Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I vottignaschesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono tra il capoluogo comunale, i nuclei urbani Priglia, Tetti Falchi, nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che partono da un minimo di 370 e arrivano a un massimo di 411 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, presenta una pianta pressoché rettangolare ed è circondato da coltivi disseminati di cascine.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I vottignaschesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono tra il capoluogo comunale, i nuclei urbani Priglia, Tetti Falchi, nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che partono da un minimo di 370 e arrivano a un massimo di 411 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, presenta una pianta pressoché rettangolare ed è circondato da coltivi disseminati di cascine.

Storia

L’origine del borgo risale a tempi remoti; il toponimo, bocciate alcune ipotesi che lo facevano derivare dalle viti, sembra derivare dal nome personale romano VOLTINIUS o VELTINIUS, con l’aggiunta del suffisso -ASCO. La prima menzione del borgo riportata in un documento scritto risale al XII secolo. Successivamente si affermarono le famiglie dei Drua e dei Montemale. Nel 1340 Tommaso II di Saluzzo, alla cui famiglia il feudo apparteneva di fatto dal 1200, la concesse a Secondino Falletti, signore di Villafalletto. Verso la metà del Seicento Giovanni Francesco Falletti la venderà poi a Guglielmo Francesco Carron, marchese di San Tommaso. Sotto il profilo storico-architettonico sono da ricordare due chiese barocche di un certo interesse: la parrocchiale della Sacra Famiglia, del 1630, che conserva all’interno parte della decorazione originaria; la confraternita del Gonfalone che, dedicata alla Vergine Maria Assunta, rappresenta un pregevole esempio di arte barocca. Degno di nota è poi il castello, eretto nel XIII secolo con funzione di difesa avanzata al marchese di Saluzzo, di cui rimangono pochi ruderi che fanno pensare a una fortezza imponente: mura massicce in pietra, spesse alla base quattro metri; un profondo fossato; tre piani di altezza del maniero, con pianta quadrata. Tra gli altri edifici sacri sono da segnalare, infine, la cappella della Madonna dei Boschi, vicino al Maira, e la cappella di San Rocco, in località Tetti Falchi.

L’origine del borgo risale a tempi remoti; il toponimo, bocciate alcune ipotesi che lo facevano derivare dalle viti, sembra derivare dal nome personale romano VOLTINIUS o VELTINIUS, con l’aggiunta del suffisso -ASCO. La prima menzione del borgo riportata in un documento scritto risale al XII secolo. Successivamente si affermarono le famiglie dei Drua e dei Montemale. Nel 1340 Tommaso II di Saluzzo, alla cui famiglia il feudo apparteneva di fatto dal 1200, la concesse a Secondino Falletti, signore di Villafalletto. Verso la metà del Seicento Giovanni Francesco Falletti la venderà poi a Guglielmo Francesco Carron, marchese di San Tommaso. Sotto il profilo storico-architettonico sono da ricordare due chiese barocche di un certo interesse: la parrocchiale della Sacra Famiglia, del 1630, che conserva all’interno parte della decorazione originaria; la confraternita del Gonfalone che, dedicata alla Vergine Maria Assunta, rappresenta un pregevole esempio di arte barocca. Degno di nota è poi il castello, eretto nel XIII secolo con funzione di difesa avanzata al marchese di Saluzzo, di cui rimangono pochi ruderi che fanno pensare a una fortezza imponente: mura massicce in pietra, spesse alla base quattro metri; un profondo fossato; tre piani di altezza del maniero, con pianta quadrata. Tra gli altri edifici sacri sono da segnalare, infine, la cappella della Madonna dei Boschi, vicino al Maira, e la cappella di San Rocco, in località Tetti Falchi.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto non vi è la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale risulta ancora di dimensioni modeste e si compone di piccole imprese operanti nei comparti delle confezioni, della metallurgia, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura e dell’edilizia. È presente il servizio bancario; la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe i vottignaschesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto non vi è la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale risulta ancora di dimensioni modeste e si compone di piccole imprese operanti nei comparti delle confezioni, della metallurgia, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura e dell’edilizia. È presente il servizio bancario; la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe i vottignaschesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda potrebbero costituire un’efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Sebbene sia ancora in una fase evolutiva, ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai centri vicini, con manifestazioni culturali e folcloristiche che ricalcano le radici del territorio. Tra queste va segnalata la “Sagra del fagiolo e della salsiccia”, che si svolge nel mese di agosto, con esposizione di prodotti tipici della produzione locale, distribuzione gratuita di salsiccia e giochi popolari. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Bosco, si celebra il 24 giugno.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda potrebbero costituire un’efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Sebbene sia ancora in una fase evolutiva, ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai centri vicini, con manifestazioni culturali e folcloristiche che ricalcano le radici del territorio. Tra queste va segnalata la “Sagra del fagiolo e della salsiccia”, che si svolge nel mese di agosto, con esposizione di prodotti tipici della produzione locale, distribuzione gratuita di salsiccia e giochi popolari. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Bosco, si celebra il 24 giugno.

Località

Priglia, Tetti Falchi

Priglia, Tetti Falchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vottignasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.