MUSSOLINI A MILANO:
Benito Mussolini approdò a Milano nel 1912, quando gli fu affidata la direzione dell'Avanti, organo del Partito socialista, in cui militava. Dovette lasciare l'Avanti e il partito poco dopo l'inizio primo conflitto mondiale, per aver mutato la propria posizione da non interventista ad interventista, sostenendo che solo l'entrata in guerra avrebbe portato ad una rivoluzione del proletariato. Tale teoria era evidentemente inconciliabile con l'ideologia del partito, sicché Mussolini, nel 1914, fondò a Milano un suo giornale: il Popolo d'Italia. Sempre nel capoluogo lombardo, Mussolini costituì nel 1919 i fasci di combattimento, il cui primo raduno si tenne in piazza S. Sepolcro. Il movimento, che diede origine al Partito fascista, non aveva un programma vero e proprio ma si proponeva sostanzialmente di eliminare i sindacati. I fasci cominciarono quindi a distruggerne le sedi e ad aggredire attivisti politici. Anche la sede milanese dell'Avanti venne incendiata, nell'aprile del 1919. I fasci contavano sulle sovvenzioni degli industriali, ai quali le squadre di Mussolini parvero l'unica risposta alle proteste dei lavoratori 'ai grandi scioperi del 1920 in particolare' vista la mancanza totale di provvedimenti governativi ufficiali. L'esperienza milanese di Mussolini continuò fino al 1921. In quello stesso anno egli lasciò infatti la città, dopo essere stato eletto al parlamento del Regno d'Italia. V. anche MUSSOLINI A DONGO e REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA