ABBAZIA DI SANTA MARIA DI CORAZZO:
Fu fondata intorno al 1060, per opera di Ruggero Sanseverino, in località Castagna del comune di Carlopoli, in provincia di Catanzaro. Originariamente benedettina, passò ai cistercensi nel 1157. Primo abate cistercense fu il beato Colombano morto nel 1176. Grazie alle donazioni e ai privilegi che le concessero i normanni, acquistò una straordinaria importanza sia spirituale che economica, divenendo una delle più importanti e più ricche istituzioni monastiche della Calabria, seconda solo a quella benedettina di Santa Eufemia. Vi si trasferì dalla Sambucina Gioacchino da Fiore, che fu eletto abate contro la sua volontà. Nel 1554 vi soggiornò anche Bernardino Telesio, che nella quiete di questo chiostro scrisse la maggior parte delle sue opere filosofiche. La struttura abbaziale ricalca i dettami cistercensi: al lato nord del chiostro la chiesa a croce latina compresa di torre campanaria, dietro l'altare un coro. Sul lato orientale del chiostro si possono ancora ammirare i resti delle camere riservate ai monaci e l'aula capitolare dove i monaci si recavano a leggere le sacre scritture. Sul lato occidentale erano i magazzini, i locali per i conversi e la foresteria; al lato sud del chiostro altri locali: cappella dei visitatori, farmacia, refettorio, infermeria; dietro la chiesa stava la camera della sagrestia, al centro era il chiostro, rigorosamente quadrato, con in mezzo il pozzo per l'acqua. L'abbazia di Corazzo era situata su tre piani: sul primo vi erano quattro bracci di cinque camere, così pure nel secondo; nel terzo vi erano una loggia coperta e la camera per il padre abate; in fondo la biblioteca, molto vasta, e lo scrittoio. Fu rasa al suolo da terribili terremoti diverse volte ma fu sempre ricostruita.