Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I villalbesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, ammantato di uliveti secolari e di vitigni, nonché di piante di capperi e di origano, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, con un impianto urbanistico a maglia ortogonale e circondato da cappelle votive meta di pellegrinaggi e processioni, mostra segni di espansione edilizia. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è raffigurato un palmizio verde, fondato su una campagna dello stesso colore e accostato, ai lati, da due leoncini “al naturale”, accompagnati, nei cantoni del capo, da due cornucopie.

Comune collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I villalbesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, ammantato di uliveti secolari e di vitigni, nonché di piante di capperi e di origano, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, con un impianto urbanistico a maglia ortogonale e circondato da cappelle votive meta di pellegrinaggi e processioni, mostra segni di espansione edilizia. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è raffigurato un palmizio verde, fondato su una campagna dello stesso colore e accostato, ai lati, da due leoncini “al naturale”, accompagnati, nei cantoni del capo, da due cornucopie.

Storia

Sorge sul fondo denominato “Micciché” e per questo nel dialetto locale è chiamata “Muccikè”, nome di probabile origine araba. Villalba, invece, significa ‘paese bianco’, ed allude al caratteristico colore delle sue case. Anche se la sua fondazione risale al XII secolo, i reperti archeologici della zona dimostrano che il sito era noto anche ai romani. Durante il periodo della dominazione normanna, seguita a quella araba, dal conte Ruggero la giurisdizione del feudo fu concessa a Licia Cammarata. Nel 1257 l’amministrazione del casale fu esercitata da Federico Maletta. Tra gli altri signori che si occuparono del feudo si annoverano: Giovanni De Cavallo, Domenico Corvino e Nicolò Palmieri Calafato. Tra le testimonianze storico-architettoniche: la chiesa madre, costruita verso la fine del XVIII secolo, al cui interno si custodiscono pregevoli opere d’arte e notevoli dipinti; la parrocchiale della Concezione, eretta nell’anno 1795; il palazzo Palmieri, edificato nel XVIII secolo. Un notevole movimento migratorio verso l’Italia settentrionale e altri paesi, dagli anni Cinquanta in poi del XX secolo, ha provocato un consistente calo demografico.

Sorge sul fondo denominato “Micciché” e per questo nel dialetto locale è chiamata “Muccikè”, nome di probabile origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>. Villalba, invece, significa ‘paese bianco’, ed allude al caratteristico colore delle sue case. Anche se la sua fondazione risale al XII secolo, i reperti archeologici della zona dimostrano che il sito era noto anche ai romani. Durante il periodo della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNA'>normanna</a>, seguita a quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, dal conte Ruggero la giurisdizione del feudo fu concessa a Licia Cammarata. Nel 1257 l’amministrazione del casale fu esercitata da Federico Maletta. Tra gli altri signori che si occuparono del feudo si annoverano: Giovanni De Cavallo, Domenico Corvino e Nicolò Palmieri Calafato. Tra le testimonianze storico-architettoniche: la chiesa madre, costruita verso la fine del XVIII secolo, al cui interno si custodiscono pregevoli opere d’arte e notevoli dipinti; la parrocchiale della Concezione, eretta nell’anno 1795; il palazzo Palmieri, edificato nel XVIII secolo. Un notevole movimento migratorio verso l’Italia settentrionale e altri paesi, dagli anni Cinquanta in poi del XX secolo, ha provocato un consistente calo demografico.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi (soprattutto pomodori), foraggi, olive, uva (utilizzata per la produzione del vino Doc Regaleali) e altra frutta nonché con l’allevamento di bovini e ovini. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano esclusivamente nei comparti edile, dell’industria metallurgica e di quella alimentare. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche e culturali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e la biblioteca civica; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero ci sono un campo polisportivo, un campo di calcio e un campo da bocce. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi (soprattutto pomodori), foraggi, olive, uva (utilizzata per la produzione del vino Doc Regaleali) e altra frutta nonché con l’allevamento di bovini e ovini. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano esclusivamente nei comparti edile, dell’industria metallurgica e di quella alimentare. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche e culturali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e la biblioteca civica; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero ci sono un campo polisportivo, un campo di calcio e un campo da bocce. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni, raggiungendo, per esempio, il monte Cozzo Pirtusiddo (900 m), da cui si gode, in assenza di nubi, una magnifica vista su un’ampia parte dell’isola. Altro motivo di richiamo sono i prodotti tipici del luogo: la famosa lenticchia, il pomodoro “siccagnu” (l’oro rosso di Villalba, un prodotto non irriguo che sopporta gli eventi siccitosi), i “mazzarelli” e i carciofi. Tra le numerose manifestazioni si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa di San Calogero, a marzo; la sagra del pomodoro, ad agosto; la festa di San Martino, a novembre; i riti del Natale con la tradizionale novena cantata in siciliano. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo con la tradizione dei “vicchiariddi”: è usanza preparare le tradizionali tavole di ringraziamento per le grazie ricevute (le tavole ospitavano i “vicchiariddi”, i vecchietti più poveri del paese). Altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto, per permettere agli emigrati villalbesi di godere della festa del proprio Patrono.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni, raggiungendo, per esempio, il monte Cozzo Pirtusiddo (900 m), da cui si gode, in assenza di nubi, una magnifica vista su un’ampia parte dell’isola. Altro motivo di richiamo sono i prodotti tipici del luogo: la famosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=LENTICCHIA'>lenticchia</a>, il pomodoro “siccagnu” (l’oro rosso di Villalba, un prodotto non irriguo che sopporta gli eventi siccitosi), i “mazzarelli” e i carciofi. Tra le numerose manifestazioni si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa di San Calogero, a marzo; la sagra del pomodoro, ad agosto; la festa di San Martino, a novembre; i riti del Natale con la tradizionale novena cantata in siciliano. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo con la tradizione dei “vicchiariddi”: è usanza preparare le tradizionali tavole di ringraziamento per le grazie ricevute (le tavole ospitavano i “vicchiariddi”, i vecchietti più poveri del paese). Altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto, per permettere agli emigrati villalbesi di godere della festa del proprio Patrono.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villalba rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.