Descrizione

Comune di pianura, di origini romane, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale e commerciale. I villanteresi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Gerenzago del comune omonimo-, che mostra segni evidenti di una forte crescita edilizia. Tra le altre località la più popolosa è Bolognola -contigua alla località Carobbio del comune di Valera Fratta (MI)-. Il territorio disegna un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche del tutto irrilevanti, che vanno da un minimo di 73 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 79 metri; l'abitato presenta, di conseguenza, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, ha la forma di uno scudo fasciato d'oro e di nero.

Comune di pianura, di origini romane, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale e commerciale. I villanteresi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Gerenzago del comune omonimo-, che mostra segni evidenti di una forte crescita edilizia. Tra le altre località la più popolosa è Bolognola -contigua alla località Carobbio del comune di Valera Fratta (MI)-. Il territorio disegna un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche del tutto irrilevanti, che vanno da un minimo di 73 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 79 metri; l'abitato presenta, di conseguenza, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, ha la forma di uno scudo fasciato d'oro e di nero.

Storia

Trovandosi a metà strada tra Pavia e Lodi, ebbe rilevanza strategica sin dall'epoca romana: l'esistenza di un manso dimostra l'esistenza di una stazione romana. Il suo nome ha origini germaniche: deriva infatti da Villa Lanteri, dal nome "Lanterio" o "Lantueri", e significa 'terra fortificata di confine'. Dopo il Mille fece parte dei possedimenti dell'abbazia di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, che ne investì, nel XII secolo, una famiglia di probabile origine germanica, i Capitanei de Villa. Retta già a quei tempi da propri consoli, più tardi sostituiti da un podestà, e dotata di fortificazioni, agli inizi del XIII secolo fu al centro di varie contese per l'attribuzione dei diritti feudali tra l'abbazia di San Pietro in Ciel d'Oro, che aveva recuperato la proprietà del feudo, il comune di Pavia, l'ospedale di San Giovanni in Borghetto e i Capitanei: fu assegnata a questi ultimi nella seconda metà del XIII secolo. Con l'affermarsi della signoria viscontea su Milano, l'autonomia della comunità andò riducendosi e agli antichi feudatari subentrarono altre nobili famiglie, quali quelle dei Lonati, degli Schiaffinati, dei Corvini, dei Rizzi e, dagli inizi del XVIII secolo, dei Vitali. Tra i monumenti degni di nota sono: il castello, risalente forse al Mille ma rimaneggiato nel corso dei secoli e ora sede del municipio; la chiesa di San Giorgio, costruita nel XII secolo e restaurata nell'Ottocento; la cinquecentesca chiesa di Santa Maria in Commenda, fatta costruire dai Commendatori del Sovrano Ordine Gerosolimitano di Malta, che la mantennero fino alla fine del 1700, e la villa Meriggi del XVIII secolo.

Trovandosi a metà strada tra Pavia e Lodi, ebbe rilevanza strategica sin dall'epoca romana: l'esistenza di un manso dimostra l'esistenza di una stazione romana. Il suo nome ha origini germaniche: deriva infatti da Villa Lanteri, dal nome "Lanterio" o "Lantueri", e significa 'terra fortificata di confine'. Dopo il Mille fece parte dei possedimenti dell'abbazia di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, che ne investì, nel XII secolo, una famiglia di probabile origine germanica, i Capitanei de Villa. Retta già a quei tempi da propri consoli, più tardi sostituiti da un podestà, e dotata di fortificazioni, agli inizi del XIII secolo fu al centro di varie contese per l'attribuzione dei diritti feudali tra l'abbazia di San Pietro in Ciel d'Oro, che aveva recuperato la proprietà del feudo, il comune di Pavia, l'ospedale di San Giovanni in Borghetto e i Capitanei: fu assegnata a questi ultimi nella seconda metà del XIII secolo. Con l'affermarsi della signoria viscontea su Milano, l'autonomia della comunità andò riducendosi e agli antichi feudatari subentrarono altre nobili famiglie, quali quelle dei Lonati, degli Schiaffinati, dei Corvini, dei Rizzi e, dagli inizi del XVIII secolo, dei Vitali. Tra i monumenti degni di nota sono: il castello, risalente forse al Mille ma rimaneggiato nel corso dei secoli e ora sede del municipio; la chiesa di San Giorgio, costruita nel XII secolo e restaurata nell'Ottocento; la cinquecentesca chiesa di Santa Maria in Commenda, fatta costruire dai Commendatori del Sovrano Ordine Gerosolimitano di Malta, che la mantennero fino alla fine del 1700, e la villa Meriggi del XVIII secolo.

Economia

Si registra la presenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali e foraggi. Una parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da aziende metalmeccaniche, affiancate da più modeste iniziative nel comparto cartario e in quello lattiero-caseario e non mancano alcune imprese edili e qualche falegnameria. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; mancano anche strutture al servizio della cultura; è invece possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive, pur contando alcuni esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per tutte le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Si registra la presenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali e foraggi. Una parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da aziende metalmeccaniche, affiancate da più modeste iniziative nel comparto cartario e in quello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a> e non mancano alcune imprese edili e qualche falegnameria. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; mancano anche strutture al servizio della cultura; è invece possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive, pur contando alcuni esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per tutte le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri fra le mete turistiche più celebrate della zona, a causa dell'assenza di attrattive significative, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle varie iniziative industriali, che consentono di assorbire discreti flussi di manodopera dai dintorni. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, attira numerosi visitatori anche in occasione di un tradizionale appuntamento del folclore, la festa della trebbiatura, che si svolge a giugno. La festa del Patrono, San Giorgio, viene celebrata il 23 aprile.

Sebbene non figuri fra le mete turistiche più celebrate della zona, a causa dell'assenza di attrattive significative, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle varie iniziative industriali, che consentono di assorbire discreti flussi di manodopera dai dintorni. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, attira numerosi visitatori anche in occasione di un tradizionale appuntamento del folclore, la festa della trebbiatura, che si svolge a giugno. La festa del Patrono, San Giorgio, viene celebrata il 23 aprile.

Località

Bolognola, Il Cigno

Bolognola, Il Cigno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villanterio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.