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FOCA MONACA

Approfondimento

Approfondimento: FOCA MONACA

Tipo di foca, dal nome scientifico "Monachus monachus", è un mammifero pinnipede il cui peso massimo può raggiungere i 350 kg per una lunghezza di 230 centimetri e i cui colori variano dal grigio bruno al bruno opaco, con ventre bianco. Al suo genere appartengono tre specie: la Foca monaca del Mediterraneo ("Monachus monachus"), la Foca monaca delle Hawaii ("Monachus schauinslandi") e la Foca monaca dei Caraibi ("Monachus tropicalis") ormai considerata estinta. Originariamente distribuita in tutto il bacino del Mediterraneo e nelle coste atlantiche africane, si localizza attualmente nelle isole greche  dell'Egeo, nelle coste meridionali della Turchia e nelle isole greche dello Ionio meridionale, mentre alcuni altri esemplari sono stati avvistati nelle isole della Croazia meridionale e nel Mediterraneo centrale. Quanto al numero degli esemplari viventi della specie "Monachus monachus" gli studiosi concordano oggi su una stima di circa 500 individui. Caratterizzata nella sua struttura fisica da narici che possono chiudersi grazie a muscoli particolari e da pupille che favoriscono una visibilità soddisfacente anche sott' acqua, la foca, straordinariamente adatta alla vita acquatica, può scendere a profondità che raggiungono i 90 metri trattenendo il respiro per alcune decine di minuti e può dormire sott'acqua, tornando in superficie a respirare per soli due minuti. Si nutre principalmente di molluschi e crostacei, che ingoia interi. Il ciclo riproduttivo della femmina adulta supera di poco i dodici mesi, producendo mediamente un cucciolo all'anno, che convive con la madre fino a 3 anni; il parto avviene fuori dall'acqua in luoghi non minacciati dalla presenza umana. Proprio la presenza dell'uomo, sempre più invadente dagli anni '70 del Novecento, impedisce alla foca di partorire in condizioni di tranquillità esponendo il piccolo al sole; l'animale è costretto, quindi, a ricercare ambienti protetti come le caverne, dove però il cucciolo rischia pericolosi fenomeni di rachitismo. Il pericolo di estinzione di questi esemplari ha indotto all'istituzione di nuove aree protette nonché a una severa regolamentazione dell'attività di pesca in tutte le zone in cui si registra anche la minima presenza di Foche monache; si sono ottenuti, così, risultati soddisfacenti, riscontrabili nell'aumento della presenza di individui e del loro tasso di riproduzione, in particolare nel Parco Marino delle Sporadi Settentrionali in Grecia, nel Parco Marino delle isole Desertas in Portogallo e in diverse località della Turchia. In Italia l'area sotto tutela è costituita dalla costa del golfo di Orosei, sul versante orientale della Sardegna. Qui è stata istituita una Riserva Naturale Marina che ospita i pochissimi esemplari di questi rari pinnipedi ancora rimasti, un tempo assidui abitatori delle Grotte del Bue Marino, nella zona, e oggi localizzati nella più tranquilla parte meridionale del golfo.

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