GALLERIA VITTORIO EMANUELE II:
È il tradizionale luogo di ritrovo dei milanesi e costituisce uno dei più rilevanti episodi architettonici della Milano post-unitaria. Il collegamento tra la piazza del Duomo e la corsia del Giardino, oggi via Manzoni, dopo la decisione del 1856 di mettere la stazione centrale a nord, suggerì proposte per una 'via porticata' che nel 1859 la Congregazione Municipale recepiva, programmando la 'strada Francesco Giuseppe'. Sia nel concorso bandito nel 1861 per la sistemazione di piazza del Duomo, sia nei due successivi, la 'via porticata' divenne un punto fermo e ne fu, in generale, proposta la copertura a vetri; nel progetto esecutivo del 1864, dovuto all'architetto bolognese Giuseppe Mengoni, comparvero i bracci trasversali. I lavori, che sconvolsero completamente l'assetto edilizio compreso tra le vie S. Raffaele e Santa Margherita, furono assunti nel 1865 da una società inglese costituita per l'occasione, la 'City of Milan Improvement Company Ltd', e nel 1869 direttamente dall'amministrazione municipale. Già aperta nel 1867 ma compiuta con l'arco trionfale nel 1878 dopo la morte del suo ideatore, precipitato dalle impalcature, la Galleria si impose subito per le sue dimensioni, ritenute eccezionali per quei tempi. V. anche MENGONI GIUSEPPE