Descrizione

Comune di pianura, di origine romana, la cui economia si fonda sulla coesistenza di attività agricole e industriali. La comunità dei volonghesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, è concentrata nell'unico centro abitato. Il territorio comunale, una parte del quale è compresa nella fascia golenale, è lambito a sud dal corso del fiume Oglio e disegna un profilo geometrico regolare; notevole è la sua ricchezza di canali naturali e artificiali per l'irrigazione. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, è in posizione leggermente sopraelevata rispetto all'area circostante.

Comune di pianura, di origine romana, la cui economia si fonda sulla coesistenza di attività agricole e industriali. La comunità dei volonghesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, è concentrata nell'unico centro abitato. Il territorio comunale, una parte del quale è compresa nella fascia golenale, è lambito a sud dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a> e disegna un profilo geometrico regolare; notevole è la sua ricchezza di canali naturali e artificiali per l'irrigazione. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, è in posizione leggermente sopraelevata rispetto all'area circostante.

Storia

Il nome deriva dal latino VADUM e LONGUS 'guado lungo'. Già in epoca preistorica dovette essere abitata, come si induce dai resti rinvenuti, risalenti al IV millennnio a.C. e all'età Eneolitica. Fondata in epoca romana, divenne ben presto un importante "castrum" per via della vicinanza strategica al guado fortificato che sorgeva sull'Oglio in località Torricella. La sua storia è legata a quella della vicina Ostiano: entrambi vennero devastati nel 69 d.C., in seguito agli scontri tra Ottone, Vitellio e Vespasiano per il dominio dell'impero (la contesa conobbe il suo culmine nella battaglia di Bedriacum). Per lungo tempo è stata identificata con l'antico fortilizio, ubicato invece, come risulta dalle recenti indagini archeologiche, nei pressi di Calvatone. In epoca medioevale, fu avviata nella zona una grande attività di bonifica ad opera dei monaci Benedettini dell' abbazia di Leno, che portò ben presto al rifiorire del borgo. Divenuta più tardi un importante avamposto dei cremonesi, fu, nel 1285, saccheggiata e incendiata dai bresciani, durante la controversia che li vide per lungo tempo opposti a Cremona per il predominio sulle sponde dell'Oglio: questo evento determinò un arresto nello sviluppo del borgo che in seguito, condividendo il destino della vicina Ostiano, si concesse spontaneamente ai Gonzaga nel 1414 per sottrarsi alle contese tra questi ed i Visconti di Milano. Nel 1785, con un decreto dell'imperatore d'Austria, venne fusa in un unico comune con la vicina Ostiano e nel 1787 passò dalla giurisdizione di Bozzolo a quella di Casalmaggiore. In epoca napoleonica fece parte prima del dipartimento del Mella (nell'ambito bresciano) per poi passare nel dipartimento del Mincio (nell'ambito mantovano) finché, in seguito ad un voto popolare unanime, nel 1817 divenne comune autonomo. Nel 1868 entrambi i comuni, tenendo conto dei vantaggi derivanti dalla vicinanza al capoluogo, scelsero di far parte della provincia cremonese. L'elemento di maggior pregio dell'architettura sacra è la parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Maria e a San Pietro Apostolo, dalla facciata in stile neoclassico, affiancata da un campanile romanico.

Il nome deriva dal latino VADUM e LONGUS 'guado lungo'. Già in epoca preistorica dovette essere abitata, come si induce dai resti rinvenuti, risalenti al IV millennnio a.C. e all'età Eneolitica. Fondata in epoca romana, divenne ben presto un importante "castrum" per via della vicinanza strategica al guado fortificato che sorgeva sull'Oglio in località Torricella. La sua storia è legata a quella della vicina Ostiano: entrambi vennero devastati nel 69 d.C., in seguito agli scontri tra Ottone, Vitellio e Vespasiano per il dominio dell'impero (la contesa conobbe il suo culmine nella battaglia di Bedriacum). Per lungo tempo è stata identificata con l'antico fortilizio, ubicato invece, come risulta dalle recenti indagini archeologiche, nei pressi di Calvatone. In epoca medioevale, fu avviata nella zona una grande attività di bonifica ad opera dei monaci Benedettini dell' abbazia di Leno, che portò ben presto al rifiorire del borgo. Divenuta più tardi un importante avamposto dei cremonesi, fu, nel 1285, saccheggiata e incendiata dai bresciani, durante la controversia che li vide per lungo tempo opposti a Cremona per il predominio sulle sponde dell'Oglio: questo evento determinò un arresto nello sviluppo del borgo che in seguito, condividendo il destino della vicina Ostiano, si concesse spontaneamente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> nel 1414 per sottrarsi alle contese tra questi ed i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano. Nel 1785, con un decreto dell'imperatore d'Austria, venne fusa in un unico comune con la vicina Ostiano e nel 1787 passò dalla giurisdizione di Bozzolo a quella di Casalmaggiore. In epoca napoleonica fece parte prima del dipartimento del Mella (nell'ambito bresciano) per poi passare nel dipartimento del Mincio (nell'ambito mantovano) finché, in seguito ad un voto popolare unanime, nel 1817 divenne comune autonomo. Nel 1868 entrambi i comuni, tenendo conto dei vantaggi derivanti dalla vicinanza al capoluogo, scelsero di far parte della provincia cremonese. L'elemento di maggior pregio dell'architettura sacra è la parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Maria e a San Pietro Apostolo, dalla facciata in stile neoclassico, affiancata da un campanile romanico.

Economia

Nel tessuto economico mostra ancora una certa rilevanza il settore primario: l'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi e foraggi; sviluppato è anche l'allevamento di suini, bovini ed avicoli. Un'altra fonte di reddito è costituita dall'artigianato artistico (lavorazione dell'oro e del vimine) e dall'attività industriale ed artigianale specializzata nel comparto tessile (una volta era considerata il principale luogo di produzione e lavorazione del lino) e calzaturiero, a cui si affiancano la piccola industria metalmeccanica e quella alimentare. Le strutture scolastiche presenti assicurano la sola istruzione primaria. Si può usufruire del servizio di biblioteca. La struttura ricettiva esistente sul posto offre possibilità di ristorazione; è garantito il servizio farmaceutico.

Nel tessuto economico mostra ancora una certa rilevanza il settore primario: l'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi e foraggi; sviluppato è anche l'allevamento di suini, bovini ed avicoli. Un'altra fonte di reddito è costituita dall'artigianato artistico (lavorazione dell'oro e del vimine) e dall'attività industriale ed artigianale specializzata nel comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> (una volta era considerata il principale luogo di produzione e lavorazione del lino) e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERO'>calzaturiero</a>, a cui si affiancano la piccola industria metalmeccanica e quella alimentare. Le strutture scolastiche presenti assicurano la sola istruzione primaria. Si può usufruire del servizio di biblioteca. La struttura ricettiva esistente sul posto offre possibilità di ristorazione; è garantito il servizio farmaceutico.

Relazioni

I rapporti con il circondario sono piuttosto intensi. Il mercato settimanale si tiene il venerdì. L'afflusso di visitatori viene incrementato da alcune interessanti manifestazioni che tengono vive le tradizioni rurali: ogni anno, per la festa di Sant'Antonio Abate, che si tiene il 17 gennaio, viene allestito un grande falò (spesso raggiunge i 20 metri d'altezza), dal cui esito si inferiscono pronostici sull'andamento della nuova annata agricola; la seconda domenica di ottobre viene organizzata la sagra del Rosario, in occasione della quale è possibile gustare la genuina gastronomia locale. Patrona è la Madonna del Campanile, la cui festa viene celebrata la seconda domenica di ottobre. Vi ebbero i natali le sorelle Agazzi, pedagogiste della fine dell'Ottocento, cui si deve una riforma nella pedagogia infantile, adottata da molti asili italiani.

I rapporti con il circondario sono piuttosto intensi. Il mercato settimanale si tiene il venerdì. L'afflusso di visitatori viene incrementato da alcune interessanti manifestazioni che tengono vive le tradizioni rurali: ogni anno, per la festa di Sant'Antonio Abate, che si tiene il 17 gennaio, viene allestito un grande falò (spesso raggiunge i 20 metri d'altezza), dal cui esito si inferiscono pronostici sull'andamento della nuova annata agricola; la seconda domenica di ottobre viene organizzata la sagra del Rosario, in occasione della quale è possibile gustare la genuina gastronomia locale. Patrona è la Madonna del Campanile, la cui festa viene celebrata la seconda domenica di ottobre. Vi ebbero i natali le sorelle Agazzi, pedagogiste della fine dell'Ottocento, cui si deve una riforma nella pedagogia infantile, adottata da molti asili italiani.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Volongo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.