FORTEZZA DI PIZZIGHETTONE:
Gli imponenti spalti a stella e i lunghi tratti dell'antica fortezza di Pizzighettone (CR), costruita a capo del ponte sul fiume Adda, sono dominati dal poderoso torrione d'epoca medievale. In questa costruzione quadrata e merlata, nel 1525, il re di Francia Francesco I fu rinchiuso come prigioniero dopo la sconfitta di Pavia. Per rompere il minaccioso accerchiamento dei possedimenti asburgici, il re francese aveva infatti intrapreso contro l'imperatore Carlo V un drammatico confronto, che lo avrebbe impegnato per tutta la vita. Francesco I si trovò a dover fronteggiare le pretese imperiali sul territorio milanese, conquistato dalle truppe francesi nel 1515 con la durissima battaglia di Melegnano; la regione di Milano aveva importanza vitale per Carlo V, in quanto metteva in comunicazione i suoi possedimenti tedeschi con quelli mediterranei. Le truppe francesi registrarono un primo insuccesso contro quelle imperiali nell'aprile del 1522 alla Bicocca, alle porte di Milano, e un secondo nel maggio del 1524 a Romagnano Sesia. Francesco I discese allora personalmente in Italia nell'ottobre del 1524 per riconquistare i territori perduti, sperando di ripetere il successo di nove anni prima ma venne sconfitto a Pavia dalle truppe tedesche e spagnole e rinchiuso come prigioniero a Pizzighettone il 24 febbraio 1525. In questa circostanza il sovrano avrebbe scritto alla madre, che reggeva la Francia in sua assenza, la famosa frase: 'Tutto è perduto fuorché l'onore' (la versione originale pare fosse in realtà: 'Non mi è rimasto che l'onore e la vita è salva'). Da Pizzighettone Francesco I fu poi tradotto in Spagna e lasciato libero solo dopo che ebbe firmato il trattato di Madrid, con il quale si impegnava, tra le altre condizioni, a rinunciare al territorio milanese. La sua armatura, insieme a reperti archeologici e opere d'arte cinquecentesche, è visibile nel piccolo museo interno alla fortezza.