Descrizione

Centro montano, di origine medievale, ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole, sul settore industriale e sul turismo. I zafferanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, abitano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Albergo Belvedere ed Emmaus, nonché in numerose case sparse. Il territorio, che comprende le aree speciali Casa dello Sciatore, Cisternazza, Serra Pizzuta Calvarina e Zona Lavica, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che fanno raggiungere i 3.300 metri di quota. Lo solcano tre valli di grande interesse per gli studiosi e motivo di attrazione per i turisti, nonostante il loro continuo modificarsi per effetto della continua attività vulcanica: la valle San Giacomo, la val Calanna e la valle del Bove. L'abitato, adagiato su terrazzi di pietra lavica dai quali è possibile godere un magnifico panorama sul mare Ionio, mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Centro montano, di origine medievale, ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole, sul settore industriale e sul turismo. I zafferanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, abitano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Albergo Belvedere ed Emmaus, nonché in numerose case sparse. Il territorio, che comprende le aree speciali Casa dello Sciatore, Cisternazza, Serra Pizzuta Calvarina e Zona Lavica, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che fanno raggiungere i 3.300 metri di quota. Lo solcano tre valli di grande interesse per gli studiosi e motivo di attrazione per i turisti, nonostante il loro continuo modificarsi per effetto della continua attività vulcanica: la valle San Giacomo, la val Calanna e la valle del Bove. L'abitato, adagiato su terrazzi di pietra lavica dai quali è possibile godere un magnifico panorama sul mare Ionio, mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Per quanto riguarda il toponimo, gli studiosi propongono un confronto con alcuni cognomi diffusi nel territorio genovese, quali Safrana, Safranus, Zafferani, Zafferano, tutti derivati dall'arabo “za'faran”, ‘zafferano' e ‘giallo'. Originariamente era un piccolo nucleo abitato sorto, a partire dal Medioevo, intorno a un monastero benedettino appartenente al priorato di San Giacomo; tracce dell'esistenza del priorato si trovano in documenti che risalgono all'anno 1387. Nel 1753 la chiesa dedicata a Santa Maria della Provvidenza viene eretta a parrocchia e la piccola comunità continua a crescere, malgrado le avversità della natura, come l'eruzione dell'Etna del 1792 e il terremoto del 1818, fino al riconoscimento dell'autonomia comunale, il 21 settembre 1826. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa madre, eretta nel Settecento, in stile barocco, con un'imponente scalinata, una pregevole facciata baroccheggiante e due caratteristiche torri campanarie gemelle (al suo interno sono custodite pregevoli opere d'arte, tra qualche dipinto del pittore Giuseppe Sciuti); il palazzo municipale, con chiari elementi di liberty, due tele dello Sciuti e un busto dello stesso pittore; la chiesetta della Madonna delle Grazie, recentemente restaurata

Per quanto riguarda il toponimo, gli studiosi propongono un confronto con alcuni cognomi diffusi nel territorio genovese, quali Safrana, Safranus, Zafferani, Zafferano, tutti derivati dall'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> “za'faran”, ‘zafferano' e ‘giallo'. Originariamente era un piccolo nucleo abitato sorto, a partire dal Medioevo, intorno a un monastero benedettino appartenente al priorato di San Giacomo; tracce dell'esistenza del priorato si trovano in documenti che risalgono all'anno 1387. Nel 1753 la chiesa dedicata a Santa Maria della Provvidenza viene eretta a parrocchia e la piccola comunità continua a crescere, malgrado le avversità della natura, come l'eruzione dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a> del 1792 e il terremoto del 1818, fino al riconoscimento dell'autonomia comunale, il 21 settembre 1826. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa madre, eretta nel Settecento, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, con un'imponente scalinata, una pregevole facciata baroccheggiante e due caratteristiche torri campanarie gemelle (al suo interno sono custodite pregevoli opere d'arte, tra qualche dipinto del pittore Giuseppe Sciuti); il palazzo municipale, con chiari elementi di liberty, due tele dello Sciuti e un busto dello stesso pittore; la chiesetta della Madonna delle Grazie, recentemente restaurata

Economia

Per secoli l'economia locale ha avuto tra le sue voci più significative la coltivazione del castagno e della quercia da sughero. Attualmente l'agricoltura produce cereali, frumento, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, dell'abbigliamento, del legno, della chimica, dei materiali da costruzione, della metallurgia e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “Francesco Guglielmi”. Da segnalare, nel parco comunale, la presenza di un anfiteatro che può contenere più di duemila spettatori. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Per secoli l'economia locale ha avuto tra le sue voci più significative la coltivazione del castagno e della quercia da sughero. Attualmente l'agricoltura produce cereali, frumento, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, dell'abbigliamento, del legno, della chimica, dei materiali da costruzione, della metallurgia e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “Francesco Guglielmi”. Da segnalare, nel parco comunale, la presenza di un anfiteatro che può contenere più di duemila spettatori. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Il suggestivo panorama che si gode, insieme alle bellezze naturalistiche che la circondano, rappresenta una ragione valida per attirare sul posto un discreto flusso turistico. È base di partenza ideale per effettuare belle escursioni nei dintorni, con la possibilità di raggiungere zone interessanti dal punto di vista naturalistico: suggestivo è l'anfiteatro vulcanico chiamato “Valle del Bove”. A richiamare visitatori contribuiscono anche alcune specialità gastronomiche locali, quali i vini, le castagne e, soprattutto, il miele di castagno. Tra le manifestazioni si citano: la rassegna “Polifemo d'Argento”, ad agosto; il convegno e premio letterario “Vitaliano Brancati”, a settembre; l'ottobrata zafferanese, a ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima della Provvidenza, si celebra la prima domenica d'agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. Ha dato i natali al pittore Giuseppe Sciuti (1834-1911).

Il suggestivo panorama che si gode, insieme alle bellezze naturalistiche che la circondano, rappresenta una ragione valida per attirare sul posto un discreto flusso turistico. È base di partenza ideale per effettuare belle escursioni nei dintorni, con la possibilità di raggiungere zone interessanti dal punto di vista naturalistico: suggestivo è l'anfiteatro vulcanico chiamato “Valle del Bove”. A richiamare visitatori contribuiscono anche alcune specialità gastronomiche locali, quali i vini, le castagne e, soprattutto, il miele di castagno. Tra le manifestazioni si citano: la rassegna “Polifemo d'Argento”, ad agosto; il convegno e premio letterario “Vitaliano Brancati”, a settembre; l'ottobrata zafferanese, a ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima della Provvidenza, si celebra la prima domenica d'agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. Ha dato i natali al pittore Giuseppe Sciuti (1834-1911).

Località

Albergo Belvedere, Casa Dello Sciatore, Cisternazza, Fleri, Passopomo, Serra Pizzuta Calvarina, Zona Lavica

Albergo Belvedere, Casa Dello Sciatore, Cisternazza, Fleri, Passopomo, Serra Pizzuta Calvarina, Zona Lavica

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Zafferana Etnea rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.