Descrizione

Centro di montagna di antiche origini, sostenuto dal turismo termale e dal suo indotto nonché dalle tradizionali attività rurali e da un discreto apparato industriale. La comunità degli acquasantani, con un indice di vecchiaia molto elevato, fa registrare un alto grado di dispersione, risiedendo nel capoluogo comunale, in un certo numero di altre località, in svariati aggregati urbani elementari e in alcune case sparse sui fondi. L’abitato, circondato da folti boschi di querce, platani e olmi, è disposto ai lati di un’importante arteria viaria e domina il corso del fiume Tronto; quest’ultimo serpeggia tra rilievi montani ricchi di grotte, generando a tratti spettacolari cascate. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Roccafluvione e con una del comune di Ascoli Piceno, supera i 2.000 metri di altitudine nella sua porzione meridionale, occupata dai contrafforti dei monti della Laga.

Centro di montagna di antiche origini, sostenuto dal turismo termale e dal suo indotto nonché dalle tradizionali attività rurali e da un discreto apparato industriale. La comunità degli acquasantani, con un indice di vecchiaia molto elevato, fa registrare un alto grado di dispersione, risiedendo nel capoluogo comunale, in un certo numero di altre località, in svariati aggregati urbani elementari e in alcune case sparse sui fondi. L’abitato, circondato da folti boschi di querce, platani e olmi, è disposto ai lati di un’importante arteria viaria e domina il corso del fiume Tronto; quest’ultimo serpeggia tra rilievi montani ricchi di grotte, generando a tratti spettacolari cascate. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Roccafluvione e con una del comune di Ascoli Piceno, supera i 2.000 metri di altitudine nella sua porzione meridionale, occupata dai contrafforti dei monti della Laga.

Storia

Nota già in epoca antica per la presenza di benefiche acque sulfo-bromo-iodiche, menzionate anche da Tito Livio e Plinio il Vecchio, fu abituale luogo di ristoro per le legioni romane che transitavano lungo la via Salaria. Durante il Medioevo subì le invasioni dei longobardi, il passaggio dei franchi e il dominio dei Conti di Ascoli e a partire dal Cinquecento divenne quartier generale di briganti: le grotte e le folte macchie boschive presenti nel territorio comunale costituivano infatti un ottimo nascondiglio. Alla fine del Settecento il brigante Sciabolone capeggiò una rivolta contro i francesi di Gioacchino Murat mentre negli anni successivi al 1860 la comunità acquasantana venne coinvolta da Giuseppe Piccioni nella ribellione che, nel nome del Papa Re, tentava di contrastare l’annessione al regno d’Italia dei territori appartenenti allo Stato Pontificio. Verso la fine dell’Ottocento il borgo ospitò lo scrittore André Gide, che raccontò in “Foglie d’autunno” il suo soggiorno alle terme. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro della resistenza partigiana, che culminò con l’eccidio di Pozza e Umito. Il toponimo, che solo nel 1957 assunse l’attuale specificazione, fa riferimento alla presenza di acque salutari sul territorio comunale. Dell’edilizia romana restano, ben conservati, un ponte e un acquedotto. La rocca di Castel di Luco (XIV-XV secolo) rappresenta un esempio quanto mai raro di costruzione fortificata a pianta circolare. La chiesa di San Lorenzo conserva un trittico quattrocentesco di Pietro Alemanno mentre quella di Santa Maria delle Piane custodisce affreschi e pale d’altare di Augusto Paolo Mussini.

Nota già in epoca antica per la presenza di benefiche acque sulfo-bromo-iodiche, menzionate anche da Tito Livio e Plinio il Vecchio, fu abituale luogo di ristoro per le legioni romane che transitavano lungo la via Salaria. Durante il Medioevo subì le invasioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, il passaggio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FRANCHI'>franchi</a> e il dominio dei Conti di Ascoli e a partire dal Cinquecento divenne quartier generale di briganti: le grotte e le folte macchie boschive presenti nel territorio comunale costituivano infatti un ottimo nascondiglio. Alla fine del Settecento il brigante Sciabolone capeggiò una rivolta contro i francesi di Gioacchino Murat mentre negli anni successivi al 1860 la comunità acquasantana venne coinvolta da Giuseppe Piccioni nella ribellione che, nel nome del Papa Re, tentava di contrastare l’annessione al regno d’Italia dei territori appartenenti allo Stato Pontificio. Verso la fine dell’Ottocento il borgo ospitò lo scrittore André Gide, che raccontò in “Foglie d’autunno” il suo soggiorno alle terme. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro della resistenza partigiana, che culminò con l’eccidio di Pozza e Umito. Il toponimo, che solo nel 1957 assunse l’attuale specificazione, fa riferimento alla presenza di acque salutari sul territorio comunale. Dell’edilizia romana restano, ben conservati, un ponte e un acquedotto. La rocca di Castel di Luco (XIV-XV secolo) rappresenta un esempio quanto mai raro di costruzione fortificata a pianta circolare. La chiesa di San Lorenzo conserva un trittico quattrocentesco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=PIETROALEMANNO'>Pietro Alemanno</a> mentre quella di Santa Maria delle Piane custodisce affreschi e pale d’altare di Augusto Paolo Mussini.

Economia

Il turismo, che gravita intorno a un moderno stabilimento termale, convive con le tradizionali attività rurali (zootecnia, silvicoltura e coltivazione di cereali, uva e foraggi), in sensibile diminuzione ma ancora vitali, e con l’industria, composta da un certo numero di piccole imprese attive principalmente nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, delle confezioni, dei materiali da costruzione e della lavorazione della pietra, attività, quest’ultima, che si connette a una lunga tradizione artigiana. Il comune, sede della Comunità montana, degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo; vanta un solido apparato ricettivo e usufruisce dell’assistenza sanitaria assicurata dalla sede del distretto e dalla farmacia.

Il turismo, che gravita intorno a un moderno stabilimento termale, convive con le tradizionali attività rurali (zootecnia, silvicoltura e coltivazione di cereali, uva e foraggi), in sensibile diminuzione ma ancora vitali, e con l’industria, composta da un certo numero di piccole imprese attive principalmente nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, delle confezioni, dei materiali da costruzione e della lavorazione della pietra, attività, quest’ultima, che si connette a una lunga tradizione artigiana. Il comune, sede della Comunità montana, degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo; vanta un solido apparato ricettivo e usufruisce dell’assistenza sanitaria assicurata dalla sede del distretto e dalla farmacia.

Relazioni

Meta in ogni periodo dell’anno di un consistente numero di turisti, mantiene vivo l’interesse dei visitatori grazie a un nutrito calendario di manifestazioni tradizionali, comprendente la sagra della “focarola”, tipica focaccia cotta al forno (luglio), quella delle castagne (ottobre), la festa delle “Madonnelle” (venerdì precedente la Settimana Santa), celebrazione della Passione di Cristo attraverso quadri viventi, e la “Sera di San Lorenzo” (8 agosto), rievocazione storica che culmina con una cena medievale. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Meta in ogni periodo dell’anno di un consistente numero di turisti, mantiene vivo l’interesse dei visitatori grazie a un nutrito calendario di manifestazioni tradizionali, comprendente la sagra della “focarola”, tipica focaccia cotta al forno (luglio), quella delle castagne (ottobre), la festa delle “Madonnelle” (venerdì precedente la Settimana Santa), celebrazione della Passione di Cristo attraverso quadri viventi, e la “Sera di San Lorenzo” (8 agosto), rievocazione storica che culmina con una cena medievale. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Località

Agore, Arli, Arola, Cagnano, Capodirigo, Centrale, Cocoscia, Collefalciano, Corneto, Falciano, Farno, Favalanciata, Fleno, Forcella, Luco, Macerata della Morte, Matera, Novele, Paggese, Peracchia, Piandelloro, Piedicava, Pito, Pomaro, Ponte d'Arli, Pozza, Quintodecimo, Rocca Monte Calvo, San Giovanni-Collefrattale, San Gregorio, San Martino, San Pietro d'Arli, San Vito, Santa Maria, Tallacano, Torre Santa Lucia, Umito, Vallecchia Monte Acuto, Vallecchia Monte Calvo, Valledacqua, Vallefusella, Venamartello

Agore, Arli, Arola, Cagnano, Capodirigo, Centrale, Cocoscia, Collefalciano, Corneto, Falciano, Farno, Favalanciata, Fleno, Forcella, Luco, Macerata della Morte, Matera, Novele, Paggese, Peracchia, Piandelloro, Piedicava, Pito, Pomaro, Ponte d'Arli, Pozza, Quintodecimo, Rocca Monte Calvo, San Giovanni-Collefrattale, San Gregorio, San Martino, San Pietro d'Arli, San Vito, Santa Maria, Tallacano, Torre Santa Lucia, Umito, Vallecchia Monte Acuto, Vallecchia Monte Calvo, Valledacqua, Vallefusella, Venamartello