BARBERINI:
Potente famiglia romana di probabili origini toscane, forse di Barberino in Val d'Elsa. Antonio fu il primo a trasferirsi a Roma da Firenze, dove aveva lottato per la cacciata dei Medici. Maffeo (Firenze 1568 – Roma 1644), salito al trono pontificio col nome di Urbano VIII, attirò su di sé l'odio di molti per la sua intensa attività politica e per il suo sfacciato nepotismo ma si distinse anche per il mecenatismo e per l'impulso dato alla realizzazione di grandi opere artistiche a Roma –non va taciuto, a onor del vero, che la maggior parte di queste opere fu portata avanti a discapito degli antichi monumenti romani, saccheggiati ripetutamente soprattutto a vantaggio delle dimore di famiglia-; l'energico pontefice incorporò Urbino nello Stato Pontificio, che raggiunse la sua massima espansione (1626); concluse il processo contro Galileo Galilei e portò avanti i decreti tridentini, con il proposito di accrescere il potere della Chiesa. Francesco Barberini (Firenze 1597 – Roma 1679) fu vescovo di Sabina, Porto e Ostia, governatore di Tivoli e Fermo, protettore di Aragona, Portogallo, Scozia e Inghilterra e vice-cancelliere della Chiesa. Con Taddeo (Roma 1603 – Parigi 1647) il nome dei Barberini si unì per via matrimoniale a quello dei Colonna e lo stesso Taddeo occupò il ducato di Castro nel 1641. Quest'azione fece esplodere la rivolta dei principi italiani contro i Barberini, che furono costretti a rifugiarsi in Francia fino a quando Innocenzo X, grazie all'interessamento del cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, non concesse loro il perdono.