Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il turismo. La comunità dei vionesi, con un elevato indice di vecchiaia, si distribuisce tra il capoluogo comunale e le località di Canè, Stadolina e Cortagliolo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 3.161 metri del monte Coleazzo. L'abitato, arroccato su un'altura, ha mantenuto la sua impronta rurale, come dimostra la mancanza pressoché totale di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma municipale, argenteo, concesso con Decreto del 1957, campeggia l'immagine di un castello rosso merlato alla ghibellina e munito di una torre, centrale merlata alla guelfa, su cui scende in volo un'aquila.

Comune di montagna, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il turismo. La comunità dei vionesi, con un elevato indice di vecchiaia, si distribuisce tra il capoluogo comunale e le località di Canè, Stadolina e Cortagliolo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 3.161 metri del monte Coleazzo. L'abitato, arroccato su un'altura, ha mantenuto la sua impronta rurale, come dimostra la mancanza pressoché totale di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma municipale, argenteo, concesso con Decreto del 1957, campeggia l'immagine di un castello rosso merlato alla ghibellina e munito di una torre, centrale merlata alla guelfa, su cui scende in volo un'aquila.

Storia

Abitata già in epoca longobarda, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di una necropoli databile al VII secolo, ha un toponimo di origini incerte: alcuni studiosi ritengono che esso derivi dal termine celtico "Bo" o "Biù", usato nel senso di 'baita', per cui avrebbe il significato di 'luogo ricco di baite'; altri, invece, lo fanno risalire al nome latino di persona VIGILIUS, trasformato in un VIGILIONE. Dotata di un castello, detto di Polagra, fu possedimento dei vescovi di Brescia, che, dopo averla infeudata ai Martinengo, nel XIV secolo la concessero ai Federici e agli Yugolati. Seguendo le vicende dei territori circostanti, dalla metà del Quattrocento fu al centro di numerose iniziative culturali, grazie alla istituzione di prestigiose scuole di grammatica e retorica, che ben presto divennero famose anche fuori della Val Camonica. Nate dall'intraprendenza di un sacerdote locale, le "Accademie" vionesi continuarono, fino agli inizi del XVIII secolo, a dare un'elevata istruzione a molti giovani, distintisi in seguito in diversi campi: dalla medicina alla teologia e alla giurisprudenza. Ancora oggi il ricordo di queste scuole è evocato dal soprannome di "dottori", attribuito agli abitanti. Molto evoluta dal punto di vista amministrativo, come si può dedurre dagli statuti redatti nel 1797, durante il secondo conflitto mondiale fu zona di operazione, ospitando la retrovia del fronte dell'Adamello. Dal secondo dopoguerra ha sofferto di una massiccia emigrazione. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di San Remigio, costruita verso la fine del XVI secolo su un precedente edificio di culto, di origine romanica; la seicentesca chiesa di San Giacomo, a Stadolina, e la coeva chiesa di San Gregorio Magno, a Canè.

Abitata già in epoca longobarda, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di una necropoli databile al VII secolo, ha un toponimo di origini incerte: alcuni studiosi ritengono che esso derivi dal termine celtico "Bo" o "Biù", usato nel senso di 'baita', per cui avrebbe il significato di 'luogo ricco di baite'; altri, invece, lo fanno risalire al nome latino di persona VIGILIUS, trasformato in un VIGILIONE. Dotata di un castello, detto di Polagra, fu possedimento dei vescovi di Brescia, che, dopo averla infeudata ai Martinengo, nel XIV secolo la concessero ai Federici e agli Yugolati. Seguendo le vicende dei territori circostanti, dalla metà del Quattrocento fu al centro di numerose iniziative culturali, grazie alla istituzione di prestigiose scuole di grammatica e retorica, che ben presto divennero famose anche fuori della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a>. Nate dall'intraprendenza di un sacerdote locale, le "Accademie" vionesi continuarono, fino agli inizi del XVIII secolo, a dare un'elevata istruzione a molti giovani, distintisi in seguito in diversi campi: dalla medicina alla teologia e alla giurisprudenza. Ancora oggi il ricordo di queste scuole è evocato dal soprannome di "dottori", attribuito agli abitanti. Molto evoluta dal punto di vista amministrativo, come si può dedurre dagli statuti redatti nel 1797, durante il secondo conflitto mondiale fu zona di operazione, ospitando la retrovia del fronte dell'Adamello. Dal secondo dopoguerra ha sofferto di una massiccia emigrazione. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di San Remigio, costruita verso la fine del XVI secolo su un precedente edificio di culto, di origine romanica; la seicentesca chiesa di San Giacomo, a Stadolina, e la coeva chiesa di San Gregorio Magno, a Canè.

Economia

Viste le piccole dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della stazione dei vigili del fuoco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata sulle tipiche coltivazioni montane, va perdendo progressivamente terreno, mentre l'allevamento sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per bovini, ovini, caprini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile, del legno, della gioielleria e dell'oreficeria, non ha avuto un adeguato sviluppo. Modesta è pure la presenza del terziario: manca il servizio bancario e la rete distributiva risulta appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della collettività. Non dispone di strutture sanitarie, sociali, sportive e ricreative di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Notevole è, invece, la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Viste le piccole dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della stazione dei vigili del fuoco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata sulle tipiche coltivazioni montane, va perdendo progressivamente terreno, mentre l'allevamento sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per bovini, ovini, caprini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile, del legno, della gioielleria e dell'oreficeria, non ha avuto un adeguato sviluppo. Modesta è pure la presenza del terziario: manca il servizio bancario e la rete distributiva risulta appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della collettività. Non dispone di strutture sanitarie, sociali, sportive e ricreative di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Notevole è, invece, la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

L'aria salubre, le bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco naturale dell'Adamello, e la genuina cucina locale sono alla base di un significativo movimento di turisti. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono, oltre che lavoro, anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono molto intensi, pur mancando particolari momenti di folclore, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Remigio, viene celebrata il secondo sabato di settembre.

L'aria salubre, le bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCONATURALEDELLADAMELLO'>Parco naturale dell'Adamello</a>, e la genuina cucina locale sono alla base di un significativo movimento di turisti. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono, oltre che lavoro, anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono molto intensi, pur mancando particolari momenti di folclore, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Remigio, viene celebrata il secondo sabato di settembre.

Località

Canè, Coleazzo, Pornina, Stadolina

Canè, Coleazzo, Pornina, Stadolina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vione rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.