VERDICCHIO:
È uno dei più rinomati vini bianchi delle Marche e d'Italia nonché una delle principali risorse economiche della zona collinare intorno a Jesi (AN); ha ottenuto nel 1968 il riconoscimento del marchio Doc. La prima citazione documentaria di una varietà di vino denominata Verdicchio risale alla seconda metà del XVI secolo pare che il vitigno sia stato introdotto nel Quattrocento da agricoltori lombardi stabilitisi in questa zona. La caratteristica peculiare del Verdicchio è un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, un sapore secco, intenso, persistente e leggermente aromatico, un retrogusto gradevolmente amarognolo e aromatico nonché un profumo delicato e fresco. Servito a una temperatura di 10°-12°C, è adatto per natura ad accompagnare piatti a base di pesce ma può essere bene abbinato anche a carni bianche e a verdure, oltre a essere ottimo come aperitivo e fuori pasto. Il momento giusto per consumarlo è dopo il primo anno, ma se è di buona annata può sopportare bene un moderato invecchiamento. Il vitigno base per la produzione è l'autoctono verdicchio, che cresce ad altitudini variabili tra 75 a 550 metri sul livello del mare. A seconda delle capacità di serbevolezza e della gradazione alcolica, che varia di solito dai 12 ai 13,5 gradi, sono previste diverse tipologie: i tradizionali Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, a cui si aggiungono le denominazioni di Riserva, Classico Riserva, Classico Superiore e Passito. Dal Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico si ottengono anche eccellenti spumanti. L'alta qualità del Verdicchio è testimoniata dai continui e importanti riconoscimenti ricevuti non solo in Italia ma anche all'estero, dove ha iniziato a essere esportato negli anni Cinquanta e dove oggi è uno dei vini bianchi italiani più famosi. Alla sua rapida diffusione ha contribuito anche la famosa anfora che lo contiene, chiaro richiamo ai recipienti usati dagli etruschi per trasportare il vino per mare.