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Provincia di VIBO VALENTIA

Capoluogo: Vibo Valèntia

Scheda

 
Stemma della provincia Vibo Valentia
   

Provincia di Vibo Valentia - Ambiti

DEFINIZIONE Il promontorio del Poro costituisce una emergenza fisica, ben evidente a rompere l’omogeneità della costa tirrenica. Dal punto di vista demografico è più densamente urbanizzato e popolato e anche l’economia è sensibilmente diversa rispetto al più profondo entroterra: a ridosso della costa, infatti, il tessuto economico beneficia del turismo balneare e della presenza delle principali direttrici di traffico mentre nell’entroterra l’assetto produttivo ed il tessuto sociale mantengono, soprattutto sui pendii delle Serre, i caratteri dell’economia montana. Non ci sono elementi fisici tali da disegnare il confine tra i due ambiti in tutta la sua lunghezza. In parte il fiume Mesima e la valle da questo solcata valgono ad individuare gli ambiti nella porzione di territorio più meridionale; a nord questo confine naturale manca e per pura convenzione si considera il tracciato dell’autostrada come valido riferimento e ideale prolungamento della valle del Mesima. Nel promontorio del Poro, oltre al capoluogo provinciale, è Tropea ad acquisire una particolare importanza sotto il profilo storico ed economico; nell’entroterra -che fa comunque riferimento al capoluogo- emerge il comune di Serra San Bruno.

Promontorio del Poro: Briàtico, Cessaniti, Dràpia, Filandari, Fràncica, Jonadi, Jòppolo, Limbadi, Mileto, Nicòtera, Parghelìa, Pizzo, Ricadi, Rombiolo, San Calògero, San Costantino Càlabro, San Gregòrio d’Ippona, Sant’Onòfrio, Spìlinga, Stefanàconi, Tropèa, Vibo Valèntia, Zaccanòpoli, Zambrone, Zungri.

Entroterra: Acquaro, Arena, Brognaturo, Capistrano, Dasà, Dinami, Fabrìzia, Filadèlfia, Filogaso, Francavilla Angìtola, Gerocarne, Maierato, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Pìzzoni, Polìa, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Simbarìo, Sorianello, Soriano Càlabro, Spàdola, Vallelonga, Vazzano.

PROMONTORIO DEL PORO

Territorio. Occupa la fascia costiera, tra i comuni di Pizzo e Nicotera, ed il suo massiccio granitico interrompe la costa disegnando i golfi di Gioia Tauro e Sant’Eufemia. Nel sottosuolo si registra la presenza di lignite mentre non vi sono elementi di spicco nel sistema idrografico, che ha nel fiume Mesima l’unico corso d’acqua di un certo rilievo. La costa in corrispondenza del promontorio è rocciosa, con spiagge di modesta estensione alternate a tratti a picco sul mare. Il principale gasdotto della regione passa vicino all’area occupata dalla sede autostradale.

Comunicazioni. La rete delle strade statali annovera la strada statale n. 522 di Tropea che partendo dalla statale n. 18 Tirrena Inferiore, in corrispondenza del bivio Angitola, giunge fino a Tropea. Per il resto i collegamenti sono assicurati dal sistema viario provinciale, sufficientemente articolato per raggiungere tutti i distretti del promontorio.

Storia. Le tracce del rito greco nella liturgia si devono ai bizantini e non sono più remote, come la storia regionale potrebbe far credere richiamando i fasti della Magna Grecia. Tutto il territorio costiero fu flagellato dalle incursioni saracene e solo durante l’XI secolo gli arabi furono scacciati dai normanni, artefici del ritorno al rito latino. Lo sviluppo dei centri principali conobbe un periodo di forte impulso nel Quattrocento, con gli aragonesi. In una zona ad altissimo rischio sismico i terremoti sono stati numerosi e devastanti: in particolare quello del 1783, in seguito al quale il tessuto urbano di alcuni centri venne radicalmente mutato.

Struttura socio-economica. Si concentra in questa parte del territorio l’agricoltura, con le coltivazioni di mais, frumento, ortaggi, frutta, olivo, uva da tavola e da vino (si produce un apprezzato malvasia). Il tessuto economico tuttavia fa leva sul commercio e sui servizi, trainati da un’industria turistica importantissima nel quadro produttivo locale, il cui sviluppo ha portato alla nascita di stabilimenti balneari, strutture ricettive, camping e villaggi turistici.

ENTROTERRA

Territorio. Coincide praticamente con il versante settentrionale dell’Appennino calabro nella parte che interessa la provincia. Più ricco di corsi d’acqua (si possono citare accanto al fiume Scornari i torrenti Petriano e Morano), presenta anche una vegetazione più rigogliosa, che ha nel bosco di Santa Maria un elemento di particolare pregio. Le risorse ambientali sono state oggetto di particolare attenzione testimoniata dall’istituzione delle riserve naturali di Cropani e di Marchesale. Nel sottosuolo si registra la presenza di caolino.

Comunicazioni. Alcune strade statali assolvono il delicato compito di assicurare i collegamenti tra i centri più lontani dall’autostrada: è il caso della strada statale n. 110 di Monte Cucco e di Monte Pecoraro, che unisce la statale n. 18 Tirrena Inferiore alla statale n. 106 Jonica, collegando così la costa tirrenica e la ionica in corrispondenza rispettivamente di Francavilla Angitola e di Monasterace Marina; ad esse si affiancano la strada statale n. 501 di Mongiana e la strada statale n. 536 di Acquaro, che con il suo tortuoso tracciato raggiunge l’importante centro di Taurianova, in provincia di Reggio di Calabria. Le caratteristiche orografiche e la densità abitativa spiegano la mancanza di una rete ferroviaria.

Storia. Piuttosto lontana dai principali avvenimenti storici che caratterizzarono la vita della regione, questa zona favorì la nascita ed il prosperare della vita monastica, che ebbe il suo centro principale nella Certosa fondata da San Brunone di Colonia nell’anno Mille. Per il resto fu terra di passaggio, testimone più che interprete delle vicende storiche ed amministrative legate di volta in volta al dominatore di turno.

Struttura socio-economica. La presenza dell’industria del legname è il segno più eloquente del carattere montano dell’assetto socio-economico locale. Del resto il patrimonio boschivo non manca, sebbene debba continuamente fronteggiare la minaccia degli incendi, e rappresenta una delle principali attrattive, capaci di conquistare gli amanti del turismo ecocompatibile e gli appassionati della natura in genere. La parte più settentrionale, alle spalle del golfo di Sant’Eufemia, risente dell’influenza dei centri del comprensorio lametino, tanto forte da condizionare le circoscrizioni amministrative: prova ne è il fatto che i comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia fanno parte del distretto scolastico n. 6 di Lamezia Terme (CZ).

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