STRADA ROMANA DELLE GALLIE:
Le vie di comunicazione costruite nella regione dai romani rivestivano un'importanza strategica notevole. Mediante queste arterie Roma, infatti, era in grado di controllare e rifornire i territori dell'impero. Secondo la testimonianza di Strabone, la costruzione della strada delle Gallie, dopo EPOREDIA (Ivrea), fu iniziata prima della definitiva sconfitta dei salassi e della fondazione della colonia di AUGUSTA PRAETORIA (Aosta), nel 25 a. C.; dopo questa data la strada fu completata e lastricata all'epoca dell'imperatore Augusto. Era l'arteria più importante dell'Italia settentrionale poiché, partendo da MEDIOLANUM (Milano), arrivava, superando l'ALPIS GRAIA (Piccolo San Bernardo), a Vienne nel Delfinato francese, da dove proseguiva per Lione 'la strada che valicava il SUMMUS PENNINUS (Gran San Bernardo), all'inizio più stretta e meno comoda, fu fatta lastricare dall'imperatore Claudio nel 47 d. C.; conduceva a OCTODURUS (Martigny, in Svizzera), da dove proseguiva per AVENTICUM (Avenches), capitale degli elvezi, e la valle del Reno'. Le strade romane stupiscono ancora oggi per la loro altissima tecnologia costruttiva: inizialmente veniva effettuato uno scavo profondo per liberare la zona destinata alla carreggiata; al suo interno venivano quindi sovrapposti quattro strati di materiali diversi: lo STATUMEN, massicciata di base dallo spessore di circa 30 cm, composta di grandi blocchi di pietra; la RUDERATIO, amalgama di pietre e calce dello stesso spessore del primo strato; il NUCLEUS, ghiaia livellata e compressa con grandi cilindri in pietra; il PAVIMENTUM, sede stradale vera e propria, che poteva essere in ghiaia minuta, pietre spezzettate o, nel caso di arterie importanti, grossi blocchi di basalto. Lungo la strada delle Gallie, come del resto su tutte le altre vie di comunicazione, erano situate MANSIONES, MUTATIONES e STATIONES, che provvedevano a dare riparo e a rifocillare i viaggiatori. Del tracciato originario è possibile ammirare ancora il ponte romano sul Lys e gli scavi nella roccia a Donnas e a Pierre Taillée, presso Avise.