della sua bellezza costruiscono un mondo infinito: la terra. Domenico Meo, infine, studioso di dialetto e folklore, introdurrà un dibattito sui temi della cultura popolare e contadina di Agnone e dell’Alto Molise. «Questo evento – spiega Franco Di Nucci, Delegato AIC Isernia – ripercorre le tappe di Francesco Jovine in Molise, ritornato in treno nella sua terra natìa nel 1941 per scrivere una serie di articoli per il “Giornale d’Italia”. Tra queste, anche l’Alto Molise con Pietrabbondante e Agnone: sono pagine intense, a tratti drammatiche, che svelano la vita del contadino e il suo rapporto con la terra. In questi racconti intensi, intrisi di tradizioni popolari che affondano le proprie radici nella storia sannita, emerge in tutta la sua forza il rapporto del contadino/allevatore altomolisano con la terra, regalando le pagine più belle della storia rurale nella letteratura di Francesco Jovine”. Un’occasione particolare per indagare da vicino la storia dell’agricoltura in Molise e nella provincia di Isernia.
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Evento di solidarietà - Il 21 agosto alle 17.30 a Borgotufi un libro per la pediatria oncologica
“Le parole servono. Educare la pensabilità in tempo di pandemia” della psicologa Lucia Colalancia sarà presentato nella sala convegni di Borgotufi il 21 agosto 2022 alle 17.30, i cui diritti d’autore sono devoluti all’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici). “Un libro per l’Agbe”, è questa l’iniziativa di solidarietà che ha coinvolto diverse aziende ed imprese dell’Abruzzo e del Molise, che sarà presentata nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) il 21 agosto alle ore 17.30. Una iniziativa di solidarietà avviata da un gruppo di psicologi e psicoterapeuti della Valle Peligna che dall’emergenza pandemica hanno affiancato le famiglie nel loro compito educativo in un tempo così complesso che ha richiesto e richiede ancora di unire intenti e buone prassi per sostenere le famiglie, i minori e i singoli in difficoltà. Da questo importante proposito di impegno sociale solidale nasce ParoleINfamiglia, un canale social attivato nel marzo 2020 proprio per sostenere a distanza le famiglie e i bambini e che, ad oggi, ha già realizzato una prima pubblicazione (Parole in famiglia. Viaggi nella pensabilità, edito da BookRoad e realizzato in collaborazione con Mondadori Store di Sulmona) devoluta in beneficenza, nonché avviato sul territorio della Valle Peligna e dell’Alto Sangro iniziative di prevenzione del disagio psicologico, rivolte a gruppi e classi di adolescenti, e un programma radiofonico su Radio Evolution (ParoleINfamiglia alla radio), con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo, per promuovere la cultura psicologica e il supporto alle famiglie. Domenica 21 agosto a Borgotufi verrà presentato il secondo libro promosso da ParoleINfamiglia “Le parole servono. Educare la pensabilità in tempo di pandemia” di Lucia Colalancia, psicologa e psicoterapeuta, i cui diritti d’autore sono stati devoluti all’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici di Pescara), un’associazione che si occupa di pediatria oncologica da oltre 20 anni e offre assistenza a bambini emopatici, leucemici ed oncologici e alle loro famiglie. Persone straordinarie che mettono al servizio di famiglie e bambini che affrontano la battaglia più dura e difficile della loro vita, tempo, spazi, attività e soprattutto cuore. Grazie alle sponsorizzazioni di alcune aziende e imprese (Ricci Costruzioni, Angelo De Cesaris Costruzioni e Ambiente, Fire Look di Frascarelli Impianti, la Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna, I.S.E. Impianti e Servizi elettrici di Presutti Antonio e Cirillo Gianni, Refresco Sulmona, la società calcistica Ovidiana di Sulmona e GTTR General Appalti di Scontrone) è stato realizzato il progetto “Un libro per l’Agbe”, che ha permesso di donare gratuitamente alle famiglie dei bambini seguite dall’associazione una copia del libro. “Le parole servono” di Lucia Colalancia è un libro che mette al centro la parola e la pensabilità nella relazione educativa, offrendo riflessioni, attività psicoeducative e approfondimenti etimologici per imparare a pensare e crescere emotivamente, per elaborare il reale traumatico della pandemia e di ogni evento doloroso dell’esistenza. Partendo dall’analisi di alcune parole fondamentali per parlare di noi e per definirci, il testo offre riflessioni per genitori, educatori, insegnanti, animatori, catechisti… per aiutare a dare senso al tempo complesso che stiamo vivendo e supportare i più giovani davanti all’incertezza e al trauma.
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Il 19 agosto alle 17.30 Storia, canti e prodotti della Transumanza nel Salone Museale del Caseificio Di Nucci ad Agnone
Il 19 agosto 2022 alle 17.30 nel Salone Museale del Caseificio Di Nucci ad Agnone l’evento con lo storico Norberto Lombardi e la musica di Mauro Gioielli con Il Tratturo. La Transumanza come mito fondante del territorio e della storia del Molise è al centro dell’evento speciale che si terrà il 19 agosto 2022 alle 17.30 nel Salone Museale del Caseificio Di Nucci ad Agnone (area artigianale). “Storia, Canti e Prodotti della Transumanza”, questo il titolo della manifestazione che alternerà divulgazione e musica, per raccontare in modo originale, coinvolgente e interattivo, il valore della “pastoralità” e della tradizione della Transumanza nel contesto molisano, linfa per guardare al futuro delle aree interne molisane. A coordinare la serata sarà lo storico Norberto Lombardi, il quale svilupperà la tematica della riaffermazione della “pastoralità” e della Transumanza per una realtà come quella molisana, che può vantare un reticolo di Tratturi che coinvolge tutto il territorio, con un approccio moderno. La Transumanza, di recente proclamata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, spiega Norberto Lombardi «è intesa come vincolo ecologico, come tentativo di ripristinare un’attività di impresa nei contesti naturali delle zone interne del Molise, simbolo dei prodotti a km 0, un simbolo di eccellenza, genuinità, freschezza. Abbiamo risorse e un bagaglio di conoscenza formidabile che riguarda il rapporto con l’ambiente, gli animali, le tecniche antiche di lavorazione dei prodotti. Questa è la chiave per farne la leva per il rilancio». Oltre alla parte tematica, il musicista Mauro Gioielli, impegnato in oltre 40 anni in studi demo-etno-antropologici, presenterà canti tradizionali legati al mondo della Transumanza, spiegandone le origini e svelando interessanti informazioni sugli strumenti utilizzati dai pastori. Non mancheranno dunque momenti musicali con il gruppo Il Tratturo. La manifestazione del 19 agosto fa parte degli eventi che il Museo di Arte Casearia e della Transumanza organizza per portare avanti la tradizione di azienda innestata nel tessuto sociale e culturale locale. L’evento infatti si svolge negli spazi del Museo di Arte Casearia e della Transumanza, in cui è conservato l’unico esemplare perfettamente conservato de “La Ragion Pastorale” di Stefano Di Stefano, volume storico stampato a Napoli nel 1731.
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Tutto il programma del Casteldelgiudice Buskers Festival del 17 agosto 2022
Spettacoli sorprendenti attendono il pubblico del Casteldelgiudice Buskers Festival, che il 17 agosto 2022 riempirà di incanto il cuore di Castel del Giudice (IS), per la 7° edizione della rassegna internazionale e multiculturale dell’arte di strada del Molise. Il programma quest’anno è ricco di eventi che conquisteranno grandi e piccoli. Si comincia alle 16.00 con i giochi di strada di Cai Mercati, gruppo di giovani artigiani, animatori, educatori che fa rivivere le atmosfere delle antiche fiere di paese attraverso giocattoli e giochi di una volta autoprodotti e recuperati da lontane tradizioni popolari. I giochi costruiti in legno e materiali poveri saranno allestiti in modo molto originale nella piazza principale di Castel del Giudice per far divertire bambini e adulti di tutte le età. Alle 18.00 aprirà l’area street food con i food truck e stand gastronomici espressione dei sapori del territorio, tra hamburger gourmet, arrosticini, piatti al tartufo, panini, crêpes e zucchero filato. Alle 20.00 cominceranno gli spettacoli. Seguendo le bolle di sapone, si riconoscerà Eros Goni, alias “Gambe in Spalla Teatro”, un clown e un mimo eccentrico e sognatore, che con pochi oggetti di scena riesce a divertire tutti: con un carretto bizzarro e un po’ di sapone ricrea un universo incantato in cui farsi cullare dalla poesia e migrare con le ali della risata. Bolle di sapone giganti riempiono lo spazio, avvolgendo lo spettatore in una realtà onirica, evanescente e poetica. Si ispira alle opere premio Nobel Gabriel García Márquez lo spettacolo acrobatico Amor, in cui un gruppo di artisti internazionali racconta con il proprio corpo una storia che racchiude tutte le sfaccettature di questo sentimento, dalle più nobili alle più oscure: passione, rabbia, desiderio, tradimento, gelosia, vendetta e perdono. In Amor il realismo magico di Márquez gioca tra la concretezza e la suggestione. Avvolta dalle atmosfere incantate di grandi classici della musica latina come Historia de un amor, Perfidia e Amado mio, la scena cambia il suo significato davanti agli occhi degli spettatori trasformando l’ambientazione da familiare a straordinaria. Le scenografie si muovono e si trasformano, gli oggetti quotidiani prendono vita nelle mani degli artisti. La forza dell’amore raccontata attraverso la lotta universale tra la libertà dell’individuo e le convenzioni sociali. Le emozioni volteggiano nell’aria insieme a machete, clessidre e lettere che custodiscono e svelano il destino di ognuno di noi. Uno show sorprendente che restituisce il cuore dell’America Latina. Vengono dal Messico, invece, i Quetzalcoatl, gruppo di percussionisti che unisce musica, fuoco, teatro e danza in un “Ritual de Fuego”, che porta in scena strumenti musicali e rituali della cultura Atzeca messicana. Raramente si assiste a spettacoli così intensi e carichi di suspense. Irriverente e oltremodo divertente è Ugo Sanchez Jr. che stupirà il pubblico con vari numeri che provengono da più di 10 anni di spettacoli, e che fanno parte dello show Rio Boom Boom. Con la sua capacità di persuasione diventa protagonista e fautore della sua mente bizzarra. Con un linguaggio universale privo di parole, questo clown straordinario si contraddistingue con la sua stravaganza e s’impone sul palco con una determinazione tagliente quanto assurda, diventando il “giullare supremo” di quello spazio. Un tempo e un luogo tutto suo dove lui può fare ciò che vuole: sfidare, giocare, provocare, scherzare, catturare, divertire, colpire, canticchiare. Proprio come nella vita vera spesso vicende tragiche e comiche convivono nell’irrazionalità di questo mondo. Non può mancare al Casteldelgiudice Buskers Festival la gioia e il coinvolgimento della street band Mo’ Better Band, i cui brani si ispirano allo spirito Funky degli anni ’70, terreno comune riguardo i gusti musicali dei quindici musicisti che compongono il gruppo. Il riferimento allo stile però è solo un “punto di ritrovo” da cui le varie personalità della band danno vita alle loro composizioni. Queste, contaminate da mille influenze e cercando di superare gli argini dello stile, propongono una varietà di ritmi e di armonie, attraverso l’interpretazione musicale e fisica dei componenti della band. Sottolineando la musica con un contagioso coinvolgimento corporeo, la Mò Better Band cerca di rendere la sua prestazione non solo un evento musicale, ma anche uno spettacolo collettivo. L’ingresso al Casteldelgiudice Buskers Festival è libero e gratuito. Il Casteldelgiudice Buskers Festival è organizzato dal Comune di Castel del Giudice e dalla Pro loco di Castel del Giudice. La direzione artistica del festival è affidata a Gigi Russo, tra i pionieri delle manifestazioni legate all’arte di strada in Italia. Il festival rientra nel progetto “Turismo è Cultura” dell’assessorato al turismo della Regione Molise ed è stato scelto dal Corriere della Sera tra i migliori 11 festival italiani. Il festival è sostenuto da istituzioni, associazioni, come Legambiente Molise e aziende, tra cui Spinosa Costruzioni Generali SPA, principale sponsor di questa edizione, azienda che opera nelle costruzioni generali e si contraddistingue per un consolidato sistema di competenze finalizzato alla realizzazione di edifici civili, restauro e recupero di beni immobili sottoposti a tutela, infrastrutture a rete e stradali, opere strutturali speciali, impianti tecnologici, gallerie e viadotti di grande rilevanza impiantistica. Il festival di Castel del Giudice rientra con l’appuntamento autunnale della Festa della Mela – in programma il 15 e 16 ottobre 2022 con una nuova edizione esperienziale - tra le iniziative del Piano del Cibo, che prevede azioni relative al sistema agroalimentare locale all’insegna dell’ecologia, la riduzione degli sprechi alimentari e lo sviluppo sostenibile, valorizzando le produzioni locali coltivate nel rispetto dell’ambiente.
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Il 14 agosto la giornata principale della 33° Fiera del Tartufo Nero di San Pietro Avellana
Turisti e visitatori in massa in Alto Molise per l’apertura della 33^ edizione della Fiera del Tartufo Nero. Oggi 14 agosto la giornata principale con gara cinotartuficola, stands, convegno Tartuficoltura e Ambiente e concerto finale. La Fiera del Tartufo Nero estivo di San Pietro Avellana si conferma uno degli eventi di punta dell’estate in Alto Molise: ha preso via ieri, sabato 13 agosto, la 33^ edizione di una rassegna che vede il prezioso oro nero della terra molisana protagonista in una sinfonia di forme, profumi e sapori. Tanti i turisti e i visitatori che si sono riversati a San Pietro Avellana per assaporare piatti a base di tartufo, creme con il tartufo, salumi e formaggi con il tartufo come la soppressata e il caciocavallo, pasta con il tartufo, burri, carpacci e tartufi a fette, condimenti aromatizzati con il pregiato fungo, miele, pesto e tante altre specialità di produttori di tartufo e di prodotti tipici. Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco Simona De Caprio che ha ringraziato quanti hanno reso possibile l’edizione 2022 della Fiera del Tartufo Nero Estivo rimarcando l’importanza che il prezioso fungo riveste nell’economia di San Pietro Avellana e dell’intero Molise. Presenti anche diversi rappresentanti istituzionali della Regione e della Provincia di Isernia, tra cui il presidente regionale Donato Toma. La 33^ edizione della Fiera del Tartufo Nero Estivo prosegue oggi 14 agosto con gli stands di espositori e venditori allestiti lungo la centralissima Via Roma aperti per tutta la giornata, fino alle 21.00. Tante le prelibatezze da assaporare, tra cui il menu dedicato interamente al tartufo nella piazza principale del paese, a base di bruschetta al tartufo e con caciocavallo fuso, tagliatelle, patata ripiena con salsiccia, scamorza e tartufo. Ricco il programma odierno: dalle 10.30 gara cinotartuficola riservata a cani maschi e femmine a partire dai 6 mesi di età; alle 16.30 il convegno Tartuficoltura e Ambiente, presso la Sala Convegni dell’ex Scuola Materna, al quale interverranno importanti esperti del settore, alle 21.00 concerto di fine manifestazione in Villa Comunale. Ad allietare la giornata il duo itinerante “I Briganti della Maiella”. Quest’anno i tartufai sono stati alle prese con diverse difficoltà, tra cui la siccità estiva che non ha favorito molto la crescita del prezioso fungo, il quale si attesta ad un prezzo che va dai 200 ai 300 euro circa al kg. Ad ogni modo, il clima dell’ultimo periodo preannuncia una buona stagione per la raccolta del tartufo bianco che a San Pietro Avellana e in Alto Molise è particolarmente pregiato, e sarà celebrato nei primi giorni di novembre con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco. Aperti alle visite il Museo dell’Alto Molise (con sezioni dedicate agli usi, ai costumi, ai mestieri antichi, all’archeologia e Autunno ’43 sulla seconda guerra mondiale), che svela interessanti scenari ed oggetti del mondo dei Sanniti, oltre ad un percorso nella storia e cultura locale del ‘900, con ambienti perfettamente ricostruiti; e il Museo del Tartufo con un percorso multisensoriale ed interattivo. La 33^ edizione della Fiera del Tartufo di San Pietro Avellana è organizzata dal Comune di San Pietro Avellana con il Patrocinio della Provincia di Isernia e rientra nell’ambito degli eventi promossi da Turismo è Cultura della Regione Molise. Museo dell’Alto Molise Sito web: https://museoaltomolise.it/ Per scaricare le immagini della Fiera del Tartufo di San Pietro Avellana 2022 clicca sul link Drive: https://bit.ly/FOTO33FieraTartufoNero2022
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Il 13 e 14 agosto 2022 c'è la 33° Fiera del Tartufo Nero di San Pietro Avellana
Il 13 e 14 agosto 2022 si celebra il prezioso oro nero della terra molisana con stand, spettacoli, convegni e la gara cinotartuficola. Il tartufo di San Pietro Avellana si fregia del riconoscimento a patrimonio immateriale UNESCO. Il prezioso oro nero della terra molisana protagonista il 13 e 14 agosto di uno degli appuntamenti estivi più attesi in Alto Molise: la Fiera del Tartufo nero di San Pietro Avellana (IS), giunta quest’anno alla sua 33^ edizione. Una rassegna che esalta il prezioso fungo, che cresce in abbondanza nel territorio alto molisano ricco di biodiversità, la cui cerca e cavatura è stata ufficialmente proclamata nel dicembre scorso parte del Patrimonio Immateriale UNESCO dopo un lungo iter durato ben 8 anni che ha visto promotori del percorso di candidatura i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, di cui il Comune di San Pietro Avellana ha la vicepresidenza. «I saperi materiali e immateriali connessi alla raccolta del tartufo – afferma il sindaco di San Pietro Avellana Simona De Caprio – costituiscono un patrimonio inestimabile da tramandare e preservare. Il nostro Comune è da sempre attento alla protezione del suo ecosistema per consentire anno dopo anno una produzione sempre abbondante di questo prezioso frutto della terra. L’argomento verrà discusso e affrontato nella giornata del 14 agosto durante l’incontro Tartuficoltura e Ambiente, a partire dalle 16.30 presso la Sala Convegni dell’ex Scuola Materna». Anche questa edizione sarà ricca di stand espositivi dei produttori di tartufo e di prodotti tipici: i visitatori potranno trovare tartufi freschi di varie pezzature raccolti dai cavatori molisani, piatti a base di tartufo, creme con il tartufo, salumi e formaggi con il tartufo come la soppressata e il caciocavallo, pasta con il tartufo, burri, carpacci e tartufi a fette, condimenti aromatizzati con il pregiato fungo, miele, pesto e tante specialità. Gli stand, allestiti lungo la centralissima Via Roma, saranno aperti ufficialmente il 13 agosto a partire dalle ore 17.00 fino a mezzanotte, per condurre i visitatori in un viaggio nel mondo del tartufo fatto di storia, gusto, percezioni tattili e sensoriali uniche. Il 14 agosto riapriranno alle ore 9.00 fino alle 21.00, quando si terrà lo spettacolo finale. Ci sarà spazio anche per una gara cinotartuficola (riservata a cani maschi e femmine a partire dai 6 mesi di età. Costo di iscrizione 10 euro da versare il 14 agosto, giorno della competizione, che si terrà alle 10.30), intrattenimento musicale con il duo itinerante “I Briganti della Maiella” e spettacolo di fine fiera in Villa comunale. La Fiera del Tartufo Nero è anche occasione per conoscere e visitare il borgo di San Pietro Avellana e le sue attrazioni museali: il Museo dell’Alto Molise (con sezioni dedicate agli usi, ai costumi, ai mestieri antichi, all’archeologia e Autunno ’43 sulla seconda guerra mondiale), che svela interessanti scenari ed oggetti del mondo dei Sanniti, oltre ad un percorso nella storia e cultura locale del ‘900, con ambienti perfettamente ricostruiti; il Museo del Tartufo con un percorso multisensoriale ed interattivo, e il Lavatoio comunale. La 33^ edizione della Fiera del Tartufo di San Pietro Avellana è organizzata dal Comune di San Pietro Avellana con il Patrocinio della Provincia di Isernia e rientra nell’ambito degli eventi promossi da Turismo è Cultura della Regione Molise. Museo dell’Alto Molise Sito web: https://museoaltomolise.it/ Per informazioni: Comune di San Pietro Avellana Tel. E-mail: Per scaricare le immagini della Fiera del Tartufo di San Pietro Avellana 2021 e la locandina dell’edizione 2022, clicca sul link Drive: https://bit.ly/32FieraTartufoNero2021
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Un'estate ricca di eventi a Castel del Giudice
Spettacoli, musica, mostre fotografiche, osservazioni astronomiche, giochi per bambini, gospel e la magia del Casteldelgiudice Buskers Festival il 17 agosto. L’11 c’è la Sagra della Pallotta. Un’estate ricca di eventi a Castel del Giudice, tra musica, mostre fotografiche e personali di pittura, osservazioni astronomiche, giochi per bambini, gospel, cinema in piazza e la magia degli spettacoli di strada del Casteldelgiudice Buskers Festival, il 17 agosto 2022. Dopo il percorso itinerante Transumanze Interiori alla scoperta delle storie che animano la comunità di Castel del Giudice e i primi appuntamenti con le Stelle nel Borgo, da non perdere il 10 agosto lo spettacolo di Smart Jazz alle 21.30 con Giulia Maselli e Mario Farina. L’11 agosto 2022 torna la storica Sagra della Pallotta, 31° edizione organizzata dalla Pro Loco di Castel del Giudice della festa dedicata alla più gustosa ricetta tipica del territorio: la Pallotta cacio e ova. Durante la serata non mancherà la gara del “Mangia Pallotte”, sfida a tempo in cui viene premiata la persona che riesce a mangiare più pallotte, diventando così il pallottaro dell’anno. Il 12 agosto si esibirà in Piazza Marconi alle 21.00 il gruppo folkloristico, il 13 invece è dedicato al super karaoke in piazza. Il 14 agosto è la serata di Gospel in the Church (ore 18.30 nella Chiesa Madre) con l’Isernia Gospel Choir in concerto. Il 16 agosto torna l’appuntamento con Malto Rock, festa della birra locale Malto Lento con esibizione del gruppo rock The Echo. Evento di punta dell’estate è il Casteldelgiudice Buskers Festival il 17 agosto 2022, 7° edizione della rassegna internazionale di arte di strada del Molise con artisti provenienti dall’Italia, Cuba, Messico e Argentina, che metteranno in scena spettacoli divertenti e coinvolgenti tra musica, acrobazie, comicità, giochi con il fuoco, teatro e magia. Si comincia alle 16.00 con i giochi per i bambini. Alle 18.00 apre l’area street food e alle 20.00 iniziano gli spettacoli. Il festival rientra nel progetto “Turismo è Cultura” dell’assessorato al turismo e alla cultura della Regione Molise. L’estate di Castel del Giudice continua il 18 agosto con il cinema in piazza, il 19 con la giornata di Legambiente, una passeggiata ecologica a partire dalle 9.30 a cura del circolo Legambiente “E. Cavaliere”. Il 20 sarà la volta di Sapori dal Mondo, degustazione di cucina multietnica con musica e balli, in collaborazione con il progetto SAI di Castel del Giudice (inizio ore 19.30). Il 21 agosto, a Borgotufi, l’albergo diffuso, c’è l’ultimo evento di “le Stelle nel Borgo – tra storie e leggende”, in collaborazione con Turismo in Molise. Si comincia alle 19.00 con una passeggiata narrativa a cura di Paolo Pasquale che guiderà i partecipanti tra le foto della mostra fotografica #ilMoliseacasatua con immagini dei luoghi noti e più insoliti del Molise esposte tra le casette del borgo. Si continua alle 20.30 con una cena dedicata al Ristorante del Borgo. Poi alle 22.00 sotto una coperta di stelle luminose si partecipa all’osservazione astronomica, ammirando costellazioni e pianeti con la narrazione di miti e leggende.
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Le lettere ritrovate che svelano la distruzione di San Pietro Avellana nell’autunno del 1943
Sono state presentate al Museo dell’Alto Molise le lettere scritte dall’insegnante Lidia Mastracchio Santilli ora memoria collettiva sugli eventi accaduti sulla Linea Gustav. Erano state conservate con un nastrino rosso e custodite in una cassa con altri effetti familiari, le lettere scritte, a partire dall’8 novembre del 1943 mentre San Pietro Avellana veniva rasa al suolo, dall’insegnante Lidia Mastracchio Santilli. Lettere e parole che ora sono documentazione storica, capace di narrare gli eventi della seconda guerra mondiale sul fronte della Linea Gustav più di qualsiasi altro racconto bellico. Sono state svelate al pubblico il 7 agosto 2022, nella piazzetta adiacente il Museo dell’Alto Molise, con un evento all’aperto dal titolo “San Pietro Avellana tra memorie familiari e storia condivisa” organizzato dal Comune di San Pietro Avellana, con la partecipazione di Nietta Santilli, la figlia dell’insegnante autrice delle lettere, lo storico Franco Valente, Marcello Veneziale, esperto del periodo storico, e lette al pubblico dall’interpretazione dell’attrice Patrizia Di Martino, tra le protagoniste della serie televisiva “L’amica geniale”. Le lettere sono tornate alla luce dopo quasi 80 anni e narrano la storia di una donna rimasta nel suo paese mentre la popolazione fuggiva via per salvarsi. Lidia era rimasta lì con il marito per difendere la fornace, strumento di lavoro, scrivendo continuamente ciò che stava accadendo introno a lei. L’insegnante assisteva alla distruzione di San Pietro Avellana, descrivendo sofferenze, dolori, emozioni del vivere bombardati dalla guerra e dal “genio guastatore dei tedeschi”, i timori, la sensazione che il paese sarebbe stato risparmiato, la consapevolezza poi del totale annientamento. «Grazie a queste lettere, si possono conoscere aspetti della guerra non facilmente accessibili – ha sottolineato Nietta Santilli -. Parlarne di nuovo per mia madre è stato come rivivere quel dramma». Una testimonianza storica straordinaria. Episodi dolorosi, che Lidia non riusciva a raccontare a sua figlia, momenti che voleva dimenticare. Pezzi di storia che ora si fanno memoria collettiva. La serata è stata condotta da Nella Rescigno, presidente dell’associazione culturale JustMo’. Sentita la partecipazione del pubblico, tra cui anche il sindaco di Capracotta Candido Paglione, essendo il paese sul tetto del Molise coinvolto negli eventi sulla Linea Gustav. L’amministrazione comunale di San Pietro Avellana guidata da Simona De Caprio si impegnerà nel fare una pubblicazione dedicata alle lettere, per esporle nel Museo dell’Alto Molise, che tra le altre sezioni ne ospita una multimediale chiamata Autunno ’43, dedicata alle vicende della distruzione e ricostruzione del paese e della Liberazione dell’Italia.
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Giornate al Borgo: la celebrazione della tradizione medievale. 13 e 14 Agosto
Finalmente, dopo tre lunghi anni, torna la festa più attesa a Fornelli : Giornate al Borgo Due giorni in cui sarà possibile visitare il Centro Storico tra cortei popolari, sbandieratori, mangiatori di fuoco, palio delle contrade, danza aerea e tante altre attività medievali in uno dei borghi più belli d’Italia aspettando gli spettacoli finali in ognuna delle due sere! All’interno del Borgo troverete stand gastronomici con panini, bruschette e perché no, anche un bel piatto di "sagne e fagioli" fatte a mano; il tutto ovviamente accompagnato da vino o birra! Ma prima di tutto sarà necessario passare al “Cambio” perchè è possibile pagare solo in Ducati Medievali. Appuntamento il 13 Agosto 2022 con lo Spettacolo di fuoco “Phoenix” a cura dei Lux Arcana e per concludere il 14 Agosto 2022 con l' Incendio del Castello.
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Mario Lanza, il tenore di Filignano conosciuto in tutto il mondo: ecco il 32esimo festival
Un festival internazionale – tanto sentito quanto importante – che ha superato i trent’anni di vita da un paio di edizioni. A Filignano si rinnova l’omaggio all’illustre concittadino Mario Lanza, tenore ma anche attore americano di origini molisane, di Filignano per la precisione, da dove il padre partì da giovane per raggiungere gli Stati Uniti. Dal 10 al 17 agosto sarà musica di livello nel piccolo centro che fa parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e che richiamerà tanta gente anche dall’estero. Bisogna infatti sapere che Mario Lanza, al secolo Alfred Arnold Cocozza, ha dei fan club in venti città del mondo, Cina compresa. L’evento di punta l’11, quando in località Mennella si esibirà Pierdavide Carone con un’orchestra di sessanta elementi per omaggiare Lucio Dalla. Carone è un cantautore e nel 2012 si presentò a Sanremo con il pezzo ‘Nanì’, diretta dal compianto maestro bolognese. “Ero talmente legato a Lucio sia umanamente che professionalmente che per dieci anni ho rifuggito la tentazione di omaggiarlo, per tutelare lui e il suo repertorio ma anche un po’ me stesso – ha spiegato nel corso della conferenza della Gil –. Quest’anno ho cambiato il modo di vedere grazie a delle persone che avevano voglia di sentirmi parlare di lui”.
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L'8 agosto c'è Calici nel Bosco al Cerris Park nel Bosco di Sant'Onofrio di Chiauci
L’8 agosto 2022 alle 18.00 nel Bosco di Sant’Onofrio di Chiauci (IS) la 1° edizione dell’evento organizzato dal parco avventura Cerris Park e AIS Molise. Il bosco di Sant’Onofrio a Chiauci (IS) sarà la splendida cornice di Calici nel Bosco, una serata di degustazione guidata di vini del Molise con abbinamenti di tipicità locali. L’evento è in programma lunedì 8 agosto 2022, a partire dalle ore 18.00, ed è organizzato dal Parco Avventura Cerris Park e dall’AIS Molise, Associazione Italiana Sommelier - delegazione di Isernia. Una collaborazione inedita quella tra Cerris Park e AIS Molise volta alla conoscenza più approfondita del territorio molisano e delle sue specialità: parlare del territorio non solo tramite la promozione dei vini locali ma anche delle realtà che ci circondano, in una unità di intenti. Dal 2009 AIS Molise qualifica e promuove la figura del sommelier e contribuisce alla diffusione della cultura del bere bene in maniera moderata e consapevole, oltre a svolgere numerose attività, come eventi e degustazioni per promuovere e valorizzare il mondo del vino e seminari di approfondimento. Cerris Park è una realtà giovane nel panorama molisano: un Parco Avventura immerso in un meraviglioso bosco di cerri con diversi percorsi pensati appositamente per mettere alla prova le capacità di abilità e di equilibrio di grandi e piccoli. Tra ponti sospesi, passerelle oscillanti, attraversamenti di reti e lanci dalla zip line il divertimento è assicurato. Calici nel Bosco prevede tre tipologie di ticket: si potrà decidere se partecipare alla degustazione guidata (costo euro 15), oppure trascorrere un pomeriggio a Cerris Park cimentandosi nel pomeriggio nei percorsi avventura e poi fermarsi per la serata di degustazione a cura dei sommelier dell’AIS Molise (costo euro 30), o ancora degustare un singolo calice (costo euro 2). I vini scelti per la degustazione sono: Spumante Brut Rosé metodo Charmat, Falanghina del Molise DOC, Rosso del Molise DOC, Tintilia del Molise DOC. Un’occasione imperdibile per trascorrere una serata alla scoperta di un Parco Avventura immerso nella quiete dei boschi dell’Alto Molise degustando calici di ottimi vini del Molise. I posti sono limitati. È consigliata la prenotazione ai seguenti recapiti: +39 328 027 0890 cerrispark.mdl@gmail.com
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Il 7 agosto a Castel del Giudice l'evento Transumanze Interiori
Il 7 agosto 2022 alle 18.00 un percorso itinerante e narrativo dal cuore del paese fino alla sala convegni di Borgotufi per raccontare le storie del libro “Aree Interne e Comunità. Cronache dal cuore dell'Italia" (Pacini Editore) con il Prof. Rossano Pazzagli e vari protagonisti. Le storie che rendono Castel del Giudice (IS) un laboratorio di comunità per lo sviluppo delle aree interne d’Italia sono al centro dell’evento “Transumanze Interiori”, che si terrà il 7 agosto 2022, a partire dalle 18.00 con un percorso itinerante e narrativo dal cuore del paese dell’Alto Molise – piazza Marconi - fino alla sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi (ore 19.00). L’iniziativa nasce per svelare i contenuti del libro “Aree Interne e Comunità. Cronache dal cuore dell'Italia" (Pacini Editore), di cui il capitolo scritto dal Prof. Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio e dell’ambiente dell’Università del Molise e dalla giornalista Adelina Zarlenga, dal titolo “Un laboratorio di comunità in Molise. Riuso e racconti del territorio a Castel del Giudice” è dedicato ai protagonisti della rinascita di questo paese, divenuto un emblema per lo sviluppo sostenibile dell’Appennino. Una storia collettiva che vedrà la partecipazione di tali protagonisti, come il sindaco Lino Gentile, il poeta contadino Carmine Valentino Mosesso autore del libro di poesie “La Terza Geografia”, la coordinatrice del Piano del Cibo Manuela Virtuoso, Emanuele Scocchera per il birrificio agricolo Malto Lento e il meleto bio Melise, Lidia Gentile, apicoltrice dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice. Diverse e variegate le voci del territorio che si intrecciano con quelle narrate nel volume, 22 pratiche che raccontano di borghi, percorsi, parchi, festival, nuove imprese, saperi antichi e nuove professioni per riabitare il senso dei luoghi più interni, e quindi più sfidanti, del Paese. Il libro nasce da una doppia selezione altrettanto collettiva attraverso il bando PRiNT della collana “New Fabric” della Pacini Editore. Diversi esperti, coordinati da Luca Bizzarri e Lisa Lorusso, hanno scelto le proposte provenienti da tutta Italia, raccogliendo le pratiche che rispecchiano il nuovo protagonismo che stanno vivendo le aree interne dello stivale: esperienze, sperimentazioni, processi di coinvolgimento delle comunità, che hanno come protagonisti attivatori del cambiamento, quali amministratori pubblici, operatori del terzo settore, soci di cooperative che si occupano di innovazione sociale sui territori, docenti e ricercatori universitari, che credono nel confronto intersoggettivo e intersettoriale per attivare le energie necessarie alla trasformazione/evoluzione socio- territoriale. Storie che diventano modelli di sviluppo e che rispecchiano l’impegno e le competenze delle persone, la sapienza e l’amore di quelle comunità resilienti che, anche nel piccolo, concretizzano percorsi di rigenerazione socio-culturale, con l’obiettivo di combattere lo spopolamento.