MALATESTA:
Nobile famiglia di incerta origine, da documenti del 1136 risulta formata da ricchi proprietari terrieri nel Montefeltro e in Romagna. Nel tredicesimo secolo i suoi rappresentanti figurano a Rimini come capi di parte guelfa e alla fine del secolo divengono i signori della città e di gran parte della regione. Capostipite del ramo principale è Malatesta, morto nel 1248, podestà di Rimini nel 1239. Suo figlio, Malatesta I (m.1312), è ricordato da Dante nell'Inferno come il "mastin vecchio"; dopo lotte durate cinquant'anni contro i ghibellini, nel 1295 stabilisce la propria supremazia, che la famiglia mantenne fino al 1503, dopo che Pandolfo V (m. 1534) fu travolto da Cesare Borgia. Estesero il loro dominio su gran parte della Romagna. Sottoposti alla continua pressione del vicino Stato Pontificio, furono grandi mecenati e condottieri. Vi appartennero: Gianciotto (morto nel 1304) marito di Francesca da Rimini, e suo fratello Paolo (morto nel 1283), amante di questa e con lei ucciso da Gianciotto (fatto ricordato da Dante, sempre nell'Inferno); Malatesta del Verrucchio (morto nel 1312), guelfo che patì l'esilio; Malatestino dell'Occhio o Malatesta II (morto nel 1317), che continua la politica antighibellina ed è tra gli oppositori dell'imperatore Enrico VII di Lussemburgo al tempo della sua discesa in Italia; Galeotto, che da Rimini condusse una campagna di espansione verso Fano (1340), Pesaro (1373) e Cesena (1378) e che ebbe l'investitura dall'imperatore. Nella pace di Urbino, 25 maggio 1343, i Malatesta si riconoscono vassalli della Chiesa. Da Pandolfo discendono i Malatesta di Pesaro che con Galeazzo (morto nel 1457) sono costretti a cedere la città a Francesco Sforza. Carlo, Andrea e Pandolfo III, figli di Galeazzo, nel 1392 vengono riconosciuti da Papa Bonifacio IX vicari temporali della Santa Sede nei domini di Rimini, Cesena e Fano. Pandolfo III, a seguito della morte di Gian Galeazzo Visconti, si impadronisce di Brescia (1404) e Bergamo (1408). Dopo di lui Fano e Rimini vengono riunite sotto la signoria di un suo figlio naturale Sigismondo Pandolfo. Con suo figlio Roberto I il Magnifico (1468-82) finisce ufficialmente il dominio della famiglia su Rimini. Nel 1509 la città venne assorbita dalla Santa Sede e gli altri Malatesta si trasferirono a Roma.